ERC | Gryazin vince il Rally Ungheria, Mikkelsen campione europeo 2021

È il caso di dirlo, missione compiuta per Andreas Mikkelsen, in ogni fronte. Il norvegese dopo un anno quasi sabbatico e lontano da impegni a tempo pieno nelle corse rally è ripartito nel 2021 dal WRC2 e dall’ERC, in entrambi i casi con Toksport WRT e con la Skoda Fabia Rally2 Evo. L’obiettivo era di vincere tutto il possibile per presentarsi con un pesante biglietto da visita ai team ufficiali, ed ottenere così un posto di primo piano nel WRC 2022.

Mikkelsen controlla al Rally Ungheria e vince l’ERC 2021

Ora, quest’ultimo traguardo è ancora un po’ difficile da conquistare, ma intanto nel giro di poche settimane Mikkelsen ha prima vinto il WRC2, per poi oggi portarsi a casa anche il titolo europeo grazie al risultato raggiunto al Rally Ungheria, penultimo appuntamento del FIA ERC. La vittoria della gara è andata a Nikolay Gryazin (ci arriveremo), e al norvegese è bastato controllare un settimo posto finale, a due minuti e sette dalla vetta, per aggiudicarsi il titolo forte anche di una leadership in classifica che prima dell’Ungheria era di ben 71 punti sul diretto inseguitore Miko Marczyk.

Il successo è stato condiviso con Elliott Edmondson, già navigatore di Gus Greensmith e subentrato al fianco di Mikkelsen dall’Acropolis Rally valido per il WRC dello scorso settembre, regalando ottime prestazioni alla coppia e un punto fermo per il pilota dopo la separazione con lo storico Anders Jaeger alla fine del 2020. Inoltre per Toksport WRT questo è il ritorno al successo europeo dopo quello colto con Chris Ingram nel 2019; festeggia anche Skoda, già schierante in passato campioni europei come Jan Kopecký, lo stesso Ingram, Esapekka Lappi o Juho Hänninen.

“Non è stato facile vincere anche nell’ERC”

Mikkelsen, che nella stagione dell’ERC ha vinto al Rally delle Azzorre e al Rally Serras de Fafe e Felgueiras, più le piazze d’onore in Polonia e al Barum Czech Rally Zlín, ha commentato ai microfoni di ERC.com: «Chiaramente il mio obiettivo ad inizio stagione era di vincere il titolo, per cui sono molto contento. Sapevo che non sarebbe stato semplice, con tutti questi piloti forti, ma siamo andati bene, guidando come si deve e prendendo i punti necessari. Dopo il Mondiale è ovviamente il miglior titolo che uno può vincere, è uno dei risultati più belli della mia carriera. Non credo che nessuno sia riuscito a prendersi WRC2 ed ERC nello stesso anno, è stata molto dura, ma ho creduto nella Toksport WRT e in Škoda, che mi ha dato l’auto da battere. Toccava a me e al mio co-pilota fare il resto del lavoro e credo che ci siamo riusciti benissimo. È stata una stagione fantastica. Ho pensato prima della stagione che probabilmente sarebbe stato più difficile per me vincere i rally ERC che quelli WRC2 nel campionato del mondo. Ripensandoci, è stato così. I ragazzi nell’ERC vanno fortissimo e devi davvero spingere al limite se vuoi lottare per la vittoria. È stato difficile mantenere il loro passo. Il mio obiettivo principale in questa stagione – conclude il fresco campione mondiale ed europeo rally – era quello di vincere questi due campionati e poi provare a tornare stabile nel WRC. Non è facile ma penso che sia stato di grande aiuto e vediamo dove andremo a finire il prossimo anno». Mikkelsen inoltre è l’ultimo vincitore dell’era Eurosport Events come gestore dei diritti commerciali dell’ERC, che dal prossimo anno passeranno sotto le cure del WRC Promoter.

Rally Ungheria, vince Gryazin davanti ad Ostberg

Torniamo quindi al Rally Ungheria, vinto come detto da Gryazin e Konstantin Aleksandrov a bordo della Volkswagen Polo GTI R5, adornata di una livrea celebrativa molto originale. Anche il russo si è limitato a gestire il vantaggio acquisito con scioltezza già dalla giornata di ieri, partendo da un comodo distacco di quasi cinquanta secondi dal diretto inseguitore András Hadik, per poi chiudere con 37,2 secondi su Mads Ostberg, a sua volta in gara per la validità del campionato nazionale ungherese. Gryazin vince così al suo debutto in Ungheria, ottenendo il bis stagionale dopo l’affermazione al Rally Liepāja. «Alcuni hanno avuto problemi, mentre noi siamo riusciti a tenere sotto controllo il nostro passo», ha commentato il russo. «Ringrazio il team perché ha fatto un grandissimo lavoro, anche quando ho chiesto di effettuare delle modifiche mi hanno accontentato subito».

Ostberg ottiene il podio di rimonta, superando ancora una volta i ricorrenti problemi con la Citroen C3 Rally2 che lo hanno tormentato anche nel WRC2 (dove era in corsa anch’egli per il titolo) e le forature che anche in Ungheria non sono mancate. Terzo posto per Marczyk, come abbiamo visto inseguitore di Mikkelsen per la corona nell’ERC, mancata alla fine: il pilota di Orlen Team però si consola con il podio a 59 secondi dalla vetta, spodestando Hadik (quarto a 4,3 secondi dal polacco) proprio nell’ultima prova speciale, ed il titolo nazionale ungherese. 

Campedelli nella top ten, Mabellini campione europeo Clio Trophy 

Quinto posto per Efrén Llarena su Skoda Fabia Rally2 Evo, altro protagonista dell’ERC che cullava qualche speranza per il successo finale, e ottimo sesto posto per Simone Campedelli, in coppia con Tania Canton su un’altra Fabia Evo (per il team MRF) e al debutto in Ungheria. Settimo Mikkelsen, ottavo Erik Cais su Ford Fiesta R5 MkII, nono Yoann Bonato su C3 Rally2 e decimo Miklós Csomós su Fabia R5.

Nell’ERC2 nuova affermazione per Javier Pardo su Suzuki Swift Rally2 Kit. Il fresco campione Junior WRC Sami Pajari svetta invece con la Fiesta Rally2 nell’ERC3 ed ERC3 Junior, battendo il già rivale nel Mondiale Under Jon Armstrong. In Abarth Rally Cup nuovo successo, il quinto di questa stagione, per Dariusz Poloński, mentre al nostro Andrea Mabellini basta un terzo posto nella tappa del Clio Trophy by Toksport WRT per vincere l’edizione d’esordio del monomarca.

Crediti Immagine di Copertina: FIA ERC

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