WRC | L’ascesa dei giovanissimi Rovanpera e Solberg: il parere di Ogier e Latvala

Le nuove generazioni del WRC

I piloti del 2000 si stanno facendo largo nel WRC, come Kalle Rovanpera od Oliver Solberg: per Ogier non conta l'anagrafe ma l'esperienza, mentre Latvala si dice "impressionato" per la precocità
WRC | L’ascesa dei giovanissimi Rovanpera e Solberg: il parere di Ogier e Latvala

Il WRC si sta aprendo sempre di più alle giovanissime leve, in particolare alla generazione nata negli anni Duemila: qualcosa di inedito per una disciplina che è stata appannaggio anche dei ventenni, ma più vicini ai trenta che ai teenager che attualmente si stanno facendo strada in maniera arrembante nel Mondiale Rally. Due nomi su tutti, entrambi figli d’arte, ovvero Oliver Solberg (classe 2001) e Kalle Rovanpera (classe 2000).

Ogier su Rovanpera: “Kalle è giovane, ma ha esperienza”

Quest’ultimo ha debuttato lo scorso anno su una vettura World Rally Car non appena è stato ingaggiato da Toyota Gazoo Racing, e come il suo praticamente coetaneo ha già nel proprio curriculum una serie di buoni risultati tali da impressionare alle volte gli addetti ai lavori: e quindi giù con le scontatissime etichette di predestinati, e via andando di retorica e pressioni. In ogni caso, il finnico è attualmente leader del WRC 2021, seppur con un margine risicato di punti su Thierry Neuville (quattro) e Sébastien Ogier (otto), suo compagno di squadra in Toyota. Proprio a quest’ultimo, sette volte campione del mondo ma reduce dal flop all’Arctic Rally Finland, dove tra la difficoltà di dover aprire le strade innevate nelle prime prove speciali e qualche imprevisto si è classificato alla fine ventesimo mentre Rovanpera è salito sul podio al secondo posto, il sito DirtFish ha chiesto un commento in merito all’ascesa di queste nuove e scatenate leve (tra cui il compagno di team, indicato dal francese come uno dei favoriti naturali per il titolo 2021).

Ogier ha spiegato: «Non do molto peso a questa cosa del “più giovane”, è solo una generazione diversa. Certo, Kalle è giovane di età, ma non di esperienza. È un talento, non c’è niente di nuovo in questo, lo sapevamo già. Ma ora ha una certa esperienza con queste vetture e ovviamente [in Finlandia] giocava in casa. È stato forte, dispiaciuto di non vincere, ma [il secondo posto] è stato comunque un ottimo risultato per lui. Questo è un bene per noi, è bello per la squadra averlo adesso sempre più in alto [in classifica]. Il piano per quest’anno è sicuramente quello di vincere entrambi i campionati, e sarà interessante».

Latvala: “I nuovi piloti sono più avanti di tre anni rispetto a noi alla loro età”

Certo, impressionano questi ragazzini, come ha ammesso il team principal di Toyota Jari-Matti Latvala, che pure nella sua carriera da rallista ne ha viste di ogni. Sempre su DirtFish il finnico, che detiene comunque un record che né Rovanpera né Solberg gli hanno tolto, ovvero più giovane vincitore di un round WRC nella storia (in occasione del Rally di Svezia nel 2008, a 22 anni), ha detto di ritenere le nuove leve «tra anni più avanti» rispetto alla sua preparazione e capacità quando debuttò nel WRC a 18 anni (allora era il 2002), spiegando quindi che Oliver Solberg, per fare un nome, ora come ora si situa ad un livello che Latvala aveva raggiunto a 21 anni. «Quindi immaginate che tipo di velocità ha con quel tipo di esperienza. È come se fosse tre anni avanti a me se penso a dove ero allora. Di sicuro le cose allora erano diverse. Penso che questo sia anche ciò che stavamo cercando da tempo nel mondo dei rally: inizi ancora più giovane, sbocci più giovane e così sembra che i ragazzi più giovani siano un po’ più maturi oggigiorno rispetto a quando abbiamo iniziato noi», ha sottolineato il team principal.

Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing

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