WRC | Neuville e l’organizzazione interna di Hyundai Motorsport: “Serve chiarezza sui ruoli”

In occasione dello scorso Rally Italia Sardegna avevamo fatto notare a Julien Moncet, vicedirettore di Hyundai Motorsport, il fatto curioso che i propri piloti di punta – il vincitore del RIS Ott Tanak e Thierry Neuville – ogni due per tre si lasciavano andare a commenti critici sulla i20 N Rally1 e sul livello della vettura rispetto alla concorrenza. Facemmo notare il sottile confine tra diritto di parola e diplomazia nei confronti di una squadra che risponde ad un marchio che investe nel WRC anche e soprattutto per questioni di marketing e per vendere auto, e Moncet si era detto d’accordo sul fatto che, al di là della comprensibile frustrazione di fronte a qualche deficit di affidabilità dell’auto, occorresse essere più prudenti nelle dichiarazioni pubbliche.

Neuville: “Dobbiamo migliorare sugli equilibri interni in Hyundai Motorsport”

Manco detto, oggi su DirtFish Neuville ha detto la sua non tanto sulla i20, ma alzando il tiro verso l’organizzazione interna del team. Il belga, reduce dalla disfatta in Sardegna in cui ancora una volta ha lottato come un leone contro gli imprevisti con l’auto, ha infatti spiegato riguardo la struttura di Hyundai Motorsport: «Ognuno fa quello che può, dobbiamo ancora lavorare sugli equilibri interni, che dobbiamo migliorare. Lo sappiamo e ci stiamo lavorando». Sappiamo che lo scorso dicembre, all’improvviso, Andrea Adamo aveva deciso di lasciare l’incarico di team principal di Hyundai Motorsport dopo un triennio coronato da due titoli costruttori nel WRC (una fonte interna del team da noi sentita di recente ha lodato il suo lavoro, ma ha anche sottolineato qualche alto e basso caratteriale del carismatico ingegnere piemontese). La squadra era rimasta senza guida proprio alla vigilia del debutto della Rally1 ibrida nel WRC 2022, e l’incarico fu consegnato ad interim al pacato e squisito Moncet, che tutt’oggi rappresenta una soluzione provvisoria. Ma più passa il tempo e più diventa definitiva, almeno per quest’anno.

“Serve chiarezza sui ruoli”

Neuville ha poi proseguito parlando di una situazione interna alla squadra in cui è un po’ difficile prendere le decisioni, ma poi ha anche aggiunto: «Sono sicuro che molto presto miglioreremo. E sì, possiamo essere ancora più competitivi. Voglio dire, le prestazioni dell’auto ci sono. Non è ancora al 100%, e almeno per me in Sardegna c’era ancora un po’ da faticare. Ma in qualche modo, nonostante alcune difficoltà, siamo stati comunque in grado di stabilire il miglior tempo nella Power Stage finale». Insomma, per una volta tanto il bicchiere è mezzo pieno. Quindi il belga ha rivelato: «Ho spinto per un miglioramento della nostra organizzazione interna. E non si tratta di cambiare le persone o altro, ma principalmente di conferire alle persone le responsabilità che dovrebbero avere e anche le decisioni che possono prendere e di cui dovrebbero essere deputati. Una volta sistemato questo, sono sicuro che saremo ancora più forti. Perciò non si tratta solo del team principal: ha le sue responsabilità, ma abbiamo diversi reparti. E ovviamente ci stiamo lavorando».

Insomma, per Neuville – ed anche per Tanak, che durante il Rally di Portogallo aveva sottolineato l’assenza di Moncet nel suo precedente ruolo di responsabile del powertrain – bisogna rendere più chiara l’organizzazione interna dopo il terremoto scatenato dall’addio di Adamo. La vittoria al Rally Italia Sardegna dovrebbe forse spingere verso una maggiore stabilità in Hyundai Motorsport, ma se ci possiamo permettere Moncet sta facendo un lavoro di transizione molto dignitoso, e non facile. In classifica costruttori del WRC Toyota Gazoo Racing resta sempre prima, ma 39 punti di distacco per ora sono un gap non così impossibile da colmare per Hyundai. 

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