Come accaduto dopo il primo e-pirx della stagione a Ryad, anche in Marocco le vetture di Formula E sono tornate in pista nella giornata successiva alla corsa vera e propria. Per l’occasione le squadre hanno potuto schierare due piloti Rookie (ovvero coloro che non hanno mai disputato un e-prix) ciascuna.
Muller e Audi in testa
Nico Muller, che è sì un Rookie, ma ha già moltissimi chilometri all’attivo con l’Audi di Formula E, ha svettato, ottenendo il miglior tempo in entrambe le sessioni. Il pilota svizzero ha eseguito simulazioni di qualifica e di gara, lavorando sul recupero di energia, individuato come il problema principale delle Audi nelle prime gare di campionato. Il compagno di colori Jamie Green, da tempo lontano dalle monoposto, ha causato una bandiera rossa nel turno pomeridiano.
Ottimi riscontri in casa DS Techeetah
Continuano a mostrare un ottimo passo le DS Techeetah: nonostante la poca fortuna nei primi due e-prix, le vetture sviluppate a Satory viaggiano costantemente nelle prime posizioni. Nel turno del mattino Tatiana Calderon si è issata in seconda posizione a meno di un decimo dal leader Muller, mentre nel pomeriggio è stato il turno di James Rossiter. Il pilota inglese si è alternato sulle due monoposto, lasciando ai box la pilotessa colombiana dopo la pausa pranzo.
Bene i piloti italiani
Antonio Fuoco si è concentrato sulla simulazione gara nel primo turno, percorrendo diversi long run. Nel pomeriggio però il pilota calabrese ha potuto sfruttare a pieno la potenza della propria GEOX Dragon, facendo segnare un ottimo terzo tempo. La seconda monoposto americana è rimasta ferma ai box, perché Felipe Nasr ha avuto problemi contrattuali che non gli hanno permesso di scendere in pista.
Buona prestazione anche da parte di Raffaele Marciello, alla prima presa di contatto con la Formula E del team HWA Racelab. Pilota di riferimento dei programmi GT di Mercedes, Lello ha ottenuto l’ottavo tempo di giornata, impressionando per la velocità di adattamento alla nuova monoposto. Il più esperto Juncadella, test driver del team, è risultato solo diciassettesimo.
Stupiscono le Venturi
In top five anche Nick De Vries e Jan Mardenborough. Se il pilota olandese di Formula 2 aveva già disputato i Rookie Test del 2018, per l’inglese di Nissan e.dams è stata la prima presa di contatto con una monoposto elettrica. Bruno Spengler, settimo, ha confermato l’alto potenziale delle BMW del team Andretti, mentre hanno stupito le Venturi di Arthur Leclerc e Norman Nato. Dopo aver faticato terribilmente nella giornata di sabato, le monoposto del team monegasco hanno trovato la strada per la top ten grazie ai due giovani esordienti. Dodicesimo Sergey Sirotkin, al debutto sulla monoposto Mahindra M5Electro, che il giorno prima ha colto un’inaspettato successo con Jerome D’Ambrosio.
NIO e Jaguar in difficoltà
Dopo aver ottenuto un buon quarto tempo nella prima sessione, Pietro Fittipaldi non ha migliorato il proprio riferimento, scivolando nella seconda metà della classifica. Anche l’altra Jaguar di Harry Tincknell ha chiuso attardata. Continua il periodo nero della NIO, che ha occupato due delle ultime tre posizioni, nel mezzo Benoit Treluyer su Envision Virgin Racing, con Jake Hughes e Jamie Chadwick, diciottenne ragazza inglese proveniente dal British F3 che nonostante avesse già saggiato la vettura in Arabia Saudita è risultata più lenta del compagno Hughes, chiamato all’ultimo momento per debuttare nel mondo dell’elettrico.