CIR | Rally Adriatico 2018, anteprima ed orari

Guida completa al penultimo round del CIR

Penultima tappa del CIR 2018, il Rally Adriatico segna il ritorno su sterrato per una prova stagionale: ecco il programma con tutte le info sulle dirette tv, il percorso e i favoriti anche del CIRT
CIR | Rally Adriatico 2018, anteprima ed orari

Sta per volgere al termine la stagione 2018 del Campionato Italiano Rally: prima di fare i bilanci ci sono ancora due appuntamenti in programma per chiudere i conti del Tricolore, e scoprire così se ci saranno colpi di scena o sarà un’annata di conferme. Questo weekend scatterà la venticinquesima edizione del Rally Adriatico, penultimo round del CIR, quarto del Campionato Italiano Rally Terra, secondo della competizione nazionale su sterrato in questa stagione nonché prova che si preannuncia non poco ardua non solo per il tipo di fondo che nasconde insidie, ma anche per il coefficiente 1,5: per intenderci, sarà la prima volta che quest’anno gli equipaggi correranno una gara con un tale rating di difficoltà.
Analizziamo quindi nel dettaglio il Rally Adriatico e scopriamo che prova sarà.

Rally Adriatico 2018: panoramica, programma ed orari tv

Prima del gran finale del Due Valli ad ottobre, il Rally Adriatico porterà gli equipaggi ad affrontarsi nel territorio marchigiano: siamo nei pressi di Cingoli (provincia di Macerata), sede ancora una volta del fulcro della competizione, mentre il Parco Assistenza sarà dislocato a Jesi.
Il balcone delle Marche ancora una volta farà quindi da scenario ad una competizione nata come Rally del Mobile nel 1994 ed organizzata da PRS Group Srl a partire dal 1996, quando la gara prese l’attuale denominazione. Cingoli viene eletta centro nevralgico dell’Adriatico nel 2011 grazie all’entusiasmo profuso dalle amministrazioni locali (merce rara soprattutto di questi tempi di diffidenza tra realtà istituzionali e competizioni sportive) e il suo terreno ideale è sempre stato lo sterrato, su un percorso che non fa sconti e che si distingue per il suo livello tecnico.
Il programma prevede 14 prove speciali: si parte venerdì 21 settembre con le prime cinque compresa l’esclusiva e singolare PS spettacolo all’interno del Crossodromo Tittoni, dove gareggiano sia le due che a volte anche le quattro ruote e di cui vi abbiamo offerto una prima anteprima qualche tempo fa. Precisiamo comunque che metà del percorso della speciale, lunga in tutto 2,6 km, sarà affrontato proprio dentro l’impianto, con il resto del tracciato di gara ricavato nella prossimità del Crossodromo.
Seguiranno venerdì la Avenale da 5,18 km modificata nella parte finale con un allungamento e la Saltregna da 5,47 km che debutta per la prima volta nel programma dell’Adriatico. Le due PS vengono poi ripetute nella stessa giornata.
Sabato si riparte con la Cupramontana di 6,04 km, che presenta un “taglio” nella prima parte per via dei lavori di asfaltatura che interesseranno la zona; seguirà la Castel Sant’Angelo di 10,60 km che rappresenta un evergreen riproposto nel corso degli anni, seppure con diverse fisionomie nel suo percorso. Quindi sarà la volta della Laghi (11,93 km), altro classico che però è rimasta tale e quale all’anno scorso. Completato il primo giro, si riparte dalla Cupramontana per altre due ripetizioni delle tre PS di sabato, prima della conclusione del Rally.
In tutto saranno 450 i chilometri del Rally Adriatico 2018, di cui 110 cronometrati. Per quanto riguarda invece il Campionato Regionale, format che si accompagna al CIR e di coefficiente nelle Marche pari a 2, saranno 305 i km globali, di cui 70 competitivi.

Giovedì 20 Settembre

18,30/22,30 Verifiche Sportive presso Jesi 1 – Parco Assistenza

19,00/23,00 Verifiche Tecniche presso Jesi 1 – Parco Assistenza

Venerdì 21 Settembre

07,30/11,30 Shakedown

13,31 Cerimonia di Partenza

13,42 Prova Spettacolo “Città di Cingoli” Effettuazione di 4 ps (2 ps x 2)

19,10 Ingresso Riordino Notturno – Cingoli

Sabato 22 Settembre

08,01 Uscita Riordino Notturno – Cingoli

Effettuazione di 9 ps (3 ps x 3)

19,00 Arrivo – Cingoli

La copertura mediatica coinvolge, come da convenzione AciSport con i media interessati, emittenti come Rai Sport, Eurosport, SKY, AutoMoto Tv, Sport Italia, che proporranno approfondimenti e differite.
In particolare la tv di Stato proporrà la differita della Prova Spettacolo “Città di Cingoli” venerdì 21 dalle ore 19.05, in replica martedì 25 settembre dalle ore 18.53, su Rai Sport e Rai Sport + HD (canale 57 e 58 del Digitale Terrestre). Inoltre mercoledì 26 settembre alle ore 18 in punto andrà in onda uno speciale dedicato al Rally Adriatico.
Sempre in chiaro Sportitalia, sul canale 60 del DTT e 225 di Sky, offrirà in differita la Prova Spettacolo dalle ore 22.00; giovedì 27 settembre, alla stessa ora, verrà invece trasmesso il Magazine ACI Sport.
Sul versante pay tv AutoMoto TV (canale 228 di Sky) renderà disponibile anch’essa la differita della PS Spettacolo, prevista per sabato 22 alle ore 19.00, con una serie di repliche tra lunedì e mercoledì. Da non perdere anche l’appuntamento con Pianeta Rally, il magazine di approfondimento in onda giovedì 27 settembre alle ore 23.00.
Eurosport (210 e 267 di Sky) dedicherà invece uno speciale al Rally Adriatico martedì 25 settembre, mentre la rubrica Motorsport di Sky Sport 2 HD (202 di Sky) trasmetterà giovedì 4 ottobre alle ore 20.00 un focus sulla prova del CIR, con ben quindici repliche settimanali.
Sul web lo streaming della Prova Spettacolo in diretta dalle 13.45 sul sito www.acisport.it e sulla pagina Facebook ufficiale del Campionato Italiano Rally. Live anche il riordino dopo la speciale numero 8, previsto per sabato 22 alle ore 11.35, e il finale con arrivo a Cingoli lo stesso giorno, alle ore 18.50.

Rally Adriatico 2018: i protagonisti

La classifica del CIR 2018 è più incerta di quanto ci potessimo aspettare all’inizio della stagione. L’annata infatti ha riservato, soprattutto nel mezzo del percorso, colpi di scena e sorprese che hanno messo un po’ in discussione la certezza che voleva Paolo Andreucci (che ha dispensato consigli su come godersi al meglio il Rally Adriatico) leader e la conquista dell’undicesimo titolo tricolore quasi una formalità. A due tappe della fine ci ritroviamo il toscano sì leader di classifica, ma con due ritiri consecutivi nelle precedenti prove, tra cui gli sterrati del San Marino. Certo, Andreucci ha fatto i conti con un incidente questa estate da cui fortunatamente è uscito illeso, e il Rally di Roma Capitale (la seconda tappa nella quale ha dovuto dare forfait) non ha visto nelle prime posizioni neanche i suoi colleghi del CIR: in ogni caso le tre vittorie ad inizio stagione ed il secondo posto ancora non bastano per blindare il titolo nazionale.
Il pilota che troverà finalmente al suo fianco a bordo della Peugeot 208 T16 la preziosa navigatrice nonché partner di tanti successi Anna Andreussi, tornata pienamente in forma dopo l’incidente di luglio, ha davanti a sé due strade per alzare al cielo l’undicesimo trofeo tricolore: o vince nelle ultime due prove (ma gli sterrati hanno creato non pochi problemi all’equipaggio e alla vettura, come si è visto al San Marino: vedremo se all’Adriatico verrà perfezionato il set up su cui il team lavora dal test al Rally dei Nuraghi e del Vermentino dello scorso maggio) oppure si arma di pallottoliere con un approccio più calcolatore, perché il titolo finale è possibile anche con un piazzamento sul gradino più basso del podio, come avvenne lo scorso anno, ed un quinto posto al successivo Due Valli.

Andreucci dovrà stare attento ad Umberto Scandola per due motivi connessi tra di loro: anzitutto il pilota che condivide la Skoda Fabia R5 con Guido D’Amore è attualmente secondo in classifica a 22 punti di distanza dal leader su Peugeot, e non sono né pochi e neppure tanti – a proposito di incertezza; in secondo luogo il veronese ha messo a segno in carriera ben quattro vittorie al Rally Adriatico in altrettanti anni consecutivi (dal 2013 al 2016), ad un solo successo dal record appartenente ad Andrea Navarra. Scandola forse non guarderà tanto alla statistica da albo d’oro quanto a tentare l’impresa e migliorare sicuramente l’ottavo posto sulla terra al San Marino di quest’anno: l’obiettivo ribaltone in classifica è molto difficile, ma Andreucci – che tutto fa tranne che le passerelle quando corre – dovrà senz’altro stare attento al rivale deciso a riscattare il ritiro al Roma Capitale e a chiudere in gloria questa stagione.
Chissà se tra i due litiganti godrà il terzo, ovvero Simone Campedelli, sempre più in crescita e che in questa stagione ha dato saggio di alcune prove da fuoriclasse, vanificate però dalla sfortuna. La sfortuna appunto: un termine che ricorre spesso nei nostri titoli quando parliamo della stagione del pilota cesenate (vedere per credere). Le disgraziate Targa Florio, l’Elba, Roma Capitale fanno da contraltare al Ciocco, al Sanremo e soprattutto al San Marino, sullo stesso tipo di fondo dell’Adriatico dove si esalta la sua Ford Fiesta R5 condivisa con Tania Canton. Un solo punto divide in classifica Campedelli da Scandola, ed un solo punto si frappone al tempo stesso tra il portacolori di Orange1 Racing e il quarto posto di Andrea Crugnola (che abbiamo recentemente intervistato) e Danilo Fappani su un’altra Fiesta R5: la lotta per il podio è ugualmente combattuta ed incerta come quella per il vertice.
Anche tra i costruttori la situazione ancora non è definita, con Ford e Skoda gomito a gomito, separate da soli tre punti, mentre Peugeot resta più distaccata con una piccola voragine di 17 lunghezze da dover colmare.

Nel resto della start list del Rally Adriatico troviamo quote estere come i giovani finlandesi Emil Lindholm, su Hyundai i20 R5, ed Eerik Pietarinen, su Peugeot 208 T16 R5, ottimo quarto posto sugli sterrati del San Marino Rally. Tra gli italiani debutta sul fondo terra Antonio Rusce con Sauro Farnocchia (Fiesta R5). Nel femminile si prendono la scena Rachele Somaschini su Citroen DS3 R5, attuale leader di categoria, seguita a brevissima distanza da Corinne Federighi su Renault Clio R3.

Volano stracci nel Campionato Nazionale Junior, dove Damiano De Tommaso tenterà la fuga ai danni di Andrea Mazzocchi e Tommaso Ciuffi, rispettivamente secondo e terzo in classifica con 38 e 27 punti, a fronte dei 50 del varesino leader. Il toscano proveniente dalla fucina dei talenti quale è Aci Team Italia, in particolare, dovrà risalire la china nel Trofeo Peugeot Competition 208 Top che mette in palio un posto da pilota titolare per la casa francese il prossimo anno: i due ritiri consecutivi nelle ultime gare gridano vendetta per Ciuffi. De Tommaso invece può approfittare dell’assenza di Ivan Ferrarotti e Riccardo Canzian, ovvero l’attuale primo e secondo classificato nelle Due Ruote Motrici dove corre anche il varesino: per quest’ultimo quindi la chance di movimentare le posizioni nella categoria.
Nel tricolore R1 Giorgio Cogni continua il suo dominio sulla Suzuki Swift R1B, seguito dal campione 2017 Stefano Martinelli su Swift Boosterjet RS, a 6 punti di gap dal piacentino. I due sono in lotta anche nel Suzuki Rally Trophy, dove corrono anche Fabio Poggio. Stefano Gozzoli e Simone Rivia.

I protagonisti del CIRT al Rally Adriatico 2018

È testa a testa tra Nicolò Marchioro e Daniele Ceccoli, separati nella classifica del Campionato Italiano Rally Terra da uno sputo, solo 0,50 punti. Il primo, navigato da Marco Marchetti sulla Fabia R5, dovrà quindi difendersi dal sammarinese vincitore nella gara di casa quest’anno (nonché campione CIRT uscente) guidato da Piercarlo Capolongo su un’altra Fabia.
Non è da meno la lotta che interessa il resto della classifica: al terzo posto, molto vicino alla vetta, troviamo infatti Giacomo Costenaro con James Bardini su Peugeot 208 T16 R5, che distanzia di 1,25 punti Mauro Trentin, due volte tricolore nel 2012 e 2015, con Alice De Marco su Fabia; citiamo inoltre Luigi Ricci su Ford Fiesta, Alessandro Taddei e Lorenzo Della Casa, entrambi su Fabia R5.

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