WRC | Rally Australia 2019: anteprima ed orari
Guida al Rally Australia 2019
Eccoci all’ultima guida agli appuntamenti del WRC per quest’anno, eccezionalmente divisa in due parti (in questa sede ci concentriamo sul percorso, a breve faremo a parte il punto su questo campionato e la start list): chiudiamo con il Rally di Australia o, per essere precisi, il Kennards Hire Rally Australia 2019, come si chiama ufficialmente.
Il Mondiale si chiude ancora una volta nell’emisfero australe, su sterrato, con il titolo piloti già assegnato e quello costruttori – non meno importante – ancora da decidere. Inoltre resta ancora in ballo il WRC2 dei privati, mentre il WRC2 Pro ha già da tempo il suo campione 2019.
Breve storia del Rally Australia ed il futuro della gara
L’attuale ultimo appuntamento del Mondiale nasce abbastanza recentemente rispetto agli altri round del calendario, ovvero nel 1988. I primi passi li muove all’interno del FIA Asia Pacific Rally ma già nel 1989 il Rally Australia entra nel WRC, con la propria base stanziata a Perth (fino al 2006). Dal 2007 al 2008 l’evento si ferma, almeno nel Mondiale, per via anche di una serie di problemi a livello logistico ed organizzativo, come la difficoltà di spostare l’evento dalla costa est di Perth a quella ovest del Queensland: la cosa però non andò in porto per via della mancata approvazione dello stato.
Si riparte nel 2009, anno in cui la gara torna nel WRC restando sempre ad est, ma nel Nuovo Galles del Sud: una scelta azzeccata visto che, come ha rivelato il direttore generale del rally Andrew Papadopoulos, la nuova sede ha consentito un salto di qualità per l’evento in termini di benefici economici e popolarità . Il 2011 vede tuttavia la definizione di una nuova base, quella di Coffs Harbour, ancora oggi fulcro del rally: un trasloco dovuto anche alle proteste locali che ritenevano l’evento dannoso ed impattante per la sostenibilità ambientale. Ironia della sorte, proprio il Rally Australia è stato il primo evento del campionato mondiale a vincere il FIA Institute Achievement of Excellence per l’attenzione al rispetto dell’ambiente. A proposito di riconoscimenti, la gara è stata nominata per bene tre volte alla fine degli anni novanta come Rally dell’Anno.
Juha Kankkunen detiene il record di vittorie con quattro successi tra la fine degli anni ottanta e i primi del novanta, ma è tallonato da Marcus Grönholm, Mikko Hirvonen e Sébastien Ogier, tutti a quota tre. Due di loro (Grönholm ed Ogier) sono accomunati dall’aver ottenuto le loro vittorie per tre stagioni consecutive. Per il momento l’albo d’oro si chiude con il successo l’anno scorso di Jari-Matti Latvala.
La prossima stagione non rivedremo il Rally Australia nel calendario 2020 del WRC, per via della politica di rotazione degli eventi iridati decisa dalla FIA e dal promoter GmbH. È plausibile perciò che la gara ritorni nel 2021, forse in una veste rinnovata, mentre nell’anno che verrà gli equipaggi ed i team in lotta per il Mondiale resteranno comunque in zona visto che subentrerà nel caledario il Rally della Nuova Zelanda.
Rally Australia 2019: caratteristiche e percorso
L’ultimo atto del WRC si svolgerà su sterrato, nella zona della costa sud-orientale e per la precisione all’interno dello stato del Nuovo Galles del Sud lungo strade, tra campagne e foreste sub-tropicali, sia tortuose che veloci e un programma tra i più ampi dell’intero calendario mondiale: ben 25 prove speciali per un totale di 324,53 km competitivi (per avere una edizione così lunga bisogna risalire al 2011, in cui le PS erano in tutto 26).
Anche quest’anno verranno proposte alcune novità , sebbene non così ampie ed incisive come nella stagione precedente, caratterizzata dal fatto che su 24 prove ben 17 erano nuove o comunque rimaneggiate rispetto al passato. Si incomincia giovedì 14 (ma sarà il 13 notte da noi per via del fuso orario, con una differenza di ben undici ore avanti), e dopo lo shakedown e la cerimonia di partenza, il Rally Australia proporrà subito le prime due prove speciali del programma, ovvero due brevi giri nella zona portuale di Coffs Harbour nel pomeriggio australe (le prime luci dell’alba di giovedì da noi). Il tracciato con vista sulla spiaggia di Boambee è stato rivisto rispetto alla stagione precedente, con l’introduzione di un giro nella zona collinare sopra il porto.
Nella seconda tappa di venerdì ritroviamo la Coldwater, vista l’anno scorso, la conferma della Sherwood e la novità della Kookaburra Road, che altro non è che un sunto che riunisce i tratti di altre prove speciali come la Bucca, Eastbank e Coramba. La lunga giornata di gara (ben 123,22 km, ovvero il 38% del programma totale) si chiude con altre due incursioni nella prova spettacolo di Coffs Harbour. Sabato (venerdì notte da noi) si va verso sud con il ritorno delle zone di Northbank e Utungun, due tracciati recuperati dall’edizione 2016 ma che quest’anno dovranno essere percorsi nella direzione contraria. In questa cornice campestre gli equipaggi affronteranno anche le consuete Welshs Creek, Raleigh (che dovrà essere affrontata una sola volta, caratterizzata da un fondo da pista per i kart e il drifting) e l’iconica Argents Hill, che recupera buona parte della Nambucca del 2017 e presenta un tracciato costellato di curve tecniche, salti e tratti che alternano a chiazze zone sterrate con quelle in asfalto. La particolarità di questa tappa è che le prove speciali della mattina vengono ripetute in ordine inverso nel pomeriggio
Nell’ultima giornata si risale nella zona settentrionale del Nuovo Galles del Sud con l’ormai classica Wedding Bells (allungata di 3,10 km) e le novità di Mount Coramba e Lower Bucca.
Rally Australia 2019: programma ed orari*
-Mercoledì 13 Novembre
22:00 – 01:30 – Shakedown (Lower Bucca State Forest) 5,09 km
05:30 – Cerimonia di Partenza (Molo di Coffs Harbour)
06:30 – SSS 1 Destination NSW SSS19 1 1,33 km
06:40 – SSS 2 Destination NSW SSS19 2 1,33 km
-Giovedì 14 Novembre
22:00 – Service A (Coffs Harbour)
23:00 – SS 3 Coldwater 1 16,78 km
23:48 – SS 4 Sherwood 1 26,68 km
00:51 – SS 5 Kookaburra Road 1 16,82 km
02:11 – Service B (Coffs Harbour)
03:36 – SS 6 Coldwater 2 16,78 km
04:24 – SS 7 Sherwood 2 26,68 km
05:27 – SS 8 Kookaburra Road 2 16,82 km
07:00 – SSS 9 Destination NSW SSS19 3 1,33 km
07:10 – SSS 10 Destination NSW SSS19 4 1,33 km
07:30 – Service C (Coffs Harbour)
-Venerdì 15 Novembre
21:00 – Service D (Coffs Harbour)
22:33 – SS 11 Northbank Reverse 1 8,00 km
23:12 – SS 12 Utungun Reverse 1 7,54 km
00:08 – SS 13 Argents Hill Reverse 1 13,13 km
00:51 – SS 14 Welshs Creek Reverse 1 28,83 km
02:14 – SS 15 Raleigh 1,99 km
03:12 – Service E (Coffs Harbour)
05:08 – SS 16 Argents Hill Reverse 2 13,13 km
06:00 – SS 17 Welshs Creek Reverse 2 28,83 km
07:13 – SS 18 Northbank Reverse 2 8,00 km
07:52 – SS 19 Utungun Reverse 2 7,54 km
09:07 – Service F (Coffs Harbour)
-Sabato 16 Novembre
20:15 – Service G (Coffs Harbour)
21:03 – SS 20 Mount Coramba 1 19,05 km
21:47 – SS 21 Lower Bucca 1 11,47 km
22:38 – SS 22 Wedding Bells 1 10,31 km
23:53 – Service H (Coffs Harbour)
01:06 – SS 23 Mount Coramba 2 19,05 km
01:50 – SS 24 Lower Bucca 2 11,47 km
03:18 – SS 25 Wedding Bells 2 [Power Stage] 10,31 km 8
04:20 – Cerimonia del podio, chiusura del WRC 2019 (Wedding Bells)
(*)Orari Italiani
Rally Australia 2019: come vederlo in tv e streaming
Come abbiamo scritto per il resto degli appuntamenti del WRC 2019, anche l’ultimo round australiano sarà visibile su DAZN, che proporrà tramite il proprio servizio live ed on demand i momenti salienti della gara e le prove speciali selezionate per essere trasmesse per la diretta, tra cui la Power Stage finale. L’alternativa è il canale ufficiale del Mondiale, WRC + All Live, che propone via streaming – abbonandosi al servizio – highlights, conferenze stampa, interviste, camera car, dirette e molti altri contenuti esclusivi. Infine, Red Bull TV tramite il proprio sito offrirà delle finestre giornaliere sul Rally Australia 2019.
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