Extreme E | Taylor e Kristoffersson del team di Rosberg vincono il Desert X Prix

Il team di Hamilton insegue in classifica

Il resoconto completo della giornata decisiva del Desert X Prix, primo round dell'Extreme E: la cronaca delle semifinali e della finalissima
Extreme E | Taylor e Kristoffersson del team di Rosberg vincono il Desert X Prix

L’ideale duello a distanza tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton nell’Extreme E, dove entrambi sono proprietari di team, si conclude con la vittoria del campione del mondo 2016 di F1, con i suoi piloti del Rosberg X Racing che vincono il Desert X Prix in Arabia Saudita, primo appuntamento della serie degli e-Suv elettrici all’insegna della sostenibilità ambientale.

Molly Taylor e Johan Kristoffersson conquistano la finale di oggi sul tracciato sabbioso e ricco di insidie, tra rampe con pendenze notevoli e soprattutto polveroni che hanno reso impossibile in molti frangenti la visibilità, motivo per cui mai come in questo primo dei cinque appuntamenti del XE 2021 la partenza era fondamentale per concedersi il vantaggio competitivo. Ma andiamo per gradi con la cronaca di oggi, che prevedeva due semifinali, una shootout per decidere le posizioni in coda e, appunto, la finale.

Desert X Prix, la prima semifinale

Il team RXR domina la prima semifinale, dove hanno avuto accesso i migliori tre scaturiti dalle estenuanti sessioni di qualifica di ieri (disputate individualmente e non in sfide uno contro uno, per evitare il rischio nubi di polvere: oggi è stato invece ripristinato il format originario della battaglia fianco a fianco). In gara quindi anche il Team X44 di Lewis Hamilton, con Sébastien Loeb e Cristina Gutierrez, e l’Acciona Sainz, con Carlos Sainz e Laia Sanz, che però hanno mangiato la polvere – letteralmente – rispetto a Kristoffersson (in questo fine settimana a compiere la prima metà di ogni gara sono stati quasi sempre gli uomini). Al cambio pilota il tre volte campione WRX poteva già vantare una dozzina di secondi su Loeb e mezzo minuto su Sainz, con la Taylor che ha completato l’opera vincendo semifinale 1 (con 28,91 secondi di vantaggio) sulla Gutierrez. Quindi, ça va sans dire, Acciona Sainz si è ritrovata fuori dall’accesso alla finale, dove se la sarebbero giocata i migliori tre.

Desert X Prix, la seconda semifinale o Crazy Race

Il terzo equipaggio è scaturito dalla semifinale 2, chiamata Crazy Race, e che metteva in palio solo un posto per la finale. A competere Andretti United, con Catie Munnings e Timmy Hansen, Hispano Suiza con Oliver Bennett e Christine Giampaoli Zonca e il team di Jenson Button, ovvero JBXE, con l’iridato di F1 e Mikaela Åhlin-Kottulinsky. Gran bella partenza di Hansen, che stacca Bennett e soprattutto Button: una situazione che si ripropone al cambio pilota, nonostante la Giampaoli Zonca provi la rimonta. Ma la Munnings mantiene la leadership e completa il lavoro, garantendo ad Andretti l’accesso alla finale, mentre Hispano Suiza si ferma al quarto posto e JBXE al quinto del Desert X Prix.

Lo shootout del Desert X Prix

I piazzamenti dal settimo al nono sono decisi invece dalla manche di shootout, relegata ai team più sfortunati in questo round inaugurale dell’Extreme E, ovvero Chip Ganassi Racing ed ABT Cupra (entrambi alle prese con incidenti e problemi tecnici tanto da non riuscire a partecipare alla Q2 di ieri), mentre Veloce Racing si è ritirata ieri dopo il ribaltamento di Stéphane Sarrazin, posizionandosi quindi nona. Shootout che in realtà è durato come un riccio che attraversa l’autostrada per via di quello che è successo dopo il cambio pilota, con Mattias Ekström che ha lasciato il sedile della Cupra a Claudia Hürtgen e Sara Price a Kyle LeDuc sul fronte Chip Ganassi: quest’ultimo paga sia il polverone che gli ha impedito una visibilità ottimale che un uno sbalzo, facendogli perdere il controllo della vettura che è andata così a sbattere contro quella della pilota tedesca. Bandiera rossa e fine della corsa per entrambi, con ABT Cupra che ottiene comunque il settimo posto, seguito da Ganassi Racing.

La finale e la vittoria di Rosberg X Racing

Arriviamo quindi alla finalissima tra Rosberg X Racing, Team X44 ed Andretti, quest’ultimo scattato dalla pole in virtù dei voti arrivati piloti eliminati con il Gridplay (altra bella intuizione delle menti dietro l’Extreme E). Gran bella partenza per Hansen, seguito da Kristoffersson e Loeb in quest’ordine. Ma proprio lo svedese, all’altezza della prima curva, mette a segno il ribaltone e si piazza in testa, mentre il pluricampione WRC ha perso progressivamente terreno a causa di problemi di servosterzo. Al cambio pilota Kristoffersson chiude con una trentina di secondi su Hansen, e queste posizioni sono rimaste con i subentri delle altre pilote, sebbene la Munnings abbia provato ad insidiare il primato della Taylor. Ma quest’ultima non ha mollato e ha chiuso infliggendo un ritardo di 23,73 secondi ai rivali di Andretti e un minuto e mezzo a X44.

La classifica aggiornata dell’Extreme E 2021

Quindi, il team di Rosberg con Kristoffersson e Taylor vince il primo appuntamento in assoluto dell’Extreme E: considerando i vari punteggi in palio nel fine settimana, ottengono perciò la leadership del campionato con 35 punti, seguiti da X44 a quota 30 ed Andretti fermi a 28. Quarto posto per Acciona Sainz con 26 punti, quinti Hispano Suiza, indietro di sei lunghezze rispetto a Sainz e Sanz, sesto il JBXE del deluso Button a quota 17. Infine, settimo ABT Cupra a 13 punti, una sola lunghezza in più rispetto a Chip Ganassi Racing, mentre Veloce Racing langue ultima, con soli 8 punti.

È stato un primo positivo debutto per l’Extreme E, format che magari va limato, facendo fronte a qualche problema di affidabilità delle vetture (inevitabile quando si parla di tecnologie al loro esordio) ma che ha dimostrato di essere valido, sia per lo spettacolo offerto che per il messaggio ambientalista portato (che diciamocelo, magari un po’ di ruffianeria c’è, ma il problema è serio). E soprattutto, finalmente una serie dove uomini e donne sono sullo stesso livello, al di là dei campionati studiati esclusivamente per il mondo femminile, come se parlassimo di una categoria che va confinata in una riserva indiana senza potersi confrontare alla pari con i colleghi maschi. L’inizio è quindi confortante e degno di promozione, perciò sarà interessante vedere come evolverà questa breve stagione dell’Extreme E (sperando non diventi soltanto un derby tra Rosberg ed Hamilton), il cui prossimo appuntamento sarà l’Ocean X Prix di Lac Rose, in Senegal, il prossimo 29-30 maggio.

Crediti Immagine di Copertina: Extreme E

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