WRC | Safari Rally 2022, nell’inferno generale resiste Rovanpera

L'ultimo pomeriggio del Safari Rally 2022

Un'altra giornata da tregenda al Safari Rally è andata in archivio: Kalle Rovanpera continua a mantenere la leadership nel sesto appuntamento del WRC 2022, quando mancheranno domani le ultime sei prove speciali
WRC | Safari Rally 2022, nell’inferno generale resiste Rovanpera

Un’altra giornata da tregenda al Safari Rally è andata in archivio. Kalle Rovanpera continua a mantenere la leadership nel sesto appuntamento del WRC 2022, quando mancheranno domani le ultime sei prove speciali prima di consegnare all’albo d’oro i vincitori (qui i dettagli con gli orari italiani).

Rovanpera resta leader, podio tutto Toyota

Ma anche oggi c’è stato da penare, a parte il finlandese di Toyota Gazoo Racing che sta amministrando con intelligenza e sangue freddo (pur ammettendo di essersi sentito male dal parco assistenza di metà mattinata) il proprio vantaggio nonostante abbia dovuto ieri aprire le strade, essendo l’attuale leader del campionato. Nel giro pomeridiano che ripeteva le Soysambu da 29,32 km, Elmenteita da 15,08 km e Sleeping Warrior da 31,04 km viste in mattinata, Rovanpera è riuscito a raddoppiare il proprio vantaggio nei confronti del diretto inseguitore, il compagno di squadra Elfyn Evans che attualmente è secondo a 40 secondi di ritardo: in particolare nella durissima Sleeping Warrior – che per non farsi mancare nulla ha riservato condizioni umide e fangose, a seguito delle piogge pomeridiane – i piloti hanno lottato contro il grip e la visibilità, in particolare lo stesso Evans che ha avuto un guasto ai tergicristalli che stava per comportargli l’impatto contro un albero.

Si ritira anche Neuville

Al momento il terzo posto è occupato invece da un altro pilota Toyota, cioé Takamoto Katsuta, con un ritardo di oltre un minuto ma che a sua volta eredita la posizione che Thierry Neuville aveva ottenuto nella PS12 di Elmenteita 2. Il belga di Hyundai Motorsport però nel tratto di trasferimento tra la PS12 e la conclusiva PS13 si è dovuto fermare per riparare la sospensione della propria malconcia i20 N Rally1, e nella prova di Sleeping Warrior non è andato oltre i primi 14 km. Ripartito, Neuville dopo qualche centinaio di metri è andato poi a sbattere contro un albero a causa della scarsa visibilità. Il pilota Hyundai, insomma, così come è successo in mattinata al compagno di squadra Ott Tanak è costretto al ritiro, pur occupando ufficialmente il quinto posto in classifica a una decina di minuti dalla vetta.

Ogier a oltre un minuto dal podio

Facendo un passo indietro, il quarto è occupato da Sébastien Ogier, vincitore della Sleeping Warrior ma comunque senza ovviamente forzare troppo i ritmi. Sesto Oliver Solberg, unico degli Hyundai a chiudere la giornata senza doversi ritirare, cercando di scansare nell’ultima PS la i20 di Neuville bloccata e divertendosi come un matto nonostante la tregenda di questo rally e il motore della sua auto fermatosi due volte («Questa è una delle cose più belle che ho fatto nella mia vita. Anche se è un inferno, è dannatamente bello», ha spiegato il giovane pilota).

Ancora guai per Loeb

Settimo Craig Breen, migliore degli M-Sport dopo il ritiro mattutino di Gus Greensmith ed Adrien Fourmaux (che al parco assistenza si sono messi all’opera assieme ai meccanici per riparare le loro Ford Puma Rally1): conscio di una serie di variabili, come il fatto di non aver mai affrontato il Safari prima d’ora, le condizioni delle strade ed il clima, e il disastro generale della sua squadra, l’irlandese pur tentato di mettere a segno prestazioni di un certo livello ha preferito mantenersi cauto. «È terribile e non c’è niente per cui combattere. Sto cercando di procedere a rischio zero», sono le parole del pilota a fine giornata.

Male invece Sébastien Loeb, quota jolly di M-Sport che dopo il ritiro di ieri nell’ultima PS del pomeriggio incorre in una foratura all’anteriore sinistro ed anche in una sospensione danneggiata: arriverà al traguardo con oltre due minuti di ritardo dal vincitore della PS13 Ogier, ma nel frattempo entra nella top ten al decimo posto, pur con una mezz’ora da Rovanpera. Davanti al campionissimo si posiziona il primo privato a correre su una Rally1, ovvero Jourdan Serderidis sulla Ford Puma di M-Sport, e all’attuale leader nel WRC2 Kajetan Kajetanowicz, rispettivamente ottavo e nono.

Safari Rally 2022, classifica della penultima giornata

 

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