WRC | Tanak vince il Rally Italia Sardegna: la spinta motivazionale che Hyundai stava cercando

Rinasce Hyundai Motorsport in Sardegna

Al Rally Italia Sardegna trionfa Ott Tanak con Hyundai Motorsport, che tira il fiato nel WRC 2022 e rilancia le proprie ambizioni. Ed inoltre Sordo si classifica terzo
WRC | Tanak vince il Rally Italia Sardegna: la spinta motivazionale che Hyundai stava cercando

Una rinascita, anche se il WRC 2022 è ancora lungo visto che siamo solo alla quinta gara della stagione su tredici totali. Eppure Hyundai Motorsport ha dato prova di essere in piena partita in questo campionato e non destinata semplicemente a fare da sparring partner nei confronti dei rivali di Toyota: questo grazie al sollievo dato dal successo al Rally Italia Sardegna appena conclusosi, vinto da Ott Tanak e con in più il terzo posto conquistato da Dani Sordo.

Tanak e il dominio del Rally Italia Sardegna

L’estone è tornato al successo dopo il primo posto all’Arctic Rally Finland del febbraio 2021, quasi una vita fa, rilanciando il proprio rapporto con il marchio coreano e soprattutto con una i20 N Rally1 con cui pareva non essere sbocciato ancora un pieno feeling. Tanak ed il copilota Martin Järveoja hanno conquistato nove vittorie nelle prove speciali, godendo anche del colpo di fortuna delle ultime due PS di venerdì cancellate proprio mentre stavano duellando contro Esapekka Lappi di Toyota per il primo posto, ed anche con la vettura visto che è balzato fuori un problema alla trasmissione (se la giornata fosse andata avanti, forse avremmo potuto scrivere una storia diversa, chissà). Sabato Tanak si è preso la vetta della gara poi mantenuta sino alla fine, mentre Lappi è stato costretto al ritiro: il pilota di Toyota chiude la penultima tappa con 46 secondi su Craig Breen, che diventeranno un minuto e tre secondi domenica, come risultato finale.

È stato un rally caldo dal punto di vista climatico, ma sorprendentemente meno afoso di quanto si potesse prevedere, senza sole soprattutto domenica e con tanta polvere e sterrati implacabili: ma in questo inferno Hyundai e Tanak sono riusciti ad imporre la loro legge. E non si può nascondere un certo brivido nella Power Stage finale, quando la mente è tornata a quella edizione del RIS 2019 dove l’estone, che in Sardegna ottenne nel 2017 la sua prima affermazione nel WRC, buttò al vento una vittoria certa per un problema all’allora Toyota Yaris WRC. A parte un piccolo danno al passaruota, questa volta nell’ultima PS non ci sono stati problemi per il campione del mondo rally 2019. «Sono molto felice di aver conquistato questa vittoria, soprattutto per tutti i meccanici e le persone del team che hanno fatto uno sforzo incredibile per predisporre questa nuova generazione di auto», ha spiegato Tanak. «È stato un periodo difficile, ma abbiamo dimostrato che il duro lavoro ripaga. Non è stato un rally facile, quindi il team ha fatto un buon lavoro per far andare avanti la i20. Abbiamo fatto alcuni passi in avanti rispetto al precedente Rally di Portogallo; abbiamo migliorato le prestazioni della vettura e il nostro feeling con essa. Non c’è dubbio che quando abbiamo la giusta fiducia, possiamo fare un buon lavoro. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione».

Sordo: “Non volevo correre rischi, abbiamo ottenuto ciò che volevamo”

Abbiamo detto del podio con Sordo al terzo posto, con lo spagnolo che per la seconda volta si fila si classifica in questo modo dopo il Portogallo, dove ha debuttato con la i20 N Rally1 ibrida. Al di là del rapporto speciale con un evento da lui vinto nel 2019 e 2020, la terza guida Hyundai sta dando prova di aver subito trovato la quadra giusta con la vettura; inoltre è stato protagonista di un appassionante duello contro Breen per le piazze d’onore (alla fine i due finiscono separati da poco meno di trenta secondi). Sordo ha così commentato: «Questo è un risultato molto motivante per l’intera squadra e sono lieto di consegnare loro un altro podio. Sono qui con l’obiettivo di competere per i punti e di supportare la rimonta della nostra squadra in campionato. La vittoria di Ott e il mio terzo posto ci hanno aiutato a ridurre il gap, che era l’obiettivo di questo fine settimana. Sinceramente sarebbe stato bello combattere più da vicino con Craig, ma aveva una velocità incredibile e non volevo correre rischi. Abbiamo perso un po’ di tempo in alcune prove, soprattutto nella polvere del venerdì mattina, ma abbiamo ottenuto quello per cui eravamo venuti e dobbiamo essere contenti di questo».

Neuville reagisce all’ennesima avversità

Purtroppo, ancora una volta Thierry Neuville ha pagato dazio alla vettura: un problema di trasmissione ha messo alle corde il belga, costretto a recedere dalla lotta per i primi posti dopo aver perso quasi due minuti nella PS5. Il giorno dopo nella PS12 la sua i20 tocca il lato della strada e si cappotta, forzando al ritiro momentaneo il pilota, che tornerà domenica e perlomeno vincerà la Power Stage, ottenendo cinque punti bonus per la sua classifica WRC (dove resta secondo dietro a Kalle Rovanpera, che gode di un vantaggio del doppio dei punti rispetto al diretto inseguitore) e concludendo alla fine 41esimo. Immaginabile la frustrazione di un pilota che sembra non più padrone del suo destino con l’auto, nonostante lui stia cercando di reagire e di spingere a più non posso come risposta piccata alle troppe avversità di questa stagione. «Guardando agli aspetti positivi, questo fine settimana abbiamo ottenuto un ottimo risultato di squadra. La vittoria è una ricompensa importante per il team dopo tutto lo sforzo impiegato. Da parte nostra, purtroppo è un altro rally incompiuto. È deludente, ovviamente, ma abbiamo continuato a spingere forte e siamo stati spesso al limite. Per essere competitivi, abbiamo assolutamente bisogno che tutto funzioni in maniera armonica durante l’intero evento. Le prestazioni della vettura ci sono, non sono al 100%, ma in qualche modo, nonostante le difficoltà, abbiamo dimostrato di poter fare dei tempi migliori. Abbiamo dato tutto ed ottenuto almeno il massimo dei punti dalla Power Stage», ha spiegato Neuville, che ha tagliato il traguardo delle 300 vittorie nelle singole PS e resta secondo nella classifica Piloti, ma inizia a sentire il fiato sul collo del compagno di squadra Tanak, distante solo tre punti da lui.

Moncet: “Non ci siamo mai arresi e abbiamo sempre lavorato”

La squadra, appunto, riacquisisce quota in classifica Costruttori, portandosi a 39 lunghezze dai leader Toyota. Il vicedirettore di Hyundai Motorsport Julien Moncet, lanciatosi assieme all’equipaggio vincitore, alla squadra e a persino il presidente di Hyundai Sean Kim nelle acque del porto di Alghero per il tradizionale tuffo dopo la cerimonia di premiazione, ha commentato: «È un risultato fantastico per Hyundai Motorsport, per Ott e per tutto il nostro team qui in Sardegna e ad Alzenau. È stato un inizio difficile per questa nuova era del Campionato del Mondo Rally, ma non ci siamo mai arresi e abbiamo lavorato a fondo. Questa è una meravigliosa ricompensa per gli sforzi di tutte le persone coinvolte. Sappiamo che abbiamo ancora del lavoro da fare se vogliamo mantenere questo livello di prestazioni ma, per ora, ci godiamo questo momento e le celebrazioni. Una cosa è certa, questa vittoria e questo doppio podio sono la spinta motivazionale che tutta la squadra stava aspettando e che ha lavorato così duramente per ottenere».

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