L’omaggio di Craig Breen a Gareth Roberts, nove anni dopo l’incidente alla Targa Florio
Il ritorno di Breen dopo i fatti del 2012
La Targa Florio che Craig Breen ha disputato nel fine settimana non era una semplice gara, ma un autentico regolamento di conti con un passato doloroso, la chiusura di un cerchio dopo nove anni purgatoriali. La vita del pilota è andata avanti da quel 16 giugno 2012, data in cui subì un incidente alla Targa a bordo della Peugeot 207 S2000, in cui perse la vita a soli 24 anni il suo navigatore Gareth Roberts, al suo fianco all’inizio della carriera nei rally.
Il ritorno di Breen alla Targa Florio e il podio finale
Andata avanti sì, progredendo come pilota ed approdando nelle più importanti serie internazionali come il WRC, ma quel macigno è rimasto. Un lutto che Breen ha tenuto dentro di sé con dignità , non mancando di ricordare spesso il suo compagno di abitacolo, ma non riuscendo più – per varie circostanze – a correre alla Targa, in quella Targa che fu fatale. Questo sino al 2021: l’irlandese è ormai parte di Hyundai Motorsport nel WRC, ma il suo team lo ha iscritto anche al Campionato Italiano Rally Sparco, con il team principal Andrea Adamo che ha empatizzato con la volontà del suo pilota di chiudere definitivamente quel capitolo ne ‘a cursa.
Ecco quindi che Breen ha preso parte alla 105esima Targa Florio dello scorso 7-8 maggio, a bordo della i20 R5 e con a fianco Louis Louka (Paul Nagle, suo abituale navigatore, è rimasto bloccato in Irlanda causa restrizioni di viaggio pandemiche). Il resto è storia: l’equipaggio lotta contro Giandomenico Basso per la vittoria, ma si ferma al secondo posto con uno scarto di 2,4 secondi. Non è proprio una delusione, perché il pilota al traguardo esprime la sua soddisfazione (felicità forse è un termine troppo forte), non trattenendo le lacrime, e ringraziando la sua famiglia per il supporto in questi anni.
L’omaggio di Breen a Gareth Roberts
Il giorno dopo Breen si è recato su quel tratto di strada dove Roberts perse la vita nel 2012, e dove è stato posato un cippo a memoria. Un video – straziante ed indicibile – ha immortalato il momento in cui il pilota ha “festeggiato” idealmente quel podio con il suo compagno di abitacolo. Le immagini parlano meglio di qualsiasi parola, a parte quelle che ha scritto lo stesso Breen a corredo di questo video pubblicato sui suoi profili social, e che vi riportiamo integralmente: «Ci ho provato… ci ho provato e purtroppo per motivi indipendenti dalla mia volontà la vittoria mi è sfuggita di mano all’ultimo momento. Abbiamo avuto un problema tecnico nella prima speciale dopo l’ultimo service e abbiamo perso 3 secondi importanti. Siamo riusciti a riparare la vettura per l’ultima prova speciale ma non è bastato. Fa male, fa male davvero, ma come il destino ha preso la sua strada 9 anni fa, ha scelto la sua strada anche ieri.
Da un punto di vista sportivo, devo dire grazie alla squadra e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo fine settimana una realtà . Ringrazio anche il mio copilota Louis per aver svolto un ottimo lavoro in condizioni molto difficili. Da parte mia personalmente, grazie a tutti i fan che mi hanno scritto e inviato centinaia e centinaia di messaggi durante la settimana. Grazie alla mia famiglia e ai miei amici che mi hanno aiutato in una delle settimane più emozionanti della mia vita .
Questa mattina [domenica, ndr], prima di partire, sono tornato e ho festeggiato questo risultato con Jaffa. Ho lasciato il mio trofeo, ma mi sono assicurato che ci fosse spazio per il trofeo dei vincitori quando tornerò, cosa che farò». Chiosa poi Breen, scrivendo proprio in italiano: «Italia, Sicilia… Ti voglio bene».
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport
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