Oltre alla prima vittoria stagionale nel Campionato Italiano Gran Turismo, Lamborghini ha molto altro da festeggiare in questo ultimo weekend: primo successo di sempre alla Road to Le Mans, quarto e quinto appuntamento della Le Mans Cup, con Andrea Caldarelli e Hiroshi Hamaguchi sulla Huracán GT3 Evo di Orange1 FFF Racing by ACM.
Caldarelli e Hamaguchi vincono le due manche di Le Mans
Il doppio round della Le Mans Cup, campionato vinto da Lamborghini nel 2017, si è disputato sul Circuit de la Sarthe alla vigilia della 24 Ore di Le Mans 2020. Caldarelli ha centrato la pole position della categoria GT3 nella prima sessione di qualifica del venerdì, grazie a un crono di 3’54”716, seguito dal secondo tempo di Hamaguchi nelle Q2. In Gara 1, l’equipaggio del team FFF Racing ha dominato dal primo all’ultimo giro: scattato perfettamente dalla pole, Hamaguchi ha consolidato il comando durante i primi minuti, lasciando la vettura a Caldarelli con un ampio margine sugli inseguitori. Impeccabile anche la prestazione del pilota ufficiale Lamborghini, che ha tagliato il traguardo con un vantaggio di 16 secondi sulla Ferrari n. 8, seconda sul podio.
Nella seconda manche, caratterizzata da asfalto bagnato e da un lungo periodo sotto regime di safety car, Hamaguchi è partito dalla seconda posizione aspettando il momento giusto per l’attacco. Nel giro successivo al rientro della safety ha conquistato la testa della gara grazie a un bel sorpasso alla prima chicane Mulsanne. Il giapponese ha consegnato al compagno la Huracán GT3 Evo n. 63 in prima posizione e Caldarelli ha mantenuto la leadership fino alla fine, resistendo alla pressione della Ferrari #74, staccata di un soffio al traguardo.
Le parole dei piloti al termine del weekend
Caldarelli ha detto «Hiroshi ha fatto un lavoro eccezionale in entrambe le gare, così come i ragazzi del team che ci hanno dato una macchina perfetta. Vincere a Le Mans è semplicemente fantastico». Hamaguchi ha aggiunto: «Sono molto contento di questo risultato: salire sul primo gradino del podio, per due volte, a Le Mans è una sensazione indescrivibile».
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