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Dakar | Ecco il dream team di Audi per l’edizione 2022: Ekstrom, Sainz e Peterhansel

Audi correrà nella Dakar 2022 debuttando con un veicolo che integra un motore termico e un powertrain elettrico, una prima volta in assoluto per il rally raid più famoso e leggendario al mondo. Un esordio del genere per un costruttore così di peso richiede una line-up di piloti e copiloti di livello altissimo, e difatti la formazione selezionata da Audi Sport per la Dakar del prossimo anno (di cui sappiamo già i primi dettagli) può vantare nomi di assoluto primo piano.

Ekstrom, Sainz e Peterhansel con Audi

Sono stati presentati oggi infatti gli equipaggi che vedremo in gara e che comporranno un autentico dream team, e per parafrasare le parole del responsabile motorsport del marchio tedesco nonché Managing Director of Audi Sport GmbH Julius Seebach, una definizione del genere non è affatto esagerata. Entrano in squadra infatti il due volte campione DTM con Audi nonché vincitore del Mondiale Rallycross FIA nel 2016 ed attuale pilota per ABT Cupra nell’Extreme E, ovvero Mattias Ekström, con al proprio fianco il campione Junior WRC 2018 e distintosi anche nell’ERC europeo Emil Bergkvist; il team inoltre potrà contare sul due volte campione WRC e tre volte conquistatore della Dakar (e pure lui attualmente impegnato nell’Extreme E con il proprio team Acciona Sainz) Carlos Sainz, con al proprio fianco l’imprenscindibile Lucas Cruz e, dulcis in fundo, nientemeno che Monsieur Dakar in persona, vale a dire il quattordici volte trionfatore del rally raid Stéphane Peterhansel, che avrà al suo fianco per il secondo anno di fila Edouard Boulanger, al suo debutto al fianco del campionissimo francese nell’edizione della Dakar – vincente – del 2021.

Q Motorsport al fianco di Audi per la Dakar 2022

Il progetto di Audi prende assume quindi una forma sempre più definita, con il supporto di Q Motorsport di Sven Quandt annunciato alla fine dello scorso anno, lo sviluppo della vettura che sta procedendo (e che vedremo in gara nella nuova categoria creata ad hoc, la T1-E dedicata ai veicoli alimentati con tecnologie sostenibili), in attesa di una probabile presentazione ufficiale a giugno, ed ora la line-up ufficiale. «Stéphane è il pilota di Dakar di maggior successo di tutti i tempi. Carlos è un pluripremiato campione della Dakar e del WRC. Con Mattias abbiamo già festeggiato molti successi Audi in passato, è uno dei piloti più versatili al mondo. Oltre a molta velocità, tutti daranno come contributo un’estrema quantità di competenza e motivazione al nostro team. Lo stesso vale per i loro navigatori, che giocano un ruolo sempre più importante nella Dakar», è il commento di Seebach a proposito del dream team Audi, che come evidenziano le parole del manager è tale anche in termini di copiloti, considerando l’enfasi sull’aspetto della navigazione che le Dakar hanno assunto negli ultimi due anni in Arabia Saudita.

Ekstrom: “Mi sento uno junior rispetto a Sainz e Peterhansel”

La cosa curiosa è che i tre piloti sono accumunati dall’esperienza precedente con Mini: gli ultimi successi di Peterhansel e Sainz infatti sono arrivati alla Dakar con i buggy John Cooper Works per il team X-Raid (lo spagnolo, in particolare, ha esordito con la vettura nell’edizione 2020, vincendola), mentre Ekstrom ha debuttato al Rally Andalusia di quest’anno anch’egli su un buggy Mini JCW, cogliendo un quinto posto finale. Inoltre, Sven Quandt supervisiona anche il programma di X-Raid Mini. Sempre con X-Raid il già campione DTM e Bergkvist hanno gareggiato alla Dakar di quest’anno, ma nella categoria dei Prototipi Leggeri. «La Dakar sarà sicuramente una delle avventure più emozionanti della mia carriera», ha commentato a proposito dell’edizione del prossimo anno Ekström. «Poter affrontare questo entusiasmante progetto insieme alla squadra, con la quale ho festeggiato i miei più grandi successi, è fantastico. Anche se quest’anno compirò 43 anni, mi sento uno junior rispetto a Carlos e Stéphane. In questo sport è necessaria molta esperienza in tutti i campi. Ho ancora molto da imparare, ma non vedo l’ora». Bergkvist ha aggiunto: «Vengo dalla stessa zona di Mattias. È sempre stato un idolo per me, tutti gli appassionati di motorsport in Svezia lo conoscono. Quando ho smesso di guidare, l’ho chiamato e gli ho chiesto se potevo lavorare per la sua squadra. Ora sono il suo copilota. È un onore per me poter lavorare con Mattias e far parte di questo grande progetto in Audi».

Quandt ha infine spiegato: «Alla Dakar, il lavoro di squadra e l’affidabilità sono fondamentali. Non puoi guidare costantemente al limite in una competizione del genere. La strategia giusta è fondamentale. Sono molto felice che avremo tre equipaggi rinomati e forti in competizione. Conosciamo molto bene le loro qualità».

 

Luca Santoro:
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