WRC | Safari Rally 2022, Rovanpera conquista lo shakedown
La top ten dello shakedown
È partito il lungo fine settimana del Safari Rally, atteso sesto appuntamento del WRC 2022. Si comincia infatti da oggi con lo shakedown andato in archivio di Loldia da 5,40 km, con un programma di gara che poi si estende da qui a domenica: intanto, nella giornata odierna gli equipaggi hanno avuto il loro primo assaggio dei durissimi sterrati (anche se in questa prova il fondo è rimasto asciutto, polveroso e quasi sabbioso, ideale per le gomme soft) sulle panoramiche ma strette ed insidiose strade del Kenya, circondate dalla natura incontaminata (o quasi) e dalla fauna selvaggia.
Safari Rally, il podio dello shakedown
A conquistare il miglior tempo è stato l’attuale leader del campionato del mondo, ovvero Kalle Rovanpera. Il finlandese di Toyota Gazoo Racing mette a segno un risultato cronometrico pari a 3:42.1, realizzato nel secondo giro, battendo di cinque decimi il rivale di Hyundai Motorsport Thierry Neuville. Sébastien Loeb, che torna in una gara del WRC 2022 e nel Safari a vent’anni dalla sua ultima volta, inizia realizzando un terzo miglior tempo con la propria Ford Puma Rally1, ma a 1,8 secondi di ritardo da Rovanpera. Ovviamente il nove volte campione del mondo rally dovrà riprendere confidenza con la vettura e con questo appuntamento.
Tanak ed Ogier tra i primi cinque
Quarto posto per il reduce dalla vittoria al precedente Rally Italia Sardegna, ovvero Ott Tanak, anch’egli a 1,8 secondi, mentre al quinto troviamo il rientrante Sébastien Ogier, che dopo il buon debutto alla 24 Ore di Le Mans torna ai rally con Toyota iniziando subito con il piede giusto nel primo giro, dove conquista il miglior tempo, per poi chiudere a 2,2 secondi dal compagno di squadra Rovanpera.
M-Sport in coda
Nelle successive due posizioni troviamo altri piloti sulla GR Yaris Rally1, vale a dire Takamoto Katsuta, sesto a 4 secondi e in difficoltà con il fesh fesh (una polvere terrosa dalla consistenza abbastanza densa) entrata nel proprio abitacolo nel primo giro, ed Elfyn Evans, arretrato rispetto al giapponese di sei decimi. Chiudono la top ten i tre M-Sport titolari fissi del sedile sulle Puma, cioè Gus Greensmith (ottavo, ritardo di 4,6 secondi), Adrien Fourmaux (nono, a 4,8 secondi) e l’esordiente assoluto in Africa e al Safari Craig Breen (decimo, a 5,6 secondi). Undicesimo Oliver Solberg, tredicesimo il primo privato a correre su una vettura Rally1 ibrida, ovvero Jourdan Serderidis sulla Puma di M-Sport.
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