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WRC | Hyundai Motorsport chiude il Rally di Turchia con un nuovo podio. “Non male, ma non il risultato che volevamo”

Perdere un rally a pochi passi dalla fine e vedere in affanno uno dei propri piloti di punta a causa di un problema all’auto può essere alquanto frustrante, ma la spedizione in Turchia di Hyundai Motorsport alla fine ha limitato i danni e si conferma come team ancora in corsa e pimpante per i titoli 2020 del WRC, sia piloti che, soprattutto, costruttori.

L’occasione persa di Neuville in Turchia

La squadra con base ad Alzenau infatti mette a segno un nuovo podio, il quinto di fila di quest’anno su cinque round disputati ed il secondo doppio consecutivo dopo l’exploit al precedente Rally Estonia. Nel terzultimo appuntamento del Mondiale sugli esigenti ed infernali sterrati turchi (più lenti, rocciosi ed insidiosi di quelli baltici) Hyundai è stata ad un passo dalla vittoria con Thierry Neuville, già messosi in luce nello shakedown e poi leader dopo la giornata di sabato, seguito dal rientrante Sébastien Loeb con 33,2 secondi di ritardo. Purtroppo per il belga però, il Rally di Turchia non ammette tregua né domini facili, ed infatti già dalla prima PS di domenica – l’implacabile Çetibeli da 38,15 km – la sua leadership è andata a farsi benedire per via di una foratura, elemento caratteristico di questo appuntamento e di questa terra alla pari del lokum.

Perso il vantaggio a favore di chi poi vincerà, ovvero Elfyn Evans, Neuville comunque conclude secondo a 35 secondi di gap: in ogni caso, ha voltato pagina dopo le sfortune del precedente Rally Estonia. «Ho la sensazione che avremmo potuto meritare di più questo fine settimana, ma è comunque una bella sensazione essere di nuovo sul podio. Purtroppo siamo stati tra gli equipaggi sfortunati nell’incappare in una foratura, che ci ha impedito di conquistare la vittoria», ha commentato il pilota che resta quinto in classifica a 65 punti, cinque in meno rispetto a Ott Tanak.

La sfortuna di Ott Tanak

Ed è proprio quest’ultimo ad aver avuto la peggio nel Rally di Turchia, per il secondo anno di fila (nel 2018 invece lo vinse): infatti l’estone si è dovuto ritirare nella giornata di sabato, all’altezza della PS3, per un problema allo sterzo della sua Hyundai i20 Coupé WRC. Rientrato in gara dai bassifondi della classifica domenica, Tanak si è consolato con il secondo miglior tempo nella Power Stage finale (Neuville invece ha ottenuto il primo posto) e quattro punti extra per fortificare un pochino la sua corsa al titolo. Al momento infatti il già campione WRC 2019 è terzo in classifica, a 27 punti di distanza dal nuovo leader Evans. «Dall’inizio del weekend è stato un evento molto impegnativo – ha spiegato Tanak -. Avevamo l’obiettivo di ottenere qualcosa nella Power Stage. Non ero davvero al massimo per andare a tutta, ma ho ottenuto quattro punti extra che è pur sempre molto meglio di niente».

Ritorno vincente per Loeb

C’è stato inoltre il citato ritorno di Loeb, probabilmente all’ultimo impegno rally di quest’anno (il suo futuro è ancora abbastanza incerto). Il nove volte campione del mondo non saliva sulla Hyundai i20 Coupé WRC dal Rallye di Monte Carlo dello scorso gennaio, oltre a non correre in Turchia dall’edizione 2010 che vinse: il rientro in questa gara però è andato decisamente bene, contando che non correva su sterrato con la i20 dal Rally di Catalunya del 2019, visto che già alla fine di venerdì Loeb si è piazzato come leader della corsa, per poi superare insidie, forature e pericoli e conquistare il secondo posto alle spalle di Neuville.

Il francese ha così commentato la sua gara ai microfoni di DirtFish: «Sicuramente è stato molto divertente […]. A volte è complicato in alcuni rally ma sembra che sulla terra abbia un buon feeling con la vettura e mi piace molto guidarla: è semplicemente incredibile quanto siano veloci ora queste World Rally Car, quindi mi diverto molto e mi diverto anche con l’auto. Penso che abbiamo fatto del nostro meglio, abbiamo disputato un buon rally, ero felice di essere al passo: questo è sempre l’interrogativo quando gareggio da qualche parte, soprattutto qui dove non conoscevo affatto il rally [rispetto all’ultima edizione del 2010 prima dello stop di otto anni, il Turchia è cambiato parecchio, ndr]. Quindi è stato complicato e le condizioni erano estreme», soprattutto domenica mattina, ha spiegato.

«Ho visto Rovanpera fermarsi, Ogier fermarsi, Lappi pure – ha proseguito Loeb -, tutti si sono fermati ed eravamo circondati dalla polvere, quindi mi sono detto “Ok, non correre rischi, resta sulla strada, prova a finire la tappa”… ed ecco una foratura, non so da dove. In quel momento è stato davvero deludente, ma alla fine gli altri hanno avuto i miei stessi problemi e siamo ancora in lotta fino alla fine, e finire sul podio è un ottimo risultato. Porto alcuni punti importanti alla squadra, quello era l’obiettivo ed è anche il mio obiettivo, quindi concludiamo bene questo rally e sono davvero felice e orgoglioso del risultato».

“Abbiamo avuto problemi di affidabilità”

Già perché la missione principale di Hyundai Motorsport è quella di bissare il titolo costruttori ottenuto lo scorso anno, e per il momento si trova ancora in piena corsa visto che in classifica è sì seconda, ma a nove punti di distanza da Toyota Gazoo Racing. «Non è stato il risultato che volevamo ottenere in Turchia – ha concluso il team principal AndreaAdamo -, anche se il secondo ed il terzo posto non sono male. Abbiamo avuto qualche problema di affidabilità che non doveva avvenire e che ha gettato un’ombra sul nostro risultato. Il mio team ha fatto tutto il possibile, e li ringrazio. Ora il nostro lavoro sarà quello di dare agli equipaggi una vettura migliore per il Rally Italia Sardegna».

Luca Santoro:
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