WRC | Sino al 2026 le specifiche dei motori saranno bloccate
Dal 2021 specifiche congelate
Bloccato lo sviluppo dei motori WRC sino al 2026
Le specifiche per i motori delle vetture World Rally Car Plus, ovvero le Rally1, da aprile della prossima stagione e per i prossimi cinque anni saranno bloccate: praticamente i motori 2021 non cambieranno, non subiranno modifiche di sorta sino alla stagione 2026. In questo modo i team possono lavorare sino al prossimo aprile per lo sviluppo dei motori, e da quella data in poi concentrarsi direttamente sulle parti ibride delle nuove auto 2022, come ammette una fonte anonima intercettata da DirtFish. Team come M-Sport in effetti hanno preferito far slittare le novità sui loro motori sia per l’assenza di gare causa pandemia, e sia per preservare i propulsori attuali che non necessitano di essere pensionati troppo presto (nel caso del team diretto da Richard Millener pesa anche la necessità di far quadrare i conti e sfruttare il più possibile i motori attuali, visto che tra l’altro sono fuori dalla contesa per i titoli WRC).
Il futuro dei motori WRC
Ricordiamo che dal 2022, anno uno della nuova era ibrida, il Consiglio Mondiale del Motorsport quest’anno aveva deciso di tenere a regime i motori 1.6 turbo di derivazione di quelli attualmente in uso nel campionato, confermando il propulsore attuale. Per far sì che i costi potessero essere sostenibili, era stato pensato inoltre ad una semplificazione dell’unità motrice, ad esempio nel turbocompressore, senza possibilità di sviluppo per le loro parti, oltre ad ipotizzare un tetto massimo di due motori che ogni team può sfruttare per tutta la stagione al posto degli attuali tre, in modo tale da poter limare al ribasso i costi che le squadre debbono affrontare.
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