WRC | Le auto ibride del 2022 saranno meno costose? Per Makinen non sarà così
Il scetticismo di Tommi Makinen
Nelle discussioni che riguardano le vetture che scatteranno dal WRC 2022, primo atto dell’era ibrida, uno dei punti più dibattuti e sul quale dovrebbe esserci massima condivisione è il contenimento dei costi.
La FIA: “Le auto ibride del 2022 saranno meno costose rispetto alle attuali”
Il direttore per il settore Rally della FIA Yves Matton lo scorso mese aveva assicurato che il campionato che partirà fra due anni potrà essere più vantaggioso per i team. «Dal calcolo che abbiamo fatto e dalle informazioni che abbiamo ricevuto dai costruttori – aveva infatti spiegato – dovremmo essere ancora allo stesso livello del prezzo target di cui abbiamo sempre parlato per queste auto, che è di 500.000 euro», rispetto agli 800.000 euro attuali. Tutto a posto quindi? Non proprio, perché a rompere le uova nel paniere ci ha pensato il team principal di Toyota Gazoo Racing, Tommi Mäkinen.
Ma per Tommi Makinen il costo rimarrà praticamente lo stesso
Secondo l’ex pilota non sarà possibile una riduzione del costo della vettura, tutt’altro. Argomenta su Rallit.fi: «Sebbene un certo numero di componenti per vettura sarà più economico, il costo totale è maggiore con l’unità ibrida e la batteria. Il prezzo del pacchetto totale aumenterà con la volatilità dei prezzi. La FIA sta affrontando la sua più grande sfida, con la pressione proveniente da ogni direzione, con chi vuole questo e chi vuole quello. Ma una certezza è che l’auto non sarà più economica». Il cambio alla tecnologia ibrida perciò, secondo Mäkinen, potrebbe come minimo far restare il costo delle vetture tale a quale è adesso, se non eventualmente lievitare anche considerando la congiuntura economica che stiamo vivendo – e che probabilmente ci trascineremo ancora per un po’. Recentemente il principale di Toyota Gazoo Racing si era augurato che le vetture 2022 potessero mantenere un look spettacolare e la potenza di quelle attuali.
“I tempi di progettazione e sviluppo dovranno essere stretti”
La cosa che però non preoccupa più di tanto il team principal è la tempistica per lo sviluppo. Il prossimo gennaio partiranno i primi test per le vetture del 2022, quando i team potranno finalmente provare le proprie auto con le unità ibride: nel frattempo, Mäkinen si affida alla professionalità della propria squadra tecnica. «Il programma è realistico se le regole vengono messe in atto rapidamente», conclude. «Tuttavia, ci vorrà molto lavoro. Le parti necessarie saranno prodotte in sei mesi. Ovviamente ci vogliono persone per lavorare a questo progetto, ma per fortuna abbiamo già un solido team di pianificazione. Possiamo fare una vettura, ma questo andrà fatto in tempi molto stretti».
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