F2 | Ticktum contro le lunghe pause del calendario: “Dovremmo rimanere in Europa”
Il parere del britannico
Non nasconde il proprio disappunto Dan Ticktum nei confronti del calendario della Formula 2. L’attuale pilota di Carlin e development driver della Williams in Formula 1 ritiene “molto noiose” le lunghe pause tra i vari appuntamenti, proponendo piuttosto un campionato concentrato in Europa.
Ticktum vuole un calendario più contenuto nei tempi
Gli organizzatori della Formula 2 e della Formula 3 hanno deciso per il 2021 di dividere i weekend di gara delle due categorie, come parte di una strategia per allentare i costi dei team che partecipano ad entrambi i campionati. Questa scelta ha creato dei lunghi periodi di stop tra un weekend e l’altro, tant’è che il primo round in Bahrain e il secondo di Monaco erano spezzati da un intervallo di otto settimane. Tuttavia, la pausa record è tra il sesto round di Sochi (24-26 settembre) e il settimo dell’Arabia Saudita (3-5 dicembre) di ben 10 settimane. Ticktum crede che in futuro bisognerebbe concentrarsi in Europa per ridurre queste pause e per ridurre le trasferte lontane. «È molto noioso, i divari sono troppo grandi. Penso che avere più gare in un fine settimana sia fantastico, ma penso che questa sia principalmente una cosa che consente di risparmiare sui costi» ha detto Ticktum a Motorsport.com. «Secondo me non dovremmo andare ad Abu Dhabi, Jeddah e Bahrain, forse dovremmo semplicemente rimanere in Europa e fare più round in modo da non dover spendere tanti soldi per volare in cambio di più gare».
Ticktum sottolinea: «Voglio dire che le pause di otto settimane come pilota da corsa sono terribili – mi sento come uno streamer a tempo pieno e un pilota da corsa part-time al momento, ad essere onesto. Non ci darà tempo per prepararci [la proposta, ndr] ma bastano solo un paio di giorni in fabbrica dopo un weekend di gara anche se questo è andato male».
I pareri degli altri piloti
Ticktum non è l’unica voce di questo problema: diversi piloti si sono lamentati, tra cui Oscar Piastri. «Penso che sia i format che i calendari abbiano i loro pro e contro. Dopo otto settimane tra i due round penso di preferire il calendario dell’anno scorso a questo punto» ha dichiarato l’australiano a Motorsport.com. Più pragmatico Robert Shwartzman: «Anche se il calendario è troppo lungo dobbiamo adattarci, è quello che è. Ho sperimentato che, a volte, una lunga pausa ti aiuta per prepararti meglio, allontanare i cattivi pensieri e resettare la mente».
Copyright foto: Formula Motorsport Limited
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