WRC2 | Skoda Motorsport, l’asso pigliatutto del Rally Italia Sardegna
Pioggia di successi nelle R5 per Skoda
Mentre lo sconvolgente finale delle WRC Plus al Rally Italia Sardegna faceva parlare di sé, un costruttore nascosto dal clamore suscitato dalla vittoria di Sordo su un beffato Tanak chiudeva l’ottavo appuntamento del Mondiale Rally con un bilancio stratosferico: parliamo di Skoda e della sua divisione Motorsport.
Kalle Rovanpera trionfa nel WRC2 Pro, doppietta Skoda sul podio
Impegnata nelle categoria cadette, ovvero il WRC2 Pro come costruttore ufficiale e nel WRC2 come supporto ai team privati, la casa ceca domina in lungo e in largo gli implacabili sterrati sardi anche nei campionati nazionali. Partiamo anzitutto dal successo del giovanissimo (diciott’anni appena e un curriculum che lo mette sotto le attenzioni di molti blasonati team) Kalle Rovanpera, che a bordo della nuovissima Skoda Fabia R5 con a fianco Jonne Halttunen vince il Rally Italia Sardegna davanti all’equipaggio dell’altra Fabia versione 2019, ovvero l’ex campione 2018 del WRC2 Jan Kopecký, con Pavel Dresler alle note. Si tratta della seconda doppietta stagionale per la casa ceca, tale da spedire Skoda Motorsport in vetta alla classifica costruttori del WRC2 Pro.
Dal canto suo, nella categoria ora svetta Rovanpera, che dopo un inizio in salita con piazzamenti non esaltanti nelle prime due prove iridate di stagione e il ritiro al Tour De Corse, ha innestato il turbo ottenendo tre vittorie di fila: Cile, Portogallo e ovviamente Italia. Segno di un feeling ormai sbocciato anche con la nuova versione della Fabia R5, al debutto nella gara lusitana, e al fatto che il finnico, come molti suoi piloti connazionali, si trovi a suo agio su fondo terra.
C’è da dire che comunque il Rally Italia Sardegna ha riservato qualche difficoltà a Rovanpera, che sin dall’inizio ha confessato la difficoltà di correre sugli sterrati sardi, così impervi, aspri, ricchi di rocce e polvere, su cui gareggiava per la prima volta (e come ci ha confermato anche ai nostri microfoni). In ogni caso, qualche grattacapo con l’aderenza ed il sovrasterzo non hanno impedito al giovane pilota di imprimere il dominio completo alla gara in maniera continua tra sabato e domenica.
«Questa è stata una delle gara più difficili che abbia mai corso – commenta il figlio dell’ex campione WRC Harri – Ho imparato alcune cose importanti riguardo la nostra guida, le nostre note ed anche sulla vettura. Grazie al team, ottimo lavoro». Sempre con i piedi per terra e con un atteggiamento zen, Rovanpera ancora una volta impressiona per le prestazioni e la freddezza con cui gareggia ed ottiene risultati, soprattutto in relazione alla sua giovanissima età. Ad appena la sua terza stagione nel WRC2, poi diventato Pro, il pilota ha totalizzato sino ad oggi sei vittorie in altrettanti eventi.
Sul podio del Rally Italia Sardegna tra le R5 del WRC2 Pro anche Jan Kopecký, già primo di categoria l’anno scorso proprio nella prova italiana. Il ceco ha commentato a caldo: «È grandioso, congratulazioni al team, perché ancora una volta hanno predisposto una vettura davvero perfetta». Gli fa eco Michal Hrabánek, a capo di Skoda Motorsport, che si dice «orgoglioso dell’ottimo lavoro di squadra che ha portato alla vittoria e alla vetta del campionato», raccogliendo anche le ottime risultanze dalla nuova Fabia R5.
Loubet svetta nel WRC2, altra doppietta Skoda
Nonostante il nuovo format del WRC2, nato in teoria per evitare predomini da parte di un unico costruttore come appunto Skoda negli ultimi anni e che ha portato perciò alla distinzione tra costruttori ufficiali e team privati, la casa ceca continua a fare faville anche in quest’ultimo ambito. Infatti, Pierre-Louis Loubet e Vincent Landais vincono nel WRC2, anch’essi con la Fabia R5. E questo nonostante il giovane equipaggio perda la vetta di categoria sul finire della giornata di sabato per via di una foratura; leadership poi riacquisita nella PS17 del giorno dopo, sino al trionfo finale davanti – guarda un po’ – un’altra Skoda R5, quella dell’equipaggio formato da Kajetan Kajetanovicz e Maciej Szepaniak, al debutto con la vettura.
Se a tutto ciò aggiungiamo il successo al Rally Italia Sardegna di Stéphane Consani nel Campionato Italiano Rally Terra e di Andrea Crugnola in gara 1 valida per il CIR, seguita poi dall’affermazione nella manche successiva di Giandomenico Basso, oltre all’ottima prestazione di Fabio Andolfi (tutti a bordo della Fabia R5), comprendiamo che per quanti tentativi si facciano ad alti livelli per mantenere un po’ di incertezza e di alternanza nei campionati (parliamo del WRC2, ovviamente), Skoda resta sempre una corazzata tra le R5, capace di sbaragliare la concorrenza anche nelle competizioni nazionali, seppur non impegnata direttamente con la casa madre. Certo, i rivali non stanno certo a guardare, ma il weekend al Rally Italia Sardegna è emblematico al riguardo della solidità di una casa costruttrice e del lavoro svolto su una vettura tra le più performanti e temibili della sua classe nei rally odierni.
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