WRC | Budar: “Quando tutto sarà sistemato, Citroen tornerà a vincere”

Ostberg e Breen portano comunque a casa il risultato al Rally Italia

WRC - I due equipaggi Citroen riescono ad andare a zona punti nel Rally Italia Sardegna, pur tra mille difficoltà e pressioni, ma come conferma il team principal questa è una fase di transizione per il double chevron nel Mondiale Rally
WRC | Budar: “Quando tutto sarà sistemato, Citroen tornerà a vincere”

icchiere mezzo pieno per Citroen, che con il team Total Abu Dhabi WRT in WRC approdava al Rally Italia Sardegna dopo la bufera su Kris Meeke, messo alla porta assieme al navigatore Paul Nagle per eccesso di incidenti. La settima prova della stagione 2018 del WRC rappresentava la prima occasione per una line up decurtata per dare qualche segnale di riscatto: in effetti, non è stata una catastrofe ma neppure un trionfo. La partecipazione di Citroen al Rally Italia rientra in una zona grigia in cui poteva andare meglio ma poteva anche andare peggio, e Pierre Budar, team principal che riesce a mantenere una certa serenità olimpica (almeno da quello che lascia trasparire), preferisce concentrarsi sui lati positivi che in quelli negativi.

«Vista la situazione, non potevamo fare meglio di così», spiega con il senno di poi il dirigente. Il quinto posto di Mads Ostberg, che abbiamo intervistato alla vigilia della gara ad Alghero, e il sesto di Craig Breen hanno consentito di centrare la zona punti e dimostrare il fatto che le Citroen C3 WRC sono tutto sommato delle vetture affidabili, essendo arrivate entrambe sino alla fine. Nonostante abbia perso il duello con Hayden Paddon per la medaglia di legno, Ostberg in particolare ci riferì alla fine del weekend che sì, il team ha gestito la squadra al meglio, ma non si poteva spingere di più per via dei fattori esterni (troppi rischi tra maltempo e strade complicate) ed interni. Argomenta ulteriormente Budar: «Nel contesto attuale, abbiamo raggiunto i nostri nuovi obiettivi. Entrambe le vetture sono arrivate intatte al traguardo, portando a casa punti, e senza dare alcun problema in termini di affidabilità. Con la pioggia, le posizioni di partenza della prima giornata non ci hanno avvantaggiati, e venerdì abbiamo commesso diversi piccoli errori che ci hanno fatto perdere tempo, costringendoci a fare da apripista i due giorni successivi.[…]Il nostro obiettivo allora è diventato fare punti e raccogliere dati utili, in modo da tornare ancora più preparati il prossimo anno».
Come dice Budar, l’ordine di partenza con la classifica invertita ha generato qualche grattacapo alla Citroen: se non si termina nelle prime posizioni nella giornata di apertura, c’è il rischio di dover pulire le strade per gli altri avversari che seguono. Venerdì la situazione si è resa piuttosto complicata con l’inedita pioggia per questo periodo in Sardegna: Breen ed Ostberg, partiti dall’ottavo e decimo posto, si sono ritrovati con gli sterrati via via sempre più fangosi, ma nonostante ciò il norvegese ha dato prova di un feeling migliorato con la C3 WRC e nella Tula 1 si porta al secondo posto dietro Mikkelsen, ottenendo il quarto tempo nel secondo giro sul Monte Baranta. Tuttavia l’imprevisto attendeva villano dietro l’angolo e così Ostberg impatta contro una roccia nella quarta speciale e Breen va dritto nella PS 2 e 7, con il motore che dà forfait nella sesta: il venerdì così termina per i due con un quinto e settimo posto, frutto avvelenato anche di una non felicissima scelta di gomme nei due giri della Tergu-Osilo. Fu così che nel resto del Rally Italia, come ci ha raccontato Ostberg, gli equipaggi Citroen non hanno fatto nient’altro che difendere le posizioni, anche per via del ruolo non facile di apripista. Il quinto posto del norvegese, comunque, rappresenta il suo personal best con la C3 WRC, mentre Breen può considerare un buon piazzamento il suo al sesto posto, per via della inesperienza in questa gara rispetto ai rivali.

Chiedemmo conferma allo stesso Ostberg se questa fosse una fase di rilancio per la Citroen, e Budar lo conferma nella dichiarazioni post Rally: «Anche se tutti i componenti del team sono molto competitivi, e corrono per ottenere il miglior risultato possibile, sanno bene che stiamo vivendo una fase di ricostruzione. Stiamo cercando di creare nuove basi più solide per andare avanti pensando al 2019, ed è un processo che richiede un po’ di tempo. Nella fase di transizione che stiamo attraversando, restiamo uniti e concentrati sui rispettivi compiti. Sappiamo che la C3 WRC è una buona auto, competitiva su tutte le superfici. Stiamo cercando di migliorarla sempre di più. Quando tutto sarà sistemato, torneremo a vincere».

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