WRC | Tanak e la presunta rivalità in Hyundai con Neuville: “Non vedo alcun tipo di problema”
Tanak parla degli equilibri in Hyundai
Ancora non è entrato nel vivo, ma il WRC 2020 ha già sollevato qualche discussione: il prossimo campionato del mondo rally vedrà il forfait di un costruttore come Citroen, si troverà al crocevia della rivoluzione ibrida che al momento ha più punti interrogativi che certezze, ha già perso un evento dal proprio calendario e vedrà nuovi equilibri nei team che parteciperanno nella corsa al titolo. Equilibri potenzialmente esplosivi, come quello in casa Hyundai Motorsport.
La convivenza tra Tanak e Neuville in Hyundai Motorsport
Il team retto dal 2019 dal vulcanico Andrea Adamo ha infilato a fine stagione il colpo di mercato, assicurandosi i servigi del campione del mondo WRC 2019 Ott Tanak. Tutto bellissimo, peccato però che la scuderia di Alzenau si ritroverà in casa due piloti lanciati nella corsa al titolo: l’estone dovrà condividere con chi c’era prima di lui e ci sarà sino al 2021, ovvero Thierry Neuville, quattro volte (di fila) viceiridato e sempre in predicato di agguantare l’agognato titolo mondiale.
Ovviamente da Hyundai Motorsport negano qualsiasi rischio di incompatibilità tra due capitani, assicurazione arrivata anche dallo stesso belga, ma una situazione del genere nello sport potrebbe potenzialmente creare qualche attrito o qualche incomprensione. Magari non sarà così, vista anche la capacità di Adamo di tenere il gruppo compatto ed i ranghi serrati in vista di un obiettivo comune, come abbiamo avuto modo di scoprire quest’anno. In teoria sarebbe la strada, quindi le gare prova speciale dopo prova speciale, a decidere chi tra i due ex rivali lotterà per il titolo 2020 e chi dovrà limitarsi a fare l’uomo squadra.
Tanak commenta il suo rapporto con Neuville
Tanak ha sorvolato sugli esiti del suo primo test con la Hyundai i20 Coupé WRC sulle Alpi Francesi la scorsa settimana, ma si è invece sbottonato ai microfoni di Autosport riguardo una potenziale rivalità tra lui e Neuville. «Alla fine dei conti siamo professionisti, piloti che fanno il proprio lavoro», spiega l’estone. «È un nuovo anno ed iniziamo da una pagina bianca. Nessuno ha al momento alcun tipo di punto e perciò ci apprestiamo a lottare per il nostro campionato e per quello costruttori – tutto lì. Non vedo alcun tipo di problema. Per quanto mi riguarda, posso dire di essere un professionista e di avere un lavoro da fare. E come squadra sono fiducioso che saremo molto, ma molto forti assieme a Thierry».
Ammette comunque che «sicuramente ci sarà una bella lotta nel team» ma, assicura, «sinché questa lotta resterà relegata alle prove speciali, non vedo dove stia il problema. E normalmente le cose funzionano così: se hai un compagno di squadra forte, allora il team sarà più forte»; ricordiamo che Tanak ai tempi di M-Sport conviveva con Sébastien Ogier, ma l’estone stava appena maturando il suo talento. Conclude: «Conosco Thierry e darò il mio contributo alla squadra per lo sviluppo della vettura. Sarà una stagione esaltante».
Tanak: “Non mi accontento di un solo titolo”
Sempre ai microfoni di Autosport il campione iridato 2019 ha parlato della sua volontà di chiudere con Toyota, svelando anche qualche retroscena. «È indubbiamente più facile stare dove si sta, ma sentivo di avere parecchia motivazione per spingermi oltre. Non posso accontentarmi di un solo titolo, devo averne di più. Durante la stagione sono rimasto in contatto con Adamo, che è il tipo di persona che come me ama spingersi sempre più in là. […] Questa è la mia sensazione: sono nel team giusto che può lottare per il campionato».
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