Decreto Riaperture, i rally sul territorio nazionale verso le porte aperte per il pubblico?

Spera il Rally Italia Sardegna

Con il nuovo Decreto Riaperture del Governo le gare nazionali rally potrebbero riaprire al pubblico da giugno, almeno nelle prove speciali
Decreto Riaperture, i rally sul territorio nazionale verso le porte aperte per il pubblico?

Con il Decreto Legge emanato dall’esecutivo Draghi e che entrerà in vigore dal 19 maggio l’Italia sembra potersi mettere alle spalle un periodo di chiusure e limitazioni, fermo restando che la fine di questo regime purgatoriale non sarà un liberi tutti nel vero senso del termine. Ma sicuramente si respira un’aria nuova, di vera e propria ripartenza, forse più marcata rispetto a quelle evanescenti che abbiamo vissuto in questo anno di pandemia tra un lockdown e una zona rossa/arancione.

La ripartenza dello sport

Dalla riduzione – sino alla cancellazione – del coprifuoco alla riapertura di molte attività e settori produttivi, il nostro Paese sta iniziando anche a raccogliere i frutti dell’accelerazione della campagna vaccinale impressa dal generale Figliuolo: insomma, si vede la luce in fondo al tunnel, e rispetto allo scorso anno non si tratta del tir che ci avrebbe nuovamente travolto in autunno. Per quanto riguarda lo sport, il Decreto Draghi di maggio riapre piscine all’aperto, palestre e impianti di sci tra fine mese ed inizio giugno, mentre per quanto riguarda la presenza di pubblico negli eventi sportivi potranno essere ammessi non più di 1.000 spettatori all’aperto dal primo giugno e non più di 500 al chiuso, ma in questo caso dal primo luglio, partendo sempre dal criterio del non superamento della soglia del 25% di capienza massima.

Verso le riaperture al pubblico negli eventi del motorsport nazionale?

E i rally? A porte chiuse sin dalla ripartenza di campionati e serie nel 2020 dopo il primo, durissimo lockdown (sia a livello nazionale che internazionale: fece eccezione il Rally Estonia del WRC a settembre, che comunque ammise un numero chiuso di spettatori), ora sembra che possa aprirsi uno spiraglio anche per queste competizioni, almeno nel nostro Paese. Il Decreto Draghi infatti prevede, pur con le limitazioni che abbiamo visto, la presenza del pubblico in tutti gli eventi sportivi, anche quelli non di interesse nazionale: questo sarà possibile dal primo giugno, quindi possiamo immaginare che ACI Sport possa recepire queste direttive per fissare un nuovo protocollo ed iniziare ad aprire agli spettatori negli appuntamenti a partire dal prossimo mese, e non solo rally ma anche pista. Attendiamo ovviamente comunicati da parte della Federazione, ma forse stiamo andando verso alla restituzione degli spazi agli appassionati nelle prove speciali e, forse, anche nella zona del parco assistenza, sempre evitando assembramenti e rispettando le disposizioni sanitarie (mascherine, distanziamento, igienizzazione delle mani). Ricordiamo che le gare ACI Sport sono considerate di rilevanza nazionale, cosa che ha permesso la disputa degli eventi anche nelle zone rosse: manca ora solo l’ultimo miglio del pubblico, un muro che dovrebbe essere destinato a cadere.

Il Rally Italia Sardegna e la questione delle porte aperte

Una postilla: il Rally Italia Sardegna, quinto round del WRC che si disputerà dal 3 al 6 giugno, è soggetto ai protocolli FIA e non ACI Sport, perciò al momento risulta a porte chiuse (ovviamente l’ultima parola spetta alle autorità nazionali in concerto con gli organizzatori). Ma se il precedente Rally del Portogallo, che si corre questo fine settimana, dovrebbe prevedere già delle riaperture al pubblico, possiamo ipotizzare che anche il RIS, che si svolge in una regione che diventerà zona bianca dal primo giugno, possa consentire delle deroghe a favore degli spettatori.

Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport

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