CIR | Caso forature, la Giunta Sportiva ACI riscrive la classifica finale del Tuscan Rewind 2019
La decisione della Giunta Sportiva
La precedente stagione del Campionato Italiano Rally si era chiusa con la deflagrazione di un caso che ha innescato una miriade di polemiche: parliamo dei fatti del Tuscan Rewind, le forature sospette e le ipotesi di sabotaggio che – pare – abbiano coinvolto alcuni team.
Il riepilogo dei fatti controversi che hanno investito il CIR 2019
ACI Sport aveva mosso la Procura Sportiva che aveva a sua volta aperto una inchiesta sui presunti atti al limite del criminoso, i quali pare non abbiano avuto luogo solo nell’ultimo appuntamento del CIR, ma in buona parte della stagione. Tre equipaggi coinvolti, con in prima fila quello Orange1 Racing composto da Simone Campedelli e Tania Canton (ed il presidente della struttura, Armando Donazzan, che ha minacciato il ritiro dalle competizioni italiane, forse seguito a ruota da Ford Racing Italia e da M-Sport, che ha supportato il binomio lungo il 2019), e poi quello ufficiale di Citroen con Luca Rossetti ed Eleonora Mori e, seppur coinvolti in misura minore riguardo le forature sospette rispetto ai loro colleghi, Andrea Crugnola e Pietro Ometto. I tre equipaggi furono sentiti lo scorso mese dalla Procura Federale per depositare eventuali prove di presunti sabotaggi e dare la loro testimonianza, a cui seguì la conferma provvisoria da parte della Giunta Sportiva ACI dei risultati del Tuscan Rewind.
Tuttavia, come noi vi avevamo detto in tempi non sospetti, questo non metteva la parola fine alle controversie, visto che la stessa Giunta specificò che l’inchiesta della Procura Federale era ancora in corso, e vi dicemmo anche che il pronunciamento ci sarebbe stato a metà gennaio. Così in pratica è stato, con la Decisione ufficiale della Giunta Sportiva sul Tuscan Rewind (badate bene, solo su quest’ultimo appuntamento del CIR, non sui presunti casi di forature sospette durante la stagione) diramata oggi. Un’ultima precisazione per capire cosa c’è in ballo: una messa in discussione dei risultati finale avrebbe potuto comportare un risultato diverso da quello che c’è stato nella prova sulle strade bianche senesi, visto che c’erano quattro equipaggi ancora in corsa per il titolo (oltre a due costruttori) e Rossetti stesso avrebbe potuto ottenere la vittoria nel round e nel CIR se non avesse forato nella PS8. Fuori gioco per lo stesso motivo anche Campedelli, mentre andò meglio a Crugnola, laureatosi vicecampione, e a Giandomenico Basso, che conquistò sul campo Tuscan e Tricolore.
Luca Rossetti sale sul podio finale del Tuscan Rewind 2019, Citroen campione CIR
Arriviamo quindi alla decisione della Giunta Sportiva: il comunicato di oggi recita che l’organo «ha adottato, visti gli articoli 219 RSN e 21.15 della Norma Generale Rally 2019 (applicabile in analogia al caso di specie), la decisione di attribuire al conduttore Rossetti Luca-Mori Eleonora, nella P.S.8, il tempo imposto di 17.13.5”, calcolato quale media dei n. 2 precedenti passaggi del medesimo per detta prova, e altresì stabilito di non omologare i risultati della classifica della P.S.8 e di quella finale, come risultanti dall’incartamento di chiusura, e di sostituire dette classifiche della P.S.8 e quella finale con altre classifiche che tengano conto di quanto sopra stabilito».
Tradotto: Rossetti e Mori avevano chiuso la controversa PS8 del Tuscan con un un tempo pari a 20:46.0”, per via proprio della foratura. Il friulano era in testa alla gara sino alla PS7, davanti a Crugnola, ad Umberto Scandola (in gara nel CIRT) e a Basso; nella successiva perde nella assoluta quattro minuti e precipita fuori dalla top ten. Per effetto della revisione dei suoi tempi, Rossetti ora si classifica terzo nella PS8 ed ugualmente terzo nella classifica finale, a 5,2 secondi dal vicecampione Crugnola e 16,7 da Basso. Sostanzialmente, non è cambiato quasi nulla per le sorti del Campionato Italiano 2019, a parte per il titolo Costruttori. Il podio di Rossetti, infatti, porta in dote a Citroen la vittoria del CIR 2019 in questa categoria su Ford, inizialmente trionfatrice.
Da notare una coincidenza quantomeno curiosa: lo scorso dicembre, alla consueta cerimonia dei Caschi d’Oro e Volanti ACI non fu premiato il costruttore vincitore del CIR, ovvero Ford, a differenza dell’equipaggio che ha conquistato il Tricolore Rally. Una consuetudine spezzata, con la consegna del premio rinviata a febbraio. Premio che, salvo ricorsi o reclami, andrà a Citroen nella cerimonia del prossimo mese. Senza dubbio gli organizzatori del gala di premiazione sono stati lungimiranti, intuendo che l’equipaggio Basso-Granai sarebbe rimasto campione del CIR, a differenza di Ford.
Accertati atti di sabotaggio al Tuscan Rewind da parte di ignoti
La Procura è giunta a questa decisione alla luce dei riscontri su atti di sabotaggio, come prosegue il comunicato: «E’ stato ritenuto accertato, come prospettato dalla Procura Federale, che ignoti hanno posto in essere, durante la P.S.8, della 10 edizione della manifestazione sportiva, Tuscan Rewind, valida per il C.I.R. e per il C.I.R.T 2019, azioni idonee ad alterare il risultato sportivo, ponendo sul percorso di gara, in coincidenza con il passaggio della vettura, Citroen C3 R5 n.4, corpi estranei che ragionevolmente hanno determinato la foratura dello pneumatico anteriore sinistro della vettura del pilota friulano». Prosegue poi il comunicato: «Elementi a sostegno di tale valutazione, sono stati la relazione dei Commissari Tecnici presenti sul campo di gara, le fotografie estratte dai camera car della P.S.8 dei piloti Basso, Campedelli, Crugnola, Rossetti, Andreucci e quelle relative al sopralluogo effettuato sul posto da incaricato della Procura Federale».
Nessun cambiamento per la classifica di Campedelli
Sistemato il caso di Rossetti secondo la decisione della Giunta Sportiva, resta in piedi quello di Campedelli, costretto a sventolare bandiera bianca al Tuscan nella PS6, e salutando così la leadership che deteneva per delle sospette forature. L’organo decisionale di ACI Sport «non ha ritenuto portatore di un interesse attuale e diretto, rispetto alla modifica della classifica, il concorrente Orange 1 M – Sport Rally Team spa (conduttore Campedelli Simone-Canton Tania) non avendo condotto, al termine della gara, la vettura al parco chiuso (art.147 RSN)». Probabilmente questo non aiuterà a desistere Donazzan, presidente di Orange1 Racing, dalla sua volontà di abbandonare i campionati italiani rally. E probabilmente il CIR 2019 continuerà a far discutere.
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport
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