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Endurance | Alla 24 Ore di Le Mans Porsche riporta in vita due storiche livree [FOTO]

Nel 2018 cade il 70esimo anniversario dalla fondazione di Porsche, di conseguenza la casa tedesca è impegnata a celebrare una storia partita nel 1948 con il primo modello, la 356, e che poi ha segnato l’immaginario legato alle vetture sportive. Tra le varie occasioni per festeggiare oltre mezzo secolo di attività non poteva mancare un palcoscenico molto caro a Porsche, ovvero la 24 Ore di Le Mans che scatterà il prossimo 16 e 17 giugno.

Seppure in questa superstagione 2018/2019 del WEC sia la prima senza più la casa di Stoccarda nella categoria regina, dalle quale si è sfilata per concentrarsi nella classe GTE e nei progetti elettrici (la Formula E sarà la prossima destinazione a partire dal 2019), tra Porsche e Le Mans il rapporto è molto stretto, anche al di là dei successi sportivi (la stessa iconica accensione a sinistra delle vetture tedesche deriva dalla tipica partenza della leggendaria endurance, in cui i piloti dovevano avere la destra libera per ingranare la marcia e con l’altra girare la chiave). Di conseguenza per la prossima Le Mans la Porsche schiererà nella GTE Pro le 911 RSR con due livree iconiche che hanno marchiato la storia del motorsport. In particola la #91 condotta dall’equipaggio formato da Richard Lietz, Gianmaria Bruni e Fred Makowiecki avrà sulla carrozzeria i colori storici di un partner che ha accompagnato nell’endurance e nei rally degli anni Ottanta la Porsche, Rothmans, produttore di tabacco inglese in un’epoca in cui le multinazionali del fumo facevano a gara per sponsorizzare i team impegnati nelle corse sportive, e che vestì la 956 e i successi modelli 962. Non furono pochi i successi di questo connubio, sin dalla conquista di tutti e tre i gradini del podio nella 24 Ore di Le Mans nel 1982 (vetture guidate, tra gli altri, da Jacky Ickx e Jochen Mass) ed altre tre vittorie nella LMP1 nel corso del decennio, oltre ai successi nei rally come la Parigi Dakar del 1984 ed 1986.
La vettura #92 guidata da Kevin Estre, Michael Christensen e Laurens Vanthoor, invece, presenterà un’altra livrea storica ma decisamente più eccentrica. Parliamo dell’omaggio alla Porsche 917/20 detta Pink Pig, e non era scelto a caso questo nomignolo, perché le linee aerodinamiche della vettura le conferivano un certo aspetto, come dire, maialesco. Chiamata anche la Big Berta o Cercatrice di Tartufi, questo vettura era una derivazione della linea 917 ma con linee meno aggraziate, da cui è scaturita l’autoironia della casa di Stoccarda che ha assecondato il layout dell’auto con una grafica (ideata dal designer Anatole Lapine) che vede disegnata sulla livrea i tagli da macelleria del maiale, letteralmente. Per la cronaca, la 917/20 fu anche la più veloce nella sessioni pregara di qualifica, ma nella gara e vera e propria finì invischiata in un incidente senza conseguenze gravi, se non il ritiro. Dal momento che dal maiale non si butta via niente la livrea rosa si potrà ammirare anche nel weekend del Porsche Carrera Cup Italia, come abbiamo accennato in precedenza.

«Nell’introdurre queste livree speciali, Porsche intende celebrare le sue partecipazioni nella 24 Ore più famosa al mondo» spiega il capo della divisione Motorsport della casa tedesca, Frank-Steffen Walliser. «Con questi tra i design più amati, desideriamo ringraziare i nostri fedeli tifosi che ci hanno supportato nel corso degli anni dentro e fuori le piste e sulle strade, ma in particolare a Le Mans, dove ogni anno riceviamo un caloroso supporto», conclude.

 

Crediti Immagine di Copertina: Ufficio Stampa Porsche Motorsport

Luca Santoro:
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