WRC | M-Sport e la preparazione in vista del Rally Messico
Parlano i piloti M-Sport
Reduce dal podio lo scorso anno con l’allora pilota in scuderia Elfyn Evans, M-Sport proverà a bissare un risultato simile – se non, sperano da quelle parti, migliore – al Rally del Messico, terzo appuntamento del WRC 2020 e primo dell’anno su sterrato.
I primi due round della stagione non hanno dato enormi motivi di soddisfazione alla squadra, che al momento si limita ad inseguire le due rivali Toyota e Hyundai in lotta per i titoli del campionato. Tuttavia il team di Cockermouth è comunque entrato nei primi cinque classificati sia del Rallye di Monte Carlo che in Svezia con Esapekka Lappi, mentre Teemu Suninen ha un po’ arrancato concludendo entrambi i primi round del 2020 ottavo.
I test di M-Sport per prepararsi alle condizioni del Rally Messico
M-Sport si è approcciato al Messico con due giornate di ricerca e sviluppo alla fine dello scorso anno, sfruttando la camera climatica di Ford per migliorare la mappatura del motore e far sì che quest’ultimo potesse essere pronto al meglio per le condizioni che si ritroveranno ad affrontare le Ford Fiesta in gara la prossima settimana: parliamo di alte altitudini, ben sopra i 2.000 metri in alcune prove speciali del Rally del Messico, che potrebbero depotenziare i motori sino al 20%. Inoltre le Fiesta WRC sono state direttamente messe alla prova la scorsa settimana nel sud della Spagna, per il consueto test pre-evento dove Lappi, in particolare, ha potuto provare la vettura per la prima volta su sterrato.
«È arrivato il momento di vedere cosa siamo capaci di fare su sterrato – ha spiegato il team principal Richard Millener – e siamo ottimisti riguardo le nostre chance in Messico, dove abbiamo inanellato una serie di buoni risultati, con vittorie nel 2018 e podi ogni anno da quando abbiamo lanciato la vettura con le specifiche attuali. Il team ha svolto le proprie ricerche nella camera climatica Ford e siamo ben preparati dopo aver completato un test di altitudine di quattro giorni in Spagna la scorsa settimana».
Parlando dei propri piloti, Millener ha aggiunto: «Questa sarà la prima volta che Esapekka correrà con una Fiesta in assetto da terra, ma sta migliorando chilometro dopo chilometro avvicinandosi ai primi tre. Teemu non ha avuto il miglior inizio dell’anno e ha bisogno di un risultato solido, ma ha già vinto qui in passato e quando impone il suo ritmo non lo si può fermare. E non bisogna neanche sottovalutare neanche Gus [Greensmith, sulla terza Fiesta WRC, ndr]. Ha gareggiato in Messico solo una volta, ma si è comportato bene e questo è uno di quegli eventi in cui tutto può succedere! Il Rally del Messico è sempre un vero punto forte per il team e non vediamo l’ora di ritrovare l’ospitalità messicana e di spingere per ottenere risultati importanti sul primo evento su sterrato dell’anno».
Lappi: “Ha sempre più feeling con la Ford Fiesta WRC”
Lappi in passato ha partecipato due volte al Rally del Messico, ottenendo come miglior risultato un undicesimo posto nel 2018. Il finnico confida di mettere a frutto un feeling in crescita con la Ford Fiesta WRC, come ha spiegato. «Ogni volta che mi metto al volante, imparo di più e perfeziono il set-up per adattarlo meglio alla mia guida. Abbiamo lavorato su alcune cose in Svezia, econtinuando nei test pre-evento della scorsa settimana. Non siamo stati troppo lontani dalla lotta per il podio e penso che questo debba essere il nostro obiettivo in Messico. Sto diventando sempre più fiducioso con la Fiesta, ma ovviamente il Messico è un evento complicato e unico in cui devi davvero essere pulito ed efficiente nella tua guida. L’altitudine significa anche che correremo con meno potenza – ha poi concluso Lappi – quindi se commetti piccoli errori impieghi più tempo per recuperare. Ma la sensazione è buona, quindi vedremo cosa potremo fare»
Suninen in cerca di risposte positive dalla sua stagione
Suninen ha commesso qualche sbavatura nei primi due appuntamenti dell’anno, così come fu piegato dalla sfortuna lo scorso anno in Messico, dove fu costretto al ritiro nella PS2 per via di un urto con una roccia. Nel 2016 però vinse l’evento centroamericano nel WRC2; inoltre, mentre al suo attivo ha solo tre partecipazioni, il suo navigatore – l’esperto Jarmo Lehtinen – può contare invece sull’aver corso in Messico ben dieci volte in carriera. E si è visto come il copilota sia stato negli ultimi tempi un innesto positivo per infondere più sicurezza a Suninen.
«Mi è sempre piaciuto questo evento -ha commentato il finnico – e le prove speciali sono davvero belle da guidare, ma le alte temperature e le altitudini significano che la cosa può anche essere davvero impegnativa. Anche con un’auto da rally mondiale puoi sentire la mancanza di ossigeno e dobbiamo essere preparati per questo, sia fisicamente che anche nella nostra guida. Non abbiamo avuto il miglior inizio di stagione, ma ora sono completamente concentrato su questo evento.[…] Faremo sicuramente del nostro meglio per segnare alcuni buoni punti la prossima settimana».
Greensmith e la predilezione per il Messico
Infine, M-Sport schiererà sulla terza Fiesta WRC Gus Greensmith, ad appena la sua seconda partecipazione al Rally del Messico, dove però ottenne un secondo posto nel WRC2 due anni fa. «Sono un grande fan del Rally del Messico – ha rivelato il britannico – ed è probabilmente il luogo del campionato WRC che preferisco visitare. Lo scenario e i colori di Guanajuato e l’entusiasmo dei fan offrono un’esperienza davvero speciale per tutti e non vedo l’ora di tornarci. Mi sono davvero divertito nel 2018, ma quest’anno sarà una sfida completamente diversa. Mi sto preparando grazie alle camere dove ho sperimentato condizioni particolari di calore ed altitudine, quindi il mio corpo si sente sicuramente efficiente e sono sicuro che aiuterà la mia gara la prossima settimana».
Qui la guida con il programma e gli orari del Rally del Messico 2020.
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