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ERC | Rally Ungheria 2019: i protagonisti attesi e la lotta a tre per il titolo europeo

Siamo giunti alla resa dei conti nel Campionato Europeo Rally targato FIA, che nel prossimo weekend coronerà il campione 2019 al Rally di Ungheria, novità di questa stagione.

Dopo i titoli assegnati nell’ERC2 (andato a Juan Carlos Alonso), ERC3 (Efrén Llarena) ed anche nelle competizioni riservate agli Under dell’ERC1 ed ERC3 Junior Championship in occasione del Barum Czech Rally Zlín dello scorso agosto, al FIA ERC 2019 manca giusto laureare la campionessa femminile nell’ERC Ladies’ Trophy, il team vincitore e soprattutto il campione europeo assoluto. Partiamo da qui e dai tre piloti in corsa per il titolo continentale, i quali si giocheranno la loro ultima chance stagionale al Rally di Ungheria.

Rally Ungheria 2019: i tre piloti in lotta per il titolo ERC

L’attuale podio dell’ERC vede al primo posto Chris Ingram con 135 punti, seguito da Łukasz Habaj a quota 116 ed infine il campione europeo uscente Alexey Lukyanuk, terzo con 107 punti. Il leader britannico sbarca in Ungheria con un buon vantaggio sugli avversari, fortificato nel morale per essere riuscito nell’impresa di terminare la sua stagione, a forte rischio dopo il Barum Czech per un problema di fondi, poi risolto anche grazie al provvidenziale intervento della madre che ha lanciato l’allarme sul budget del figlio e promosso una raccolta su internet per sostenere la partecipazione dello stesso nelle ultime gare stagionali.

Ingram tuttavia deve fare i conti con le pieghe di un regolamento che impone dei punteggi da scartare, molto più alti se non si vince almeno una competizione dell’ERC, ed è il caso proprio del venticinquenne. Sostanzialmente, nel 2019 il britannico non ha conquistato il primo posto in nessuna gara della serie, a parte la vittoria nella categoria dell’ERC1 Junior al Rally delle Azzorre. Perso proprio il titolo negli Under 28 dopo una battaglia sul filo dei secondi con il trionfatore Filip Mareš, il portacolori di Toksport WRT a bordo della Skoda Fabia R5 e navigato da Ross Whittock punta ora alla posta in palio più alta. Un eventuale successo assoluto porterebbe il titolo europeo in patria dopo l’ultima affermazione di un britannico nell’ERC, ovvero Vic Elford nel lontano 1967.

Parlavamo però dei punti da scartare: Ingram, i cui migliori risultati quest’anno sono stati due secondi posti al Rally delle Isole Canarie e al precedente Rally di Cipro, ne avrà 12 da depennare dalla sua classifica finale: motivo per cui l’obiettivo minimo è vincere in Ungheria, dove saranno in palio 39 punti, per mettersi al riparo da ribaltoni ad opera dei suoi due avversari. Habaj infatti dovrà scartarne solo 3, avendo vinto nelle Azzorre, mentre Lukyanuk, primo quest’anno in Polonia, 4.

Ingram tiene molto al titolo, «l’obiettivo di una vita» come l’ha definito in una intervista pubblicata sul sito dell’ERC. Non si tratta di una esagerazione retorica, visto il rischio corso di non poter concludere la stagione a sole due gare dalla fine e con la vetta dell’ERC da difendere, ma in ballo non c’è solo l’orgoglio: il titolo continentale contribuirebbe a dare un bello slancio alla carriera del giovane britannico, che aspira di salire di livello ed approdare al Mondiale WRC.

Contro di lui però due avversari agguerriti: Habaj ha avuto una partenza al fulmicotone quest’anno per poi perdersi un po’ per strada, ma in ogni caso il polacco di Sports Racing Technologies si è distinto per la sua costanza, se si escludono i due incidenti di percorso al Rally di Roma Capitale, dove è finito fuori dalla top ten, e al Barum Czech, chiuso anzitempo dopo aver danneggiato la roll bar della sua Skoda Fabia R5. A sollevargli il morale la vittoria nella gara test del Rally Vsetín in Repubblica Ceca, utile a fargli riprendere la mano con il fondo asfaltato in vista dell’Ungheria.

Poi c’è Lukyanuk, che a differenza di Habaj ha avuto una partenza stagionale da dimenticare per poi riprendersi dal terzo round, ovvero il Rally Liepāja. Da lì il russo di Saintéloc Junior Team ha risalito la china, con la già citata vittoria in Polonia, ma non sono comunque mancati altri momenti difficili come in Repubblica Ceca e al recente appuntamento a Cipro, gravato da un ritiro. A bordo della Citroen C3 R5 il russo proverà anche a difendere la leadership di Saintéloc nella classifica dei team, insidiata da Toksport WRT e da ACCR Czech Rally Team.

Rally Ungheria 2019: gli altri titoli in palio e il resto della start list

Al Rally di Ungheria si deciderà inoltre la lotta per l’ERC Ladies’ Trophy, contesa al momento tra la già campionessa nella categoria femminile all’interno del British Rally Championship 2017, Nabila Tejpar, ed Ekaterina Stratieva, quest’ultima compagna di scuderia di Lukyanuk e già trionfatrice continentale 2014-2015 nella classifica delle donne. Ultimo atto anche per l’Abarth Rally Cup, incerta sino all’ultimo visto che solo 8 punti dividono il leader Andrea Nucita da Dariusz Poloński: per entrambi si tratterà inoltre del debutto nella gara ungherese.

Il resto della start list vede piloti ai margini della lotta per il titolo ma comunque intenzionati a non ricoprire certo il ruolo da spettatori: attuale quarto della classifica, Filip Mareš si ripresenta nella competizione continentale di quest’anno in virtù premio per la vittoria nell’ERC1 Junior Championship, grazie anche all’assegno ottenuto per gestire al meglio il resto del suo campionato. Al suo fianco avrà come navigatore Jan Hloušek, già al fianco di Jan Kopecký al Rally del Galles e di Catalunya nel WRC 2019. Al via anche il secondo classificato al Rally di Ungheria 2018 (o, come si chiamava ancora lo scorso anno, Nyíregyháza Rally, dal nome della località omonima da dove si sviluppa l’evento), Frigyes Turán ed anche il terzo, vale a dire Ferenc Vincze Jr, reduce dal trionfo nel campionato nazionale magiaro.

Citiamo alla spicciolata altri iscritti nell’ultimo round dell’ERC, come gli inossidabili Norbert Herczig o il principe Albert von Thurn und Taxis, autore del suo miglior risultato stagionale nel precedente Rally di Cipro classificandosi settimo; e poi gli altri piloti di casa (sono tredici in tutto nella massima categoria dell’ERC) Tibor Érdi Jr, Mátyás Nagy, András Hadik, Róbert Bútor e János Puskádi, che torna nell’ERC dopo una assenza di tre anni. Infine saranno presenti anche Callum Devine, altro pilota che mancava dal campionato europeo dal 2016, Niki Mayr-Melnhof, Paulo Nobre, Erik Cais, Marijan Griebel, Orhan Avcioglu e l’italorumeno Simone Tempestini.

Qui il programma con gli orari del Rally di Ungheria 2019.



Luca Santoro:
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