Extreme E | Dopo la Sardegna, dove si concluderà il campionato 2021?
Le ipotesi al vaglio
L’Extreme E si avvia verso gli ultimi due appuntamenti della sua prima stagione, dopo aver archiviato lo scorso fine settimana il round dell’Arctic X Prix in Groenlandia. La serie basata sugli eSuv elettrici ed improntata alla sensibilizzazione sui cambiamenti climatici e sulle potenziali soluzioni per un mondo più ecosostenibile, a partire dal motorsport, farà tappa nel Sulcis Iglesiente (questa la zona precisa, stando a quanto trapela) per l’Island X Prix in Sardegna, il prossimo 23-24 ottobre. Ma resta per ora il mistero sull’ultima prova del 2021.
L’Italia, come sappiamo, è subentrata in corsa dopo la cancellazione degli ultimi due round in America Latina, rispettivamente in Brasile e in Argentina, saltati principalmente a causa della pandemia. Sistemato uno spazio nel calendario, manca ancora la decisione su dove ambientare l’ultima gara dell’Extreme E, presumibilmente a dicembre. Il fondatore ed amministratore delegato della serie Alejandro Agag, durante l’evento in Groenlandia e stando a quanto riporta DirtFish, avrebbe svelato un lotto di potenziali destinazioni per l’ultimo round.
I candidati per l’ultimo round dell’Extreme E 2021
«Sto pensando a una location in Marocco, che è ancora in zona gialla ma potrebbe diventare rossa», riferendosi alle limitazioni di viaggi e spostamenti da e per il Regno Unito. Il già deus ex machina della Formula E ha però parlato anche dell’Egitto, di Israele «perché è davvero una località interessante», oltre a pensare «a qualche zona in Grecia», ed in questo caso il focus sarà incentrato sugli incendi che in questo periodo hanno colpito il territorio ellenico, che si appresta ad ospitare la prossima settimana il ritorno dell’Acropolis Rally nel WRC.
Ipotesi e conferme sulle gare 2022
In pratica, abbiamo quattro potenziali candidati – Marocco, Egitto, Israele e Grecia – come ultima gara dell’Extreme E 2021. Il tutto in zona Mar Mediterraneo, proseguendo sul solco della Sardegna ed evitando spostamenti a lunghissimo raggio. Per quanto riguarda il prossimo anno, Agag ha precisato che più che ad un calendario completo, si penserà «gara per gara»: sicuramente tornerà l’Arabia Saudita (cash is king, direbbe sir Lewis Hamilton), ma «con meno polvere e più dune» (viste anche le lamentele dei piloti in occasione del Desert X Prix che inaugurò la serie ad aprile); sarà nuovamente della partita la Groenlandia, che ha accolto per la prima volta nella sua storia un evento motorsportivo come appunto l’XE, e gli appuntamenti dovrebbe essere cinque in tutto, come quest’anno, tenendo aperta una opzione particolare «per una gara europea», anche per venire incontro alle esigenze logistiche dei partner continentali della serie. Per il resto, la situazione del calendario dovrebbe essere bilanciata tra conferme e novità , ha quindi concluso Agag.
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