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GTWC Europe | 24 Ore di Spa, 20a Ora: Mercedes-AMG prima, lotta ancora aperta

DA SPA – Ancora apertissima la battaglia per la vittoria alla 24 Ore di Spa allo scoccare della 20a ora. Dopo una serie di Full Course Yellow e diverse scelte strategiche, è la Mercedes-AMG GT3 Evo #88 del Team AKKODIS ASP a guidare la corsa.

La classifica dopo la ventesima ora

Al momento di scrivere, le prime quattro posizioni sono occupate da due Mercedes-AMG e da due BMW: infatti, Jules Gounon è primo con oltre 26” di vantaggio sulle due M4 GT3 di ROWE Racing, con Augusto Farfus secondo sulla #98 e Max Hesse terzo sulla #50. Maro Engel insegue al quarto posto con l’esemplare #55 di GruppeM Racing.

Tuttavia, è da sottolineare l’importanza delle strategie. La Ferrari 488 GT3 Evo 2020 #71 di Iron Lynx (con Davide Rigon) e l’Aston Martin Vantage AMR GT3 #95 di Beechdean AMR (con Nicki Thiim) sono rientrate una decina di minuti prima del termine dell’ora, ma sembrano essere ampiamente in gioco per la vittoria.

Le due auto occupano l’ottavo e il nono posto, con davanti a loro la Ferrari #51 di Iron Lynx (con Miguel Molina al volante), la McLaren 720S GT3 #38 di Jota (con Rob Bell) e la Mercedes-AMG #2 di GetSpeed (con Maximilian Götz).

Scende in decima posizione la Porsche 911 GT3 R #47 di KCMG, anche lei sulla stessa strategia di tempo di Ferrari e Aston Martin che la precedono, mentre la Lamborghini Huracán GT3 Evo #6 di Orange1 K-PAX Racing ha un solo giro di ritardo e occupa l’11° posto.

Cos’è successo nel corso di queste ore

Cruciale è stata una lunga FCY – poi tramutata in Safety Car – per un incidente della McLaren #188 di Garage 59, con Miguel Ramos spedito a muro dalla Mercedes-AMG di SKY – Tempesta Racing prima di Blanchimont. Il guard-rail dove ha sbattuto l’auto è stato pesantemente danneggiato, con le operazioni durante quasi un’ora.

Sempre l’auto di Tempesta ha spedito successivamente in testacoda la Mercedes #88 alla Bus Stop, nel tentativo di rientrare ai box.

La classifica dopo la ventesima ora

Copyright foto: SRO / Patrick Hecq Photography

Luca Basso:
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