WRC | Il nuovo capitolo di Citroen comincia al Rallye di Monte Carlo

Il punto in casa Citroen prima del Monte Carlo

Si avvicina l'appuntamento del Rallye di Monte Carlo che aprirà il WRC 2019, stagione in cui Citroen entra con grandi ambizioni e molte novità
WRC | Il nuovo capitolo di Citroen comincia al Rallye di Monte Carlo

Che anno sarà per Citroen nel Mondiale Rally? Di sicuro pregno di ambizioni celate e dichiarate, vista la rivoluzione che ha interessato a fine anno il team guidato dal serafico ma inarrestabile Pierre Budar, che ha dato nuova linfa alla squadra con una line-up tutta rivista, al pari della livrea delle C3 WRC. Naturale quindi che ci sia molta attesa e curiosità nel vedere il team in azione al Rallye di Monte Carlo che la prossima settima aprirà la stagione Mondiale.

Il nuovo corso del Citroen Total WRT

Sébastien Ogier ed Esapekka Lappi sono le due pedine del nuovo corso del Citroen Total World Rally Team, con l’ingresso (o meglio, ritorno) del sei volte campione del Mondo Rally chiamato a trascinare la squadra verso il titolo piloti e costruttori (e già che ci sono anche la centesima vittoria nel WRC), con il supporto di una ex promessa come Lappi pronto al salto di qualità. I due, navigati rispettivamente da Julien Ingrassia e Janne Ferm, hanno svolto una serie di test in questi mesi con la C3 WRC, per la precisione una tre giorni e mezzo di prove mirate con più di 200 km al dì, con l’obiettivo di mettere a punto i migliori set-up sui vari tipi di fondo, specialmente l’asfalto sia bagnato che asciutto. In pratica ciò che affronteranno sulle ghiacciate o nevose strade monegasche, che tradizionalmente presentano queste caratteristiche anche in una sola prova speciale. Ciò anche per migliorare la versatilità della Citroen C3 WRC giacché lo stesso Ogier, dopo i primi due test tra novembre e dicembre, tra il Portogallo e le Alpi Francesi, aveva dichiarato senza mezzi termini che la vettura doveva essere più pronta per gestire ogni tipo di fondo.

Il pilota transalpino ha vinto le scorse cinque edizioni del Rallye di Monte Carlo, all’interno di stagioni che poi lo hanno sempre visto trionfante. Parliamo quindi di un esperto nonché conoscitore delle strade del Principato dove si corre la prova, abile a far fronte alle variazioni di aderenza, ma ai tempi pilota della Volkswagen Polo R WRC prima e della Ford Fiesta WRC poi: sarà molto interessante vedere se la sua esperienza e il suo tocco magico continueranno anche con la C3 WRC. Lappi invece ha colto come miglior risultato in questo contesto un settimo posto l’anno scorso in un totale di tre partecipazioni in carriera. Forte comunque dei tre podi ottenuti la stagione precedente e uno status di eterna promessa a cui spera di dare seguito, il finlandese intende lasciare il segno, come ha lasciato intendere nelle dichiarazioni in cui traspare la sua volontà di non essere semplicemente lo scudiero di Ogier (da quest’anno sale di graduatoria in un team, passando dal ruolo di terzo pilota a secondo, ma Lappi ha affermato che lui e il compagno di squadra, almeno all’inizio della stagione, sono sullo stesso livello).

Il Rallye di Monte Carlo 2019: novità nel percorso e caratteristiche

Il Rallye di Monte Carlo si è rifatto il trucco quest’anno, presentandosi con il 47% del percorso rivisitato e le prove serali di giovedì (La Breole – Selonnet e Avançon – Notre Dame du Laus, le prime due speciali insomma) completamente nuove. Sono una novità anche la Valdrome – Sigottier e la Curbans – Piegut che si ripeteranno due volte venerdì.  L’87esima edizione abbraccerà cinque dipartimenti francesi, ovvero le Alpi dell’Alta Provenza, le Alte Alpi,  Drôme, Isère e le Alpi Marittime, in un percorso di 323,83 km di velocità in tutto per 16 prove speciali.
Un po’ come nel Rally del Galles o in Germania, le condizioni meteo potrebbero essere estremamente variabili passando da una località e da una cima all’altra. Noto per mettere alla prova i piloti e la capacità di azzeccare la tipologia giusta per le gomme delle loro vetture, il Monte Carlo consente un buon vantaggio competitivo proprio a chi effettuerà la migliore scelta dei pneumatici visti i continui cambiamenti di grip. Gli equipaggi potranno contare su un massimo di 43 gomme Michelin per auto, tra cui un treno di 24 super soft lisce, 20 soft, 12 da neve non tassellate e 24 da neve tassellate.

Le dichiarazioni dal Citroen Total WRT

A Monte Carlo Citroen ha conquistato 7 successi, nel pieno dell’epoca di Sébastien Loeb: altri tempi, vista anche la piega degli eventi degli ultimi mesi, ma comunque Ogier e Ingrassia si ritroveranno in un team che, come dice lo stesso Team Principal Budar, ci sono alcuni volti che già conoscevano dei tempi in cui correvano in Citroen (dal 2009 al 2011). Lappi e Ferm, invece, hanno dovuto ambientarsi in un contesto nuovo. C’è stato il tempo comunque, racconta sempre Budar, per prendere le misure con i test di preparazione durante l’inverno, anche per far sì che ci si potesse abituare alla nuova vettura e capire dove eventualmente migliorare. Anche perché «al Monte Carlo è fondamentale avere il giusto feeling con l’auto», sostiene il Team Principal, e come spiega il Direttore Tecnico di Citroen Racing Olivier Maroselli, la C3 WRC è cambiata rispetto al precedente Rallye di Monte Carlo, specialmente negli ammortizzatori e nella geometria delle sospensioni.
«Abbiamo fatto in modo che diventasse una auto ancora più facile da guidare – prosegue Maroselli – nonché capace di adattarsi a variazioni di grip che di solito si presentano in questo round. Abbiamo testato le più diverse condizioni nei test, come l’asfalto asciutto, innevato e ghiacciato, ed anche neve sciolta e fanghiglia. Il che ha implicato il dover prestare molta attenzione al set-up, per garantire così che il comportamento della vettura possa rimanere prevedibile».

Ogier fa il punto sulle sue giornate di test e le varie condizioni provate, e assicura che alla fine il team è riuscito a trovare la quadra con il miglior compromesso per quanto riguarda il set-up. «Le sensazioni erano buone, ma è pur sempre arduo stimare con precisione il tuo livello di performance in vista della prima gara con una nuova vettura», ammette, ma assicura che farà «ciò che ho sempre fatto e mi fiderò delle mie sensazioni», cosa che a suo dire lo aiuterà al Monte Carlo perché si tratta, dice, di una prova «in cui ha maggiori chance di vittoria se guidi in maniera intelligente, anziché spingere sul limite, dati i molti punti in cui puoi rimanere fregato. In ogni caso, ho sempre fatto bene qui e spero che la mia esperienza mi aiuti ancora una volta!».

Infine anche la new entry Lappi conferma come il team sia riuscito a trovare il miglior set-up per la sua guida, ed ammette di sentirsi a suo agio con la vettura. Però anch’egli riconosce le difficoltà del Monte Carlo: «È un evento che devi trattare con grande rispetto, soprattutto perché non è mai lo stesso rally da un anno all’altro, visto il modo in cui le condizioni cambiano continuamente». E conclude fissando i suoi obiettivi: «Spero di aver accumulato abbastanza esperienza in passato per poter lottare per le posizioni di vertice. Una finale nei primi cinque sarebbe un buon inizio di stagione per me».

 

Crediti Immagine di Copertina: (C) Citroen

 

 

 

 

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