IGTC | La pole (e i rimpianti) di Ferrari alla 8 Ore di Indianapolis
Una vittoria mancata
Un inizio da urlo e un finale… poco soddisfacente per Ferrari alla 8 Ore di Indianapolis, valida per l’Intercontinental GT Challenge. Alessandro Pier Guidi, Nicklas Nielsen e Côme Ledogar colgono la pole position, ma terminano la gara solamente al quarto posto.
Il resoconto della gara delle Ferrari
La Ferrari 488 GT3 Evo 2020 #51 di Alessandro Pier Guidi, Nicklas Nielsen e Côme Ledogar ha completato la corsa al quarto posto dopo una deludente seconda metà di gara. I neo campioni dell’Endurance Cup del GT World Challenge Europe speravano di mettere a segno punti importanti per l’Intercontinental GT Challenge ma un contatto tra Nicklas Nielsen con una vettura GT4 provocava una penalità di 30 secondi. Da quel momento in avanti, alcune buone chiamate del muretto e alcune Safety Car hanno permesso alla vettura, comunque danneggiata, di chiudere al quarto posto. Il weekend della gemella #71 invece si è concluso in maniera anticipata dopo un violento contatto con un doppiato a poco più di un’ora dal termine della corsa. Il terzetto composto da Callum Ilott, Antonio Fuoco e Alessio Rovera era al comando e stava resistendo alla pressione portata dall’Audi di Saintéloc Racing, poi vincitrice della manifestazione.
Un equipaggio al via della classe Am
Unica iscritta nella classe, la 488 GT3 Evo 2020 di AF Corse è stata in grado di concludere la gara grazie anche ad una strategia mirata a minimizzare i rischi. Jean-Claude Saada e Conrad Grunewald si sono alternati all’interno dell’abitacolo della Ferrari #61 nelle prime tre ore. Da quel momento Mark Kvamme ha affiancato i due per diversi stint prima di lasciare a Grunewald il compito di tagliare il traguardo in sedicesima posizione assoluta. La vittoria di classe rappresenta il primo successo assoluto in una gara endurance per Saada e completa in maniera perfetta un’eccellente stagione nel GT World Challenge America.
Copyright foto: Ferrari
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