WEC – Spa: Audi trionfa in una gara ricca di incidenti e colpi di scena! Ferrari imprendibile in GTE PRO
E’ stata una gara incredibile la 6 ore di Spa-Francorchamps, secondo appuntamento del World Endurance Championship. Dopo una serie infinita di incidenti e problemi tecnici, l’Audi R18 #8 di Loic Duval, Lucas Di Grassi e Oliver Jarvis ha trionfato. Non è stata una gara facile però per i vincitori, che di sicuro non erano l’equipaggio più veloce in pista. Addirittura durante l’ultima Safety Car, la vettura è stata portata all’interno del box per delle riparazioni ma è riuscita a non perdere nemmeno un giro. Alla fine il divario con i primi inseguitori è stato addirittura di due passaggi. Un distacco enorme anche dovuto ai grossi problemi che hanno colpito la Porsche 919 Hybrid #2. I vincitori di Silverstone hanno perso il sistema ibrido dopo circa mezz’ora di gara ma, grazie ai problemi dei rivali sono riusciti ad arpionare un podio che consolida il primato in campionato.
Terzo e quarto posto, come a Silverstone, per le fantastiche Rebellion. Le due auto svizzere hanno accusato un divario di 4 e 5 giri, un buon distacco considerando i colossi con cui si scontrano, senza mai patire un problema. Nemmeno un errore di Dominik Krahiamer, che ha centrato alla Source la Manor leader di LMP2, ha privato la vettura #13 del podio. Quinto posto per l’Audi #7 che ha affrontato un calvario piuttosto che una gara. Dopo aver perso numeroso tempo ai box per problemi al fondo della vettura, nel finale Marcel Fassler, mentre stava recuperando sulla seconda Rebellion, ha commesso un errore chiudendo la Ligier di Felipe Albuquerque e venendo colpito dal pilota ufficiale Audi prestato al Team Morand. Sesto posto per la ByKolles, ancora molto lontana dalle Rebellion ma protagonista di un risultato incoraggiante.
Nella seconda ora invece è stata la Porsche 919 #1 a venire eliminata dalla contesa per la vittoria: ben due forature hanno colpito Timo Bernhard e Mark Webber nel giro di 30′, facendo retrocedere parecchio la vettura che scattava dalla pole, prima di essere portata nel box per lunghe riparazioni. Dopo aver dominato la parte centrale della corsa le due Toyota TS050 Hybrid sono state costrette alla resa. Le auto giapponesi avevano fatto sognare i propri fans con una gara esaltante ma problemi tecnici hanno portato al ritiro di entrambe le vetture.
Finale meraviglioso in LMP2: Nicolas Lapierre sulla Alpine Signatech condivisa con Gonzalo Menezes e Stephane Richelmi ha compiuto un sorpasso da standing ovation ai danni della Ligier di Pipo Derani. Il giovane brasiliano ha avuto un esitazione durnate un doppiaggio sulla Ford GT #67 a pochi minuti dalla fine ed è stato sverniciato all’esterno (assieme alla Ford) da Lapierre. Derani è stato comunque in grado di contenere l’Oreca del Team Manor di Roberto Mehri, fantastico ad attaccare Felipe Albuquerque a due minuti dal termine della corsa.
Ancora una volta in casa AF Corse le lacrime di gioia si sono mescolate a quelle di dolore: quando mancavano dodici minuti la Ferarri 488 #51 di James Calado e Giammaria Bruni ha ceduto il passo alla vettura gemella di Bird e Rigon, che seguivano a distanza ravvicinata, prima di essere portata all’interno del box. Nonostante un disperato tentativo dei ragazzi italiani di Amato Ferrari, la 488 non è più riuscita a tornare in pista. Dall’altro lato del box invece grande gioia per la vittoria di Sam Bird e Davide Rigon. Scattati dalla pole, i due ragazzi hanno seguito la vettura gemella per tutta la corsa a pochi secondi, prima di ricevere la vittoria su un piatto d’argento. Buon secondo posto per la Ford Gt, al primo podio nel WEC, mentre terza ha concluso l’Aston Martin di Stanaway-Rees-Adam. Non sono stati altrettanto fortunati i loro compagni di squadra, incappati in due spettacolari incidenti: Nicky Thiim, sulla vettura inglese #95 è stato spedito contro le gomme dalla Gibson #38 del team G-Drive ribaltandosi. Stefan Mucke invece, sulla Ford GT #66, appena uscito dai box dopo una lunga sosta ha forato una gomma proprio sull’Eau Rouge. L’impatto è stato tremendo e la bellissima Ford è andata in frantumi, ma il pilota tedesco ne è uscito illeso e, dopo alcuni controlli, è stato dimesso dal centro medico.
In GTE AM invece, il successo è andato all’Aston Martin #98 di Lamy-Dalla Lana-Lauda davanti alla Porsche di Patrick Long e alla Ferrari 458 di Perrodo, scivolato ai piedi del podio dal primo posto nell’ultima ora.
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