WRC | Clamoroso al Rally Italia Sardegna: Sordo vince l’edizione 2019, Tanak rovina il suo vantaggio
Si conclude col botto il Rally Italia Sardegna 2019
Dani Sordo ce l’ha fatta: è lui a sorpresa a vincere il Rally Italia Sardegna 2019, ottavo appuntamento del WRC che sembrava saldamente in mano ad Ott Tanak, almeno sino alla penultima prova speciale. Poi, nella Power Stage di Sassari-Argentiera, l’estone di Toyota Gazoo Racing brucia tutto il suo vantaggio (aveva 26,7 secondi su Sordo) rimediando due minuti di ritardo per un problema all’idroguida della sua Yaris WRC. Torna l’incubo Argentina per il pilota Toyota, e diventa suo malgrado protagonista di uno dei colpi di scena più clamorosi avvenuti negli ultimi anni del Mondiale Rally.
Il trionfo di Sordo e il podio che non ti aspetti
Per lo spagnolo si tratta del secondo successo nella sua carriera all’interno del WRC, con un riscatto notevole dopo il flop clamoroso al precedente Portogallo. Mentre nel paddock Toyota si consuma il dramma, con Tanak piombato poi al quinto posto finale, Hyundai festeggia con il podio in cui sale Sordo ed anche Andreas Mikkelsen, vincitore di tutte e quattro le PS della mattinata di domenica e terzo assoluto. Al secondo posto un ottimo Teemu Suninen, autore di una buona prestazione in quel di Sardegna, in un rally implacabile come una sentenza, una corsa quasi ad eliminazione che non ha guardato in faccia a nessuno, con sterrati aspri e cosparsi di sassi e ghiaia nel prima tappa o più morbidi e cosparsi di sabbia nella seconda. Il pilota di M-Sport Ford, con a fianco alle note Jarmo Lehtinen in sostituzione di Mikko Markkula, è ritornato a dar prova di quel potenziale talento spesso inespresso e che abbiamo visto a tratti quest’anno, come al Rally di Svezia.
I piazzamenti del Rally Italia Sardegna 2019
Giù dal podio l’altro M-Sport Elfyn Evans, che ingaggia una battaglia per difendere il proprio quarto posto dall’assalto di Andreas Mikkelsen, autore dei migliori tempi nella mattinata di domenica (ben quattro PS su quattro). Il norvegese di Hyundai Motorsport però riesce ad avere la meglio sul gallese nella Power Stage, ottenendo un tempo sontuoso (migliore rispetto a quello di Ogier e Neuville, per dire) spedendo definitivamente Evans al quinto posto (poi diventato quarto per il colpo di scena finale). Detto del quinto occupato da Tanak, arriviamo al sesto posto dall’ultimo pilota in classifica su i20 Coupé WRC, che merita un discorso a parte.
Thierry Neuville infatti è uno degli abbastanza delusi di questo Rally Italia Sardegna, incapace di trovare il giusto feeling con la Hyundai i20 Coupè WRC sin dalla prima giornata, prima con il bilanciamento della vettura, poi con la scelta delle gomme non proprio ottimale, ed ancora con la clamorosa incomprensione con le note dettate dal navigatore Nicolas Gilsoul. Uscendo da una curva durante la PS6, l’equipaggio svolta a sinistra anziché a destra, impattando con un banco di terra a bordo strada e danneggiando il radiatore: un imprevisto che ha tolto altro tempo a Neuville, che ha disputato una seconda tappa faticando con la vettura e stazionando nelle zone basse della top ten.
In ogni caso, il belga disputa un’ultima giornata con l’obiettivo di mantenere la posizione, la sesta, ottenere il massimo dei punti nella Power Stage per la rincorsa nella classifica piloti, visto anche il flop di Ogier, ed in ultimo luogo godersi il proprio compleanno sulle strade della tappa finale. Genetliaco rovinato per una curva presa troppo larga nella Power Stage, che gli ha impedito di fare il pieno di punti extra.
Catastrofe Citroen con Ogier
Ma chi esce davvero con le ossa rotte, a parte Tanak s’intende, è Citroen Racing. Esapekka Lappi è l’unico pilota in zona punti – settimo finale – dopo un weekend sull’orlo della crisi di nervi (e ne ha ben donde). Il placido pilota, nonostante la pressione su di lui dopo una prima parte di stagione deludente (almeno, così ci è sembrato dall’intervista che ci ha concesso prima dell’avvio del rally), fatica nuovamente con il set-up, lasciando intendere ci sia stato un difetto di preparazione nella sua C3 WRC; poi una volta risolto il problema ecco che ne sorgono altri, tra imprevisti e difficoltà varie.
Almeno il finnico chiude in zona punti (ma il suo cammino stagionale con Citroen è sempre più in bilico), perché il blasonato compagno di squadra Sébastien Ogier vive la gara più orrenda della sua carriera. Già nello shakedown commette un errore, pur ottenendo il miglior tempo alla fine, poi disputa una mattinata sotto le attese, complice la posizione di partenza riservata a chi è attualmente leader del Mondiale. Costretto a spazzare le strade agli avversari, il francese nella PS5 impatta contro una roccia non vista ai lati di una curva. Si rompe così la sospensione della C3 WRC ed Ogier è costretto al ritiro, che pareva a momenti definitivo nel sentire le sue parole sconsolate (ma il sei volte campione del Mondo, quasi lo presagisse, aveva dichiarato alla vigilia del RIS di non avere molte chance di vittoria in questa prova).
Ripartito poi il giorno dopo, con l’intento dichiarato dal team di fare dei test per la vettura in vista dei prossimi appuntamenti (come ha riferito il team principal Pierre Budar), Ogier concede il bis alla sfiga rompendo nuovamente una sospensione durante la PS11. Due prove speciali dopo si consola con il secondo miglior tempo, anche grazie al suo carattere. Una tempra che lo porta a spingere come un matto nella Power Stage, dove si è giocato il tutto per tutto per ottenere il massimo dei punti extra.
Il transalpino comunque resta sempre leader di classifica, tallonato da Ott Tanak che fallisce il ribaltone. Terzo posto per Neuville, mentre Hyundai salva la vetta tra i costruttori grazie ai migliori due risultati dei propri equipaggi nella top ten.
Ottavo posto, e torniamo alla classifica finale del Rally Italia Sardegna 2019, per Kris Meeke, altro pilota Toyota Gazoo Racing in zona punti, mentre Jari-Matti Latvala rovina la leadership conquistata nella prima mattinata ribaltandosi con la propria Yaris WRC su un fianco nella PS6. Nono e decimo posto per i due piloti sulla Skoda Fabia R5 Evo che hanno dominato nel WRC2 Pro, ovvero il vincitore di categoria in Sardegna Kalle Rovanpera (pur giovanissimo e con qualche difficoltà di assetto con la vettura, va a segno nel suo debutto nella prova) e il rientrante nonché vincitore nel WRC2 del Rally Italia 2018 Jan Kopecký. Altro successo per Skoda Motorsport anche nel WRC2 dei privati con Pierre-Louis Loubet. Nel WRC Junior si afferma Jan Solans su Ford Fiesta R2: lo spagnolo ha dominato la categoria nell’intero giro di stamattina, avendo la meglio su Dennis Radstrom e Tom Kristensson.
Per quanto riguarda il Campionato Italiano Rally, Giandomenico Basso e Luca Granai su Skoda Fabia R5 beffano all’ultimo Luca Rossetti ed Eleonora Mori su Citroen C3 R5 vincendo Gara 2. Terzo posto per l’equipaggio vincitore di gara 1, ovvero Andrea Crugnola e Pietro Ometto su Skoda Fabia R5, mentre Simone Campedelli e Tania Canton, su Ford Fiesta R5, dopo due tappe davvero sfortunate in questo Rally Italia Sardegna si fermano al quarto piazzamento.
Rally Italia Sardegna 2019, la sintesi della mattinata finale
Si riparte per l’ultimo giro di questo Rally Italia Sardegna 2019 con la PS16 di Cala Flumini 1, 14,06 km: nulla di nuovo sotto il rovente sole isolano, visto che Tanak, seppur puntando ad una tattica conservativa che gli fa ottenere il terzo miglior tempo, salda la sua vetta con ben 31,2 secondi di vantaggio su Sordo e 48,6 su Suninen: i distacchi, insomma, continuano a salire.
Il miglior crono della PS16 se lo aggiudica Mikkelsen davanti ad Evans per soli due decimi di secondo: resta perciò invariata la lotta per il quarto posto, dove staziona il norvegese di Hyundai seguito dal gallese di M-Sport, che rosicchia giusto qualche decimo all’avversario. Quarto posto che Neuville vede da lontano, visto che dista un minuto e sette secondi dal piazzamento. L’obiettivo del belga è di tenere a debita distanza Lappi, settimo a quaranta secondi da lui e, ipse dixit, «godersi la giornata» e risparmiare le gomme (almeno sino alla Power Stage).
Dani Sordo accorcia di pochissimo la distanza da Tanak nella PS17 della sabbiosa Sassari – Argentiera 1 (6,89 km), mentre Mikkelsen vince la prova (la seconda di stamattina) e si avvicina sempre di più al quarto posto di Evans. Da notare il quarto miglior tempo di un redivivo Sébastien Ogier, nonostante si becchi un minuto e quaranta secondi di penalità per essere arrivato con un ritardo di dieci minuti al controllo orario. Ma ormai anche lui ha la testa altrove.
I piloti infatti rivolgono le loro attenzioni chi alla Power Stage e i punti in palio (parliamo in particolare dei tre in lotta per il WRC 2019) e chi a portare a casa la pellaccia e la vettura, conservando la propria posizione. Si ritorna così sulla Cala Flumini per la PS18, con il copione che resta invariato, anche per le posizioni sotto al podio. Una situazione ormai cristallizzata in vista del duello finale della Power Stage, dove i piloti getteranno il cuore oltre l’ostacolo per gli ultimi verdetti.
Eccoci quindi al gran finale delle ripetizione della Sassari-Argentiera, con l’ordine di partenza invertito: nella PS19 i piloti del WRC2 Pro e WRC2 mantengono inalterate le proprie posizioni, mentre Ogier realizza subito un tempone. Qualche sbavatura invece per il compagno di squadra Lappi, che cerca di chiudere un altro weekend da dimenticare nel Mondiale 2019 ed evita di rubare punti extra preziosi al compagno di squadra Ogier. Neuville sbaglia in una curva e getta all’aria la possibilità di spodestare il rivale francese nei tempi della Power Stage, restando indietro di due secondi. Poi arriva Mikkelsen e beffa tutti, conquistando il miglior tempo anche davanti al proprio compagno di squadra Neuville. Sordo compie lo stesso errore nello stesso punto del belga, ma poi arriva il colpo di scena che non ti aspetti: Tanak si blocca nel mezzo della prova perdendo secondi preziosissimi, e gettando al vento la vittoria che aveva in tasca.
Rally Italia Sardegna 2019: la top ten finale
POS | # | PILOTI | TEMPO | DISTACCO | |
1. | 6 | D. SORDO | 3:32:27.2 | ||
2. | 3 | T. SUNINEN | 3:32:40.9 | +13.7 | |
3. | 89 | A. MIKKELSEN | 3:32:59.8 | +32.6 | |
4. | 33 | E. EVANS | 3:33:00.7 | +33.5 | |
5. | 8 | O. TÄNAK | 3:33:57.3 | +1:30.1 | |
6. | 11 | T. NEUVILLE | 3:34:33.9 | +2:06.7 | |
7. | 4 | E. LAPPI | 3:35:26.8 | +2:59.6 | |
8. | 5 | K. MEEKE | 3:37:07.3 | +4:40.1 | |
9. | 22 | K. ROVANPERÄ | 3:40:51.8 | +8:24.6 | |
10. | 23 | J. KOPECKY | 3:41:16.4 | +8:49.2 |
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