IndyCar | Allarme Coronavirus: “Non prevediamo interruzioni nel calendario”
La posizione della serie sull'emergenza
La IndyCar assicura: nessuna modifica al calendario per il Coronavirus
Non solo l’Europa – soprattutto l’Italia – è coinvolta, ma anche altri continenti come l’America del Nord stessa. Al momento, sono stati confermati tre casi in Florida dove avrà luogo il round d’apertura a St. Petersburg, ma la serie statunitense mette in chiaro fin da subito che non ci saranno modifiche o annullamenti al calendario. «Stiamo monitorando attivamente la situazione e stiamo lavorando a stretto contatto con i funzionari della sanità pubblica, per garantire la salute dei nostri spettatori, delle squadre e dei piloti», ha dichiarato la IndyCar in una nota diramata ieri. «Non prevediamo interruzioni del calendario della IndyCar, compresa la gara della prossima settimana a St. Petersburg e il mese di maggio all’Indianapolis Motor Speedway». Quindi, per il momento, non è a rischio nemmeno la 500 Miglia di Indianapolis, l’evento che richiama maggior attenzione – e anche investimenti e finanziamenti.
La situazione in alcuni degli Stati americani
Nessun caso confermato invece in Alabama, sede del secondo appuntamento al Barber Motorsports Park. La California – dove c’è il Gran Premio di Long Beach – è stata “duramente” colpita con 45 segnalazioni, mentre il Texas – con Austin – è fermo a 11. Difficile dire cosa potrebbe accadere con l’aumento dei casi ma staremo a vedere gli sviluppi delle prossime settimane.
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