Audi RS Q e-tron E2, la nuova generazione per la Dakar 2023 si svela: i dettagli
Le novità della nuova Audi RS Q e-tron
Alla Dakar 2022 si distinse la partecipazione di Audi, che schierò per la prima volta nella storia di questa leggendaria gara un prototipo dotato di powertrain elettrico e range extender, ovvero la RS Q e-tron. Forte di uno squadrone composto da Stéphane Peterhansel, Mattias Ekström (autore del miglior piazzamento finale con un nono posto assoluto) e da Carlos Sainz, il mezzo ha superato qualche fisiologico problema tecnico da debuttante per mettere a segno prestazioni tali da sbigottire gli avversari, nonostante parlassimo di un veicolo che non ha avuto così tanto tempo per lo sviluppo e i test.
Non un semplice esperimento quello di Audi insomma, ma una nuova rotta tracciata nel motorsport per vincere e convincere, come ha poi dimostrato il successivo primo posto ottenuto da Peterhansel con la RS Q e-tron all’Abu Dhabi Desert Challenge. A pochi mesi dalla Dakar 2023 e mentre sta per riprendere l’attuale stagione del Mondiale Rally Raid, Audi è pronta quindi per far correre la seconda generazione del veicolo, che vedremo debuttare dall’1 al 6 ottobre al Rally del Marocco, e con tutti e tre gli equipaggi ufficiali.
Audi RS Q e-tron E2, conferme per il powertrain
Nasce quindi l’Audi RS Q e-tron E2, sigla che richiama la fase conclusiva dello sviluppo della Quattro Gruppo B che negli anni 80 segnò un momento decisivo nella storia dei rally. Partiamo dalle conferme, ovvero i tre powertrain elettrici, caratterizzati da due MGU (ovvero Motor Generator Uniti) poste ciascuna per ogni assale e deputate alla trazione, mentre una terza svolge il ruolo di generatore per la ricarica della batteria ad alto voltaggio. Dal momento che la vettura è nata per i rally raid e in condizioni come quelle dei deserti, per ovviare alla mancanza di una ricarica esterna questa viene attivata durante la marcia grazie all’attività svolta dall’altra innovazione portata da Audi per questo tipo di vetture da gara, ovvero il range extender, la cui funzione è delegata al motore quattro cilindri TFSI (turbo a iniezione diretta della benzina) mutuato dall’esperienza della casa tedesca nel DTM.
Due limitatori di potenza per l’Audi RS Q e-tron E2
Ma iniziamo con le novità. Per venire incontro ai regolamenti FIA che sanzionano picchi di energia oltre i 2 kilojoule, gli ingegneri e i tecnici di Audi hanno messo mano a questo aspetto, come ha spiegato Florian Semlinger, Ingegnere di Sviluppo Software: «Avremmo potuto cautelarci e limitare lievemente le performance, ma abbiamo preferito affinare in modo certosino la gestione dell’energia». Ciò significa che l’Audi RS Q e-tron E2 avrà due limitatori di potenza per ogni motore elettrico, con soglia determinata da un software di nuova concezione che in pochi millisecondi si attiva seguendo una strategia al tempo stesso reattiva e predittiva. Con la precedente RS Q e-tron il powertrain ha dato prova di perdere potenza in condizioni di scarsa aderenza, sia per fondi con poco grip che dopo i salti.
Dando uno sguardo alla meccanica e ad altri dettagli della E2, si è fatto tesoro dell’esperienza maturata da Audi Sport e da Q Motorsport, il team di Sven Quandt deputato allo sviluppo e alla gestione del veicolo. Le elettroventole e la pompa idraulica potranno adattare il loro campo d’azione in funzione della percorrenza dei tratti di trasferimento, in condizioni di basso carico, o nelle prove speciali quando le prestazioni devono essere massime. Ottimizzata anche la climatizzazione, in modo che si eviti il congelamento del liquido di raffreddamento in caso di massima potenza (ed in futuro potrà essere attivata in maniera intermittente, permettendo così un miglior risparmio energetico a fronte di una temperatura resa costante nell’abitacolo, evitando disagi in condizioni di clima estremo).
Aerodinamica totalmente ripensata
Per quanto riguarda l’aerodinamica, questa sarà totalmente rivisitata per quanto riguarda in particolare l’avantreno ed il retrotreno. La sottoscocca ha un andamento che richiama la forma dello scafo di un natante, con il punto più ampio in prossimità dell’abitacolo, e gli ingombri trasversali che si riducono verso gli assali. Sparisce inoltre la sezione del passaruota dietro le ruote anteriori, che svolgeva la funzione di raccordo con i pannelli porta, in modo da ripulire i flussi e garantire maggiore leggerezza (in effetti l’aspetto della E2 è meno ricco di dettagli, meno massiccio e più “arioso” rispetto alla generazione precedente, con una resistenza aerodinamica totale ridotta del 15%, fanno sapere da Audi). Axel Löffler, Responsabile del Design della RS Q e-tron, ha spiegato: «L’aerodinamica non va sottovalutata nei rally raid. Da regolamento, la velocità massima resta limitata a 170 km/h. Ciò che cambia è piuttosto il fabbisogno energetico, inferiore rispetto al primo step del prototipo elettrico. Abbiamo ottenuto questo risultato grazie alla fluidodinamica computazionale [CFD, Computational Fluid Dynamics in inglese], ovvero allo sviluppo mediante simulazioni al computer piuttosto che in galleria del vento, con conseguenti vantaggi in termini di rapidità e precisione d’analisi».
La E2 è inoltre presenta un peso limato rispetto alla precedente versione, ovviando al fatto che il primo modello aveva un peso che eccedeva rispetto al minimo regolamentare (in futuro i prototipi di categoria T1U non dovranno pesare 2.000 kg, bensì 2.100). Löffler ha proseguito: «Audi RS Q e-tron E2 non condivide nemmeno un componente della carrozzeria con la prima generazione della vettura. Stiamo riducendo in modo radicale gli ingombri della sezione inferiore del cofano posteriore, a sinistra e a destra dei montanti B. Questa soluzione, in combinazione con nuove tecniche di lavorazione dei compositi, in primis inedite stratificazioni di fogli e tessuti in carbonio, permette di contenere sensibilmente le masse».
I dettagli dell’abitacolo
Non a caso l’abitacolo non è più incassato in corrispondenza del tetto, ed è un po’ più ampio, così come i cofani anteriore e posteriore hanno subito una rivisitazione. Anche la postazione di guida è stata ripensata, come ha illustrato Semlinger: «Diversamente dal passato, mediante un interruttore rotante pilota e navigatore possono scegliere tra quattro aree tematiche da visualizzare sul display centrale». La schermata presenta diverse modalità: quella “stage” riporta tutte le funzioni determinanti per affrontare le prove speciali, quello “road” permette di accedere agli indicatori di direzione e alla telecamera posteriore, la configurazione “error” rileva eventuali malfunzionamenti ed infine la schermata “impostazioni” registra i dati della telemetria, che saranno utili per il team.
Più facile cambiare una ruota dopo una foratura
Nella malaugurata eventualità di una foratura (cosa che spesso avviene nei rally raid e in particolare alla Dakar), gli equipaggi potranno con la E2 intervenire in maniera più rapida: al posto delle cover originali delle ruote di scorta ci saranno componenti facili da rimuovere e meno ingombranti; inoltre i nuovi cerchi a dieci razze Rotiform sono più facili da gestire e maneggiare. Uwe Breuling, Responsabile Interventi Speciali Audi Sport, ha spiegato: «Abbiamo recepito gli input da parte degli equipaggi in tempi straordinariamente ridotti. Siamo pronti per la nostra seconda Dakar».
Rolf Michl, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand, ha quindi concluso: «Abbiamo conquistato quattro vittorie e dieci podi di tappa alla Dakar 2022, esordio assoluto per Audi RS Q e-tron. Subito dopo, a marzo, è arrivato il primo, storico, successo nei rally raid, una disciplina motoristica totalmente nuova per il Brand, trionfando all’Abu Dhabi Desert Challenge. Il team sta lavorando in modo eccellente e con obiettivi condivisi, tanto che piloti, navigatori e tecnici si sono trovati immediatamente d’accordo sulla direzione nella quale indirizzare lo sviluppo della vettura. Il risultato di tanto impegno è il pacchetto evolutivo Audi RS Q e-tron E2».
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