Kart | Girls On Track, il progetto di successo che introduce le ragazze al motorsport

Grande partecipazione nella tappa di Porto

Kart - Prosegue il calendario del progetto Girls on Track, che consente alle ragazze dai 13 ai 18 anni di mettersi alla prova nei motori sportivi, partendo dai kart. Ecco di che cosa si tratta nello specifico
Kart | Girls On Track, il progetto di successo che introduce le ragazze al motorsport

ra le varie realtà sportive i motori non conoscono barriere di genere: sostanzialmente, uomini e donne possono competere nelle stesse piste e nelle stesse strade, senza steccati. Peccato però che il mondo delle quattro ruote (le due ruote meriterebbero un discorso a parte, visto che lì almeno c’è un Mondiale Motocross al femminile, per fare un esempio, che si è ritagliato la sua nicchia mediatica) non sia terra di elezione anche per piloti donne (o pilotesse, fate voi). Se in Formula 1 ci sono state solo cinque rappresentanti del gentil sesso alla guida di una monoposto, soltanto una di esse è riuscita ad andare a punti (Maria Grazia Lella Lombardi, in carriera 17 GP disputati con la March, RAM e Williams dal 1974 al 1976), mentre i casi recenti non hanno lasciato un segno profondo: l’ultima donna a farsi notare è stata Tatiana Calderon, con esperienza nella GP3, ma nella F1 non è fino ad ora andata oltre al ruolo di test driver (attualmente per la Alfa Romeo Sauber). Nel resto del motorsport vediamo molte navigatrici nel rally e poche piloti, in cui spicca il caso di Michèle Mouton, che formava un equipaggio tutto al femminile con Fabrizia Pons sulla Audi Quattro e si è spinta ad ottenere il titolo di vicecampionessa mondiale (oggi guida la Commissione FIA delle Donne nel Motorsport), mentre guardando alla Indy e in Nascar non si può non citare Danica Patrick, anche fenomeno mediatico, o restando nei circuiti Leena Gade, ingegnere di pista che vanta tre vittorie con Audi alla 24 Ore di Le Mans. Anche dietro le quinte i casi di donne al comando sono davvero pochi, come Monisha Kaltenborn, la prima Team Principal donna che ha sfondato il tetto di cristallo in Formula 1.

Come direbbe la pasionaria della partecipazione femminile al motorsport Susie Wolff, «è tempo di mettersi l’elmetto in testa», magari partendo dal basso, dalla partecipazione delle ragazze sin dai primi gradini di questa disciplina sportiva. E’ per questo che l’Automobile Club del Portogallo, in associazione la Federazione Kart Nazionale ha organizzato il progetto Girls On Track: una competizione cofondata dal programma Erasmus + che mira a promuovere la partecipazione delle giovani donne nel mondo dei motori competitivi, iniziando proprio dalla gavetta che ogni pilota compie, ovvero i kart.
Ieri a Porto si è tenuta la prima tappa che si è trasformata in un vero e proprio successo, con la partecipazione di 130 ragazze dai 13 ai 18 anni, messesi alla prova nello slalom cittadino. Presenti il presidente FPAK Fernando Manuel Neiva Machado Amorim ed altre personalità portoghesi come il pilota beniamino di casa Tiago Monteiro e la campionessa nazionale Kart, la tredicenne Mariana Sousa Machado. Non sono mancate le autorità cittadine, che hanno contribuito a reclutare le ragazze provenienti dalle scuole locali.

Questo è stato solo il primo step di un progetto che toccherà altri sette Paesi europei (ahimè manca l’Italia), presentato a marzo in occasione del Salone dell’Automobile di Ginevra e che si concluderà ad ottobre in Belgio: nelle aree urbane delle varie città si ricaverà un piccola gara di slalom, con i layout delle piste standard così come le regolazioni dei mezzi. Non solo: il Girls on Track vanta ambasciatori come le stesse Mouton, Wolff e Calderon, oltre a Tom Kristensen, nove volte vincitore a Le Mans e presidente della Commissione Piloti in seno alla Federazione Internazionale, e prevederà nel 2019 la possibilità per le tre ragazze più veloci di ognuno dei 24 eventi del calendario la possibilità di sfidarsi nella finale europea che si terrò a Le Mans a marzo. In palio la possibilità di essere tra i sei piloti selezionati per il Team Europeo, che parteciperà ai Drivers Tarining Camp della FIA. Il tutto all’interno del programma della Federazione per consentire una maggiore partecipazione femminile nel motorsport, in ogni aspetto di esso, in cui il FIA European Young Women Programme collaborerà attivamente con le Federazioni locali, come si è visto ieri a Porto.

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