E’ tutto pronto per la 24h di Le Mans 2016. Nella giornata di test ufficiali sul circuito de La Sarthe Lucas Di Grassi, grazie al riferimento di 3’21″375 ha battuto le Porsche 919 Hybrid ufficiali che avevano monopolizzato la sessione del mattino. Di Grassi è stato anche l’unico pilota in grado di scendere sotto il muro dei 3’22”, mentre la vettura campione in carica di Webber/Hartley/Behrnard è rimasta staccata di quasi nove decimi. Terza e quarta posizione per le seconde Porsche e Audi, mentre le Toyota hanno segnato i propri tempi al mattino fermandosi sul 3’23”. E’ ovvio che dopo la débâcle di Spa-Francorchamps, tutti e tre i costruttori abbiano lavorato sull’affidabilità sacrificando la prestazione pura. Questo però non sminuisce il fantastico lavoro svolto da Rebellion che ha fatto segnare con entrambe le auto il tempo di 3’27” basso. Una prestazione davvero ottima, soprattutto alla luce dei tempi fatti segnare la passata stagione, quando le due R-One faticavano ad avvicinarsi al 3’30”. La squadra svizzera può davvero sognare in grande. Solo 3’33″025 il tempo fatto segnare dalla ByKolles, lontana dai rivali di classe LMP1-L e lontanissima dalle auto ufficiali. In ottima gara il team austriaco dovrà guardarsi dagli attacchi delle prime LMP2, solo 3″ più lente. Tristan Gommendy ha guidato il gruppone di 23 macchine sulla Oreca 05 Nissan del team Eurasia, rifilando sette decimi a Nicolas Lapierre sulla vettura gemella rinominata Alpine A460. Terzo posto per un’altra Oreca, quella del team Jota/G-Drive che vede accanto a Rene Rast e Roman Rusinov, Will Stevens. L’ex pilota di Formula 1 ha cambiato casacca proprio alla vigilia dei test, passando dal neonato Team Manor alla compagine campione in carica dopo che Nathanael Berthon ha annunciato la sua separazione dalla squadra. Il posto di Stevens sulla Oreca #44 sarà preso da Roberto Mehri, che per l’occasione affiancherà Tor Graves e Matthew Rao. La Ligier del team Shank di Pew/Vanthoor/Negri è stata la vettura migliore del costruttore francese, ma è andata a sbattere con il pilota brasiliano alla guida causando l’interruzione dei test verso le 17.30. Confronto serratissimo in GTE PRO. A spuntarla è stata la Corvette C7 di Magnussen/Garcia/R. Taylor in 3’55″122. Seconda e terza piazza per le Porsche “americane” che vedono al volante i due vincitori della 24h dell’anno scorso, Nick Tandy e Earl Bamber. Le auto tedesche sono state chiuse a sandwich tra le Corvette, visto che la seconda C7 di Gavin/Milner/J. Taylor è terza. Solo quinta la prima Ferrari 488 ufficiale, quella di Bruni/Calado/Pier Guidi, mentre i leader di campionato Rigon e Bird, affiancati per l’occasione da Andrea Bertolini, hanno chiuso al sesto posto. Fanalino di coda del gruppo la Porsche 991 del team Dempsey Proton, staccata però di meno di due secondi. Il confronto tra le 14 GTE PRO si preannuncia davvero infuocato. Pochi giorni prima del test, Paolo Ruberti è stato vittima di una bruttissimo incidente ad Hockenheim dove stava facendo una giornata di coaching. Il nostro alfiere sarà così costretto a saltare la mitica 24h. Al suo posto il team Larbre ha chiamato Nick Catsburg e Jean-Philippe Belloc per partecipare ai test ed essere valutati in vista della 24h. Il pilota olandese non si è di certo fatto intimorire ed ha stampato il miglior tempo di GTE AM in 3’57″999. Una prestazione davvero fantastica per Catsburg, per la prima volta al volante di una Corvette e di una GTE. Nick ha inoltre dimostrato di essere molto versatile visto che affronta il Blancpain Gt Series con la BMW M6 del team Rowe e il FIA WTCC con la Lada Vesta ufficiale. Completano il podio di categoria le due Ferrai 458 di AF Corse e Scuderia Corsa.
- On 23 Gennaio 2017, 09:55
Mattia Tremolada
WEC – Le Mans: Di Grassi batte le Porsche nei test ufficiali
Lascia un commento
Articoli Correlati
- F2 | Correa ritorna in pianta stabile con Van Amersfoort Racing nel 2023
Sono passati ben tre anni dal terribile incidente di Spa-Francorchamps dove, purtroppo, rimase vittima Anthoine…
-
IMSA | 24 Ore di Daytona, Gara: sorpresa Meyer Shank Racing con l’Acura
Non erano tra i favoriti per la vittoria, ma la 24 Ore di Daytona ha…
-
La comprovata (e plateale) inefficacia della W Series
Il titolo parla da sé: la W Series, la serie monomarca riservata solo ed esclusivamente…