WRC | Niente i20 Rally1 schierate con team privati per Hyundai: “Ci concentriamo solo sulle vetture ufficiali”
Hyundai si limiterà a schierare le i20 Rally1 ufficiali
L’ibrido interessa alle case costruttrici, e potrebbe attirare eventuali nuovi marchi all’interno del WRC che dal prossimo anno adotterà questa tecnologia per le vetture World Rally Car (e che dal 2022 si chiameranno Rally1). Ma secondo Andrea Adamo, team principal di Hyundai Motorsport, i costi di queste auto potrebbero essere proibitivi per i privati, motivo per cui il team di Alzenau non schiererà altre vetture a parte le tre ufficiali.
“Ci concentriamo sulle i20 N Rally1 ufficiali, escludo vetture ai privati”
Insomma, nella prossima stagione non vedremo replicare l’iniziativa di consegnare delle i20 Coupé WRC ad una squadra privata satellite tipo 2C-Competition, che in questi anni ha fatto correre sul mezzo in particolare Pierre-Louis Loubet (ma c’è stato spazio anche per Ole Christian Veiby, Oliver Solberg e Teemu Suninen). Adamo ha messo in chiaro sulle pagine di DirtFish: «Per adesso [ovvero per il prossimo ciclo di omologazione che durerà tre anni, salvo colpi di scena, ndr] escludo la possibilità di schierare i20 N Rally1 con i privati. Siamo un po’ indietro rispetto agli altri e devo concentrarmi per rendere le auto pronte e predisposte [per il 2022]».
“Difficile che ci sia un team cliente capace di gestire i costi delle Rally1”
Il team principal si riferisce al fatto che Hyundai ci ha messo un po’ rispetto alle concorrenti prima di dare il nulla osta al nuovo corso ibrido per le sue vetture impegnate nel WRC. All’opposto, M-Sport potrebbe invece moltiplicare la sua flotta di Ford Puma Rally1 grazie al noleggio ai privati, come dovrebbe avvenire nei primi due round del prossimo anno. Noleggio che non rientra nei piani di Adamo: «Queste auto mi costano molto di più degli attuali modelli, quindi non vedo un cliente in grado di pagare tutti questi soldi. Difficilmente intravedo qualcuno in grado di gestire queste auto». E sui piani diversi dai loro di M-Sport, l’ingegnere piemontese ha aggiunto: «La loro è un’organizzazione diversa da quella che ho io: Malcom Wilson [amministratore delegato di M-Sport, ndr] è sempre stato in grado di gestire le auto dei clienti WRC ed è un maestro in questo. Lo rispetto per essere stato in grado di farlo al 100%, ma parliamo di staff diversi. Per me è più difficile all’interno della mia organizzazione e non voglio compromettere nulla per realizzarlo. Penso di aver chiesto abbastanza alla mia gente negli ultimi due anni. Voglio concentrarmi al 100% su ciò che abbiamo in mano: l’obiettivo di Hyundai Motorsport nel WRC è vincere il titolo, non fare il pieno di team clienti». Non dimentichiamo che per l’era ibrida Hyundai Motorsport ha strappato proprio a M-Sport una professionalità come quella di Christian Loriaux, in qualità di nuovo consulente ingegneristico.
Primi test per Suninen sulla Hyundai i20 WRC
Ma prima di approdare al 2022 c’è ancora un ultimo appuntamento del WRC di quest’anno da mandare in archivio, ovvero l’ACI Rally Monza. Oltre a Thierry Neuville e Dani Sordo, in quella che sarà una delle ultime apparizioni della i20 Coupé WRC correrà anche Teemu Suninen, al posto di Ott Tanak (trattenuto nella sua Estonia da questioni personali). Ovviamente felice di questa opportunità dopo la prima avuta con la Hyundai (ma con la versione i20 N Rally2) al precedente Rally di Spagna, il pilota che ha salutato quest’anno M-Sport ha partecipato ai test della squadra in vista di Monza, dove ha potuto provare lo scorso venerdì per la prima volta la i20 WRC.
«Onestamente, sono rimasto sorpreso dalla velocità con cui sono entrato in sintonia con l’auto: mi è parsa abbastanza facile da guidare», ha commentato Suninen su DirtFish. «È stato bello trovarsi nella stessa giornata del test di Thierry, seguire quello che stava facendo lui con la i20». Il finlandese ha poi negato che si possa fare «un confronto con la Fiesta» che ha guidato in varie declinazioni nell’ultimo quinquennio con M-Sport: «Ho guidato la Ford per molti anni e la i20 solo per un giorno. […] Non c’è stato molto tempo per lavorare su tutti gli aspetti del set-up; per il differenziale centrale sono andato con le opzioni che avevano gli altri piloti, e la cosa mi è sembrata andare bene. Con solo un giorno di test, non possiamo mettere a punto le cose in maniera totale per me: so che devo adattarmi un po’ con la vettura, ma non vedo l’ora di farlo».
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport
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