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IMSA | Petit Le Mans, Gara: Meyer Shank Racing campione, Ferrari perde la vittoria

#60: Meyer Shank Racing W/Curb-Agajanian, Acura DPi, DPi: Oliver Jarvis, Tom Blomqvist, Helio Castroneves, podium

La Petit Le Mans ha regalato un finale scoppiettante all’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Meyer Shank Racing ha vinto la corsa con Tom Blomqvist, Oliver Jarvis ed Helio Castroneves, conquistando anche il titolo DPi. Trionfo anche per la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 di Risi Competizione in GTD Pro, privata successivamente della vittoria per un errore nei turni di guida.

Il resoconto della classe DPi

La corsa di Road Atlanta è stato principalmente un affare a quattro tra le Acura ARX-05 di MSR e di Wayne Taylor Racing e le Cadillac DPI-V.R di Chip Ganassi Racing. Al calar della notte, sono stati i due esemplari di CGR a prendere le redini, ma Earl Bamber e Renger van der Zande si sono scontrati alla prima curva, finendo entrambi nella ghiaia.

Questo ha permesso alle Acura di passare davanti, con Filipe Albuquerque primo e Blomqvist secondo. Una sosta rapida ha permesso al britannico di uscire davanti al portoghese, finché quest’ultimo non ha danneggiato una sospensione a causa di un contatto con la Mercedes-AMG GT3 Evo #57 di Winward Racing.

Da quel momento, MSR ha avuto vita facile e ha fatto in un sol boccone vittoria e titolo. Secondo posto per la Cadillac di Action Express Racing con Pipo Derani, Olivier Pla e Mike Conway, con la vettura gemella di Jimmie Johnson, Kamui Kobayashi e Mike Rockenfeller terza.

I vincitori delle classi LMP2 e LMP3

In LMP2, il titolo è andato nelle mani di John Farano con la Oreca 07 Gibson di Tower Motorsport. Lui, Louis Delétraz e Rui Andrade hanno siglato la vittoria della gara, battendo i rivali di DragonSpeed con Juan Manuel e Sebastian Montoya più Henrik Hedman, secondi sul traguardo con soli 0”949 di ritardo.

In LMP3, successo per la Ligier JS P320 Nissan di Andretti Autosport con Gabby Chaves, Josh Burdon e Jarett Andretti. Tuttavia, il campionato è stato vinto da Colin Braun e Jon Bennett con CORE Autosport, quinti sotto la bandiera a scacchi.

I vincitori delle classi GTD

Tra le auto Gran Turismo, è Gradient Racing a imporsi davanti a tutti, soprattutto alle iscritte alla classe GTD Pro. Infatti, l’Acura NSX GT3 Evo22 di Mario Farnbacher, Till Bechtolsheimer e Kyffin Simpson ha ottenuto la sua prima vittoria in GTD, battendo la McLaren 720S GT3 di Inception Racing di Jordan Pepper, Brendan Iribe (volato nel frattempo a Barcellona per il GT World Challenge Europe) e Sebastian Priaulx.

In tutto, sono cinque le GTD nelle prime cinque posizioni: infatti, dal terzo al quinto posto troviamo la BMW M4 GT3 di Turner Motorsport, la Porsche 911 GT3 R di Wright Motorsport e la BMW di Paul Miller Racing.

Incredibile colpo di scena per la Ferrari di Risi Competizione. Serra ha lanciato un coraggioso attaccato sulla Lexus RC F GT3 di Jack Hawksworth nel finale e, nonostante abbia finito dietro a cinque GTD, ha regalato il successo di classe a Risi a 25 anni dal primo trionfo nella gara endurance americana.

Purtroppo, Serra ha sforato le quattro ore di guida permesse in una finestra di sei ore totali e il team è stato retrocesso ultimo. Così primi sono risultati Hawksworth, Ben Barnicoat e Kyle Kirkwood con la Lexus di Vasser Sullivan, ma il titolo della Michelin Endurance Cup è andato comunque all’equipaggio della Rossa.

Il risultato finale della gara

Copyright foto: Michael L. Levitt / LAT Images

Luca Basso:
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