WRC | Ultime dal Safari Rally: i lavori proseguono, ma spunta l’ipotesi di un rinvio a fine estate
Venerdì il punto sul Safari Rally
Il Safari Rally, nonostante tutto, tira dritto per la sua strada. Pur in una situazione di incertezza legata al calendario 2020 del WRC, al diffondersi a macchia d’olio dell’epidemia del Covid-19 nel continente africano e con le incognite legate al terrorismo di un gruppo attivo nella vicina Somalia e che ultimamente in Italia viene citato spesso, ovvero al Shabaab, l’evento che torna dopo diciotto anni di assenza nel Mondiale Rally prosegue con i lavori organizzativi come se nulla fosse. Ah, e non dimentichiamoci pure le minacce di boicottaggio da parte dei team del WRC.
Partono le iscrizioni e gli accreditamenti per il Safari Rally
Il Governo del Kenya non molla e già tempo fa aveva fatto capire, tramite il Ministro dello Sport, che l’evento del prossimo 16-19 luglio si terrà (e dal quale potrebbe ripartire il campionato, fermo dal Rally del Messico dello scorso marzo). Nonostante si potrà avere qualche certezza in più questo venerdì, con un nuovo punto della situazione da parte delle autorità nazionali, già da questo sabato si darà il via alle iscrizioni per i concorrenti, mentre da lunedì i giornalisti di tutto il mondo potranno fare richiesta per l’accredito. Questo lo scenario che delinea l’edizione online della testata kenyota Daily Nation, la quale rivela inoltre maggiori dettagli sulla eventuale logistica. Parliamo dello spostamento delle attrezzature per l’evento chiuse in 65 container dal Messico, precedente appuntamento, al porto di Mombasa, per poi essere spostate via treno a Suswa, cittadina nei pressi della capitale Nairobi, e poi sino a Naivasha, base del Safari Rally e sede ospitante del parco assistenza. Se tutto ciò avverrà o meno, lo chiariranno forse venerdì 15 maggio FIA e WRC Promoter.
Grandi manovre in vista nel risiko del WRC 2020
Nel frattempo, si fa sempre più pressante la voce secondo cui il successivo Rally di Finlandia possa essere spostato tra settembre (dove vorrebbe riposizionarsi anche il Rally Italia Sardegna, in particolare a fine mese) ed ottobre. La situazione legata alla ripresa del WRC 2020 però inizia a farsi caotica, perché se il Rally della Nuova Zelanda, previsto all’inizio di settembre, non si terrà per via del perdurare della chiusura dei confini nazionali, allora potrebbe darsi che il Safari Rally, secondo una indiscrezione lanciata da Rallit.fi, possa prendere il suo posto. Se così fosse, il campionato ripartirebbe dopo l’estate con l’appuntamento africano, seguito da quello finlandese, magari anche quello nei nostri confini: ma che fare con il Rally Argentina, che vorrebbe uno spazio tra ottobre e dicembre, e gli appuntamenti che non hanno subito rinvii e fissati dal calendario originale negli ultimi mesi dell’anno, come la Turchia, la Germania, il Galles ed il Giappone? Ricordiamo infine che il direttore rally per la FIA, Yves Matton, ha recentemente rivelato l’intenzione di far disputare quest’anno almeno altre quattro gare per salvare la stagione: qualche appuntamento dovrà giocoforza farsi da parte.
Crediti Immagine di Copertina: Safari Rally Official Facebook Page
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