Dakar | Tappa 4, Auto: Stephane Peterhansel è tornato, altra giornata no per Alonso
Peterhansel vince Tappa 4
Se la Tappa 4 della Dakar 2020 nelle moto è stata all’insegna dell’incertezza sino quasi al traguardo, tra le auto c’è stato oggi un solo mattatore, che torna a brillare nel firmamento della corsa ambientata quest’anno in Arabia Saudita: parliamo di quel volpone di lungo corso che è Stéphane Peterhansel.
Dakar 2020, Tappa 4: il duello tra Peterhansel e Al Attiyah
Mr.Dakar, 13 volte campione del rally raid che apre la stagione, ha preso il largo con il suo Mini Buggy dal chilometro 108 e, nonostante una sbavatura all’altezza del chilometro 286 dove si è discostato dal tracciato sulla mappa di un chilometro e mezzo, conquista la sua prima vittoria quest’anno con 2’26” su un indomito Nasser Al-Attiyah. Lungo i 453 km della Neom – Al-‘Ul, tra sabbia, sterrati e templi d’epoca nabatea sullo sfondo, il qatoriata ha provato ad un certo punto a lanciare la propria offensiva contro Peterhansel scendendo sotto i due minuti di ritardo intorno al chilometro 346, ma alla fine l’equipaggio completato da Paulo Fiuza (che ha sostituito in extremis nel ruoloAndrea Mayer, moglie di Mr.Dakar) ha fatto valere la propria tempra, non inferiore a quella dei rivali sul Toyota Hilux.
Ma quella di oggi è stata una tappa all’insegna dei vecchi leoni, visto che al terzo posto troviamo Carlos Sainz, in rimonta continua ma ad un certo punto distante cinque minuti e mezzo dalla testa della corsa. Alla fine lo spagnolo allarga il gap sino a toccare i 07′ 18” con cui ha fermato le lancette al traguardo. Una gara che nel finale è stata estenuante per lo spagnolo, come dichiara conclusa la tappa: «Gli ultimi 100 chilometri sono stati il ​​settore più duro che abbia mai affrontato alla Dakar. È stato folle. C’erano rocce dappertutto e si vedevano le tracce delle moto, è stato diabolico. Con un tempo così, arrivare alla fine senza incorrere in qualche guaio suona già come una vittoria».
Dakar 2020, Tappa 4: i piazzamenti nelle Auto. Per Alonso una giornata “infinita”
Continua con la costanza di rendimento la gloria locale Yazeed Al Rajhi, quarto a 11′ 30” di ritardo (suo miglior risultati di tappa sino ad oggi), così come non tradisce Mathieu Serradori, che zitto zitto infila un’altra bella prestazione ed è quinto con 13′ 17”. Segue il già vincitore di Tappa 2 Giniel de Villiers ed il compagno di squadra in Toyota Bernhard Ten Brinke, mentre i Mini X-Raid si riaffacciano all’ottavo posto con Jakub Przygonski. A 19’58” e con un nono posto al traguardo spunta invece un outsider, ovvero Wei Han, parte di un equipaggio tutto cinese (per il team Geely Auto Shell Lubricant e a bordo di un Hanwei Motorsport) e alla sua seconda partecipazione alla Dakar. Chiude la top ten Orlando Terranova con un ritardo di 22’22”, un po’ in difficoltà in questa tappa.
Fernando Alonso invece sta alternando giornate pari a quelle dispari: questa volta lo spagnolo ha perso terreno e minuti (già una quindicina dopo 300 km) chiudendo con il proprio Toyota Hilux 13esimo a 26′ 21” da Peterhansel. Alla fine Alonso parlerà di una tappa «buona in termini di sensazioni», ma gli ultimi 150 chilometri sono stati «infiniti» perché hanno dovuto correre senza ruote di scorta e quindi con maggior prudenza, cosa che spiega il ritardo ottenuto al traguardo. L’equipaggio completato da Marc Coma ha vissuto quindi una giornata abbastanza stressante, con Alonso che sottolinea la fatica (soprattutto mentale) di stare dieci ore in auto.
Dakar 2020: Sainz sempre leader
La classifica generale vede sempre al comando Sainz, ma Al Attiyah ricuce il gap portandolo da sette a tre minuti. Guadagna posizioni Peterhansel che ora è terzo a 11’42” dalla testa, mentre al quarto posto si piazza Al Rajhi a 23′ 10” (scontando due minuti di penalità ), solo tre secondi in meno rispetto ad Orlando Terranova, quinto. Serradori è sesto a 26′ 55”, settimo de Villiers (34′ 40”), ottavo Ten Brinke a 44′ 40”, ultimo dei piloti che per il momento detiene un ritardo inferiore ad un’ora (da Martin Prokop in poi, nono, si sale infatti oltre l’ora).
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