WRC | Ufficiale: il Rally Cile lascia il calendario 2020 e non sarà sostituito. Ma ora si apre il caso Svezia
Il calendario del WRC 2020 perde un evento
A poche ore dall’apertura della stagione 2020 del WRC, che partirà domani dal Rallye di Monte Carlo, la FIA ha chiuso la vexata quaestio sul formato del calendario di quest’anno.
WRC 2020 con 13 appuntamenti: il Cile lascia, l’Argentina anticipa
Eravamo infatti rimasti al forfait del Rally del Cile, inizialmente riconfermato per il secondo anno consecutivo dal suo ingresso nel Mondiale e poi costretto, a pochi mesi dal via del campionato, ad abbandonare la competizione per motivi principalmente politici (il Paese latinoamericano negli ultimi tempi è preda di sommovimenti sociali, come abbiamo spiegato nel dettaglio quando vi avevamo lanciato la notizia della cancellazione).
Il calendario 2020 era rimasto così con 13 appuntamenti confermati anziché 14, e tale resterà: la FIA ha ufficialmente sciolto la riserva tramite il suo organo decisionale, il World Motor Sport Council, che ha accolto la richiesta di abbandono del WRC di quest’anno da parte del Cile e ha deliberato che non ci sarà un altro appuntamento in sostituzione. Difficile infatti combaciare le tempistiche con l’immenso lavoro organizzativo che richiede un evento del genere, nonostante si fosse parlato inizialmente di un ritorno in calendario del Rally di Catalunya, non previsto per il 2020.
Ipotesi caduta subito: perciò l’unico cambiamento per la stagione in partenza sarà l’anticipo del Rally di Argentina, che verrà disputato una settima prima del previsto (ovvero dal 23 al 26 aprile). Per quanto riguarda invece il Junior WRC, che prevedeva nel suo calendario anche il Cile, quest’ultimo sarà sostituito dal Rally del Galles valido come evento finale, ripristinando così il format di cinque appuntamenti. Per la stagione 2021 si vedrà se il Paese sudamericano tornerà nel WRC o sarà rimpiazzato, così si è vociferato, dal vicino Paraguay, che ha dimostrato molto interesse per il Mondiale Rally.
Il Rally Svezia a rischio per la scarsa neve e il clima mite
Se dall’altra parte dell’Atlantico hanno i loro problemi, pure nella vecchia Europa non mancano i grattacapi organizzativi in seno al WRC: la Svezia, nazione che ospiterà il secondo appuntamento stagionale, sta fronteggiando le conseguenze del cambiamento climatico in atto nel pianeta. La regione nei dintorni della cittadina di Mikkeli che ospiterà la gara, dopo le nevicate natalizie, sta vivendo un clima insolitamente mite, facendo balenare l’incubo dell’edizione 2016 che a momenti rischiava di saltare del tutto.
Il Rally di Svezia è un evento tipicamente invernale, con i team che preparano le vetture per le condizioni di neve abbondante sulle strade e ghiaccio. Se mancano questi elementi, correre diventa un rischio. Gli organizzatori quindi non possono far altro che sperare in cambio drastico del meteo ed evitare un potenziale secondo forfait nel calendario del WRC 2020, che precipiterebbe il campionato in una situazione al limite del grottesco.
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