WRC | Hyundai: “Non siamo al livello dei rivali su asfalto, ma in Croazia avremo dei miglioramenti”

La Hyundai i20 N Rally1 migliorata per l'asfalto?

Il vicedirettore di Hyundai Motorsport Moncet rivela qualcosa del lavoro fatto per migliorare la i20 N Rally1 su asfalto, alla vigilia del Rally di Croazia
WRC | Hyundai: “Non siamo al livello dei rivali su asfalto, ma in Croazia avremo dei miglioramenti”

In generale ed in linea di massima, Hyundai Motorsport ha qualche problema con gli eventi rally su asfalto. Escludendo alcuni casi vincenti, come il Tour De Corse 2019 o l’ Ypres Rally del 2021, entrambi conquistati da Thierry Neuville su i20 Coupé WRC, le vetture del massimo livello rallistico della casa coreana soffrono un po’ il cemento, soprattutto negli ultimi anni e in comparazione con i passi avanti dei rivali.

La prossima settimana si terrà il terzo appuntamento del WRC 2022, il Rally di Croazia che sarà la prima gara dell’anno propriamente su asfalto, nonostante l’apertura del Rallye di Monte Carlo si sia corsa sulla stessa superficie ma un po’ ghiacciata (e dove Hyundai Motorsport ha miseramente fatto flop, ottenendo al massimo un sudatissimo sesto posto finale da parte di Neuville). Ora sarà cemento al 100%, e vedremo per la prima volta le vetture ibride Rally1 alle prese con una condizione del genere.

Gli sviluppi della Hyundai i20 N Rally1 per l’asfalto

Reduce dal podio e dal sollievo dato dal Rally di Svezia, evento su neve, il team ha svolto negli scorsi giorni i test pre-evento, ma la sosta del campionato è servita anche a lavorare sulla i20 N Rally1, e migliorarla per l’asfalto. Julien Moncet, vicedirettore della squadra facente praticamente funzioni di team principal, tempo fa aveva sottolineato giustamente come lo sviluppo della vettura ibrida fosse partito in ritardo rispetto alla concorrenza; inoltre aveva rivelato che un miglioramento sostanziale si dovrebbe avere per il Rally di Portogallo di maggio. Ma ovviamente il cantiere della Rally1 è sempre aperto e in funzione, come ha spiegato lo stesso Moncet su DirtFish.

“I piloti noteranno dei miglioramenti al Rally di Croazia”

«Abbiamo lavorato principalmente sulla configurazione dello chassis: c’è ancora molto da fare su questo aspetto, soprattutto perché la Croazia è un evento su asfalto puro, quindi è un po’ diverso dagli altri. Anche noi stiamo lavorando nel cercare di adattare il più possibile le nostre mappe – mappe motore, mappe ibride – e alcune sono omologate. Ma devi comunque fare in modo che entrambe lavorino insieme e al meglio», ha affermato il francese. «Abbiamo fatto dei buoni progressi in termini di assetto e comportamento della vettura rispetto a quanto avevamo a Monte Carlo: penso quindi che tutti i piloti potrebbero notare dei miglioramenti. È sufficiente per raggiungere i rivali? Dobbiamo aspettare e vedere. Sono fiducioso ma sono conscio che siamo forse un po’ indietro riguardo l’asfalto». Che sia una osservazione suffragata dai fatti o semplicemente pre-tattica, lo sa solo Moncet e Hyundai Motorsport.

“La situazione di Tanak è più complicata rispetto a quella di Neuville”

E se sul cemento Neuville ha dimostrato di sapersela cavare al meglio, l’altro capitano Ott Tanak invece ha sempre faticato da quando nel 2020 è entrato in Hyundai da Toyota Gazoo Racing. La Croazia sarà un test importante per l’estone, che quest’anno è partito malissimo con un ritiro a Monte Carlo e un mesto 20esimo posto in Svezia, piegato da disavventure tecniche. Morale: il campione del mondo rally 2019 è parecchio indietro nell’attuale classifica, con già 41 lunghezze di distanza accumulate dal leader Kalle Rovanpera, a cui è invece più vicino il sempiterno Neuville. Moncet, sempre su DirtFish, ha affrontato anche questo discorso: «La situazione per Ott è un po’ più complicata rispetto a quella di Thierry, che invece è in una buona posizione se si guarda alla classifica attuale, e potrebbe recuperare ancora nelle prossime gare. Ott è in una situazione diversa, ma non bisogna dimenticare che avrà anche molti appuntamenti in cui potrà mostrare una buona prestazione, come ovviamente Estonia o la Finlandia. E mi aspetto che vada alla grande anche nei prossimi rally. Certo, la situazione non è come ci si aspettava, è decisamente brutta, ma lui è pienamente motivato, ha la velocità. Sta a noi dargli un’auto affidabile e ben performante e poi lui farà il resto. Mancano ancora 11 gare da disputare, ci sono molti punti da ottenere».

Tanak dovrà intanto dimostrare di avere finalmente il giusto feeling su asfalto, sebbene sarà la prima volta per lui – come per tutti, d’altronde – su una Rally1 in questo tipo di condizione. Poi, come ha detto Moncet, ci sarà una lunga parentesi di eventi su terra, e non è un caso che come riporta DirtFish l’estone abbia spinto per far aprire a Hyundai Motorsport una base permanente per i test in Finlandia, nella zona di Jämsä, dove si può sviluppare ulteriormente la i20 N Rally1 su sterrato. «La maggior parte delle gare del WRC 2022 sono su terra. Ovviamente vuoi sempre avere la vettura migliore, più efficiente sia su asfalto che su sterrato, ma se devi scendere a compromessi guardi più al lato della terra, per via del campionato stesso», ha concluso Moncet. «Questa non è una scusa o altro: siamo forse un po’ indietro su asfalto, ma stiamo facendo dei buoni progressi e penso che potremo mostrare un buon risultato in Croazia».

Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport

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