WRC | Evans, grazie per averci provato, ma questo Ogier è una macchina da guerra
Il bilancio del 2020 di Toyota nel WRC
Il finale più drammatico che potesse esserci per questo tormentato ed incerto WRC 2020 è culminato con la sicurezza che solo Sébastien Ogier può offrire: quando il francese punta all’obiettivo, alla fine riesce a spuntarla. Certo, nel suo primo anno in Toyota Gazoo Racing, e in teoria l’ultimo della sua carriera prima di ripensarci, l’ormai sette volte campione del mondo forse non poteva aspettare che i suoi due nuovi compagni di team non avrebbe recitato il ruolo dei paggetti pronti a reggergli il mantello regale, ma sarebbero stati capaci a volte di fargli mordere la polvere: Kalle Rovanpera, con una freddezza non così usuale per un ragazzo della sua età al primo anno su una World Rally Car Plus (sebbene il finnico comunque abbia commesso qualche sbavatura, e ci sta) e soprattutto Elfyn Evans, già mediano di Ogier ai tempi di M-Sport e quest’anno maturato come serio pretendente al titolo, tanto da arrivare all’ultimo round dell’ACI Rally Monza da leader della classifica, seguito a quattordici punti di distanza dal veterano plurimedagliato WRC.
Nessun rimpianto per Elfyn Evans
Ma alla fine Ogier ha vinto l’ultimo appuntamento del Mondiale, conquistando il settimo titolo della sua carriera, mentre Evans si perdeva tra le montagne della bergamasca per via di un errore compiuto nella giornata di sabato, tale da spingerlo al ritiro e compromettere il suo trionfo nel WRC, il primo in carriera. Partiamo dai vinti, ovvero il gallese, che mentre in auto mostra una mimica facciale di chi non vede l’ora di scendere della vettura e scappare lontano a gambe levate, fuori dall’abitacolo mostra una serenità olimpica e nessuno stress da pressione neppure nella situazione da favorito in cui si era cacciato, per suo merito. Colui che nel weekend è stato definito con sincera ammirazione da Takamoto Katsuta «il miglior pilota del mondo» ha incassato il colpo da ko, dicendosi certamente mortificato per la squadra e per sé stesso, ma capace con la sua umiltà di accettare la cosa e pensare al 2021 (che sicuramente lo rivedrà protagonista).
Ai microfoni di DirtFish Evans ha ammesso di avere avuto «grandi speranze» per il successo, ma al tempo stesso «non ho comunque rimpianti, credo che il nostro approccio alla gara fosse quello giusto». I rallisti da tastiera, per la cronaca, hanno rimproverato al gallese di Toyota una condotta non molto accorta su quel tratto della PS11, su una strada resa scivolosa e ostica dalla neve e in una curva molto insidiosa. «In realtà, il ritmo e il modo in cui guidavo mi sembravano normali – risponde implicitamente il pilota -. Non era un ritmo forzato o tale da prendersi grossi rischi. Certo, come sempre in quelle condizioni, le cose possono coglierti di sorpresa. È andata così questa volta, ma credo che possiamo trarre fiducia dal fatto che abbiamo la velocità per lottare per le prime posizioni».
“Ogier in da squadra è un avversario difficile da battere”
Poi, sul confronto con il blasonato compagno di team, ha spiegato: «Ci sono molte aree in cui riteniamo di poter migliorare. Sappiamo che Seb è estremamente forte su tutta la linea. Che si tratti di condizioni difficili, che si tratti di prendersi cura dei propri pneumatici nei rally su sterrato e così via. È molto difficile da battere in fin dei conti, come compagno di squadra è un osso molto duro. È un campione molto degno per questo 2020. Dovremo apportare alcuni piccoli miglioramenti per salire al suo livello e cercare di batterlo il prossimo anno».
Ogier: “L’unica cosa che dovevo fare è vincere l’ACI Rally Monza”
L’obiettivo quindi è sconfiggere l’avversario in casa, ed è un po’ come vedere una specie di duello tra Sébastien Loeb da una parte, macchina da guerra pluricampione WRC, e Carlos Sainz dall’altra, uno che ha vinto meno ma che ha acceso gli animi dei tifosi forse più dell’alsaziano, anche nella sconfitta. Ogier intanto si gode il suo settimo sigillo: « È stato un weekend incredibile e molto, molto impegnativo. L’ultima tappa è stata sicuramente una delle tappe meno piacevoli della mia carriera. Era così difficile, stavamo solo cercando di sopravvivere e non commettere errori. Sapevamo venendo qui che l’unica cosa che dovevamo fare era vincere questo rally».
Poi Ogier ha proseguito la sua disamina: «L’inizio del rally è stato molto serrato ma abbiamo mantenuto il nostro piano, abbiamo continuato a spingere cercando di mantenere la pressione. Quello che è successo a Elfyn è stato significativo per noi, per il raggiungimento del titolo costruttori. Mi è dispiaciuto per lui e Scott, hanno fatto una grande stagione. La squadra avrebbe meritato di vincere il titolo costruttori, abbiamo lottato come tre piloti contro cinque e siamo arrivati così vicini. Ma questo settimo titolo per me è anche un grande risultato per la squadra e non avrei potuto farlo senza di loro, quindi grazie al team e non vedo l’ora che inizi questa stagione bonus per la mia carriera nel 2021».
Con questo successo Ogier ha messo a segno una serie trionfi mondiali con tre diversi costruttori, ovvero Volkswagen – dal 2013 al 2016 – M-Sport (nel biennio 2017-2018) ed infine Toyota. Ma rispetto a quando iniziava a muovere i primi passi in questo mondo, il francese ha ammesso su DirtFish di non dare molto peso oggi alle statistiche, sebbene abbia rimarcato il fatto di non voler chiudere la sua carriera con una stagione così breve come quella 2020.
Makinen ai saluti finali
Intanto, l’ACI Rally Monza ha segnato l’ultimo rally nel ruolo di team principal per Tommi Mäkinen, che dal prossimo gennaio assumerà l’incarico di Motorsport Advisor per Toyota nel solco di una ridefinizione del reparto motorsport. Peccato chiudere senza ottenere il titolo costruttori, andato per il secondo anno di fila ai rivali di Hyundai Motorsport: TGR non lo vince dal 2018. «Questa volta siamo primi e secondi nel campionato piloti – ha commentato l’ormai ex team principal -. Complimenti a tutti i nostri piloti e co-piloti; hanno fatto tutti una grande stagione. Per Seb vincere sette campionati è un risultato assolutamente incredibile e sono contento che abbia potuto farlo con la nostra macchina. Anche Elfyn è stato brillante come ci aspettavamo quando lo abbiamo ingaggiato. Sono anche grato a tutta la nostra squadra. Hanno fatto un ottimo lavoro e ora sono molto fiducioso di lasciare la squadra per continuare il grande lavoro che hanno fatto da quando abbiamo iniziato. È un ottimo esempio di solido lavoro di squadra e di quanto puoi ottenere, e li seguirò da vicino e starò con loro tutto il tempo».
Il bilancio di Toyoda
Akio Toyoda, a capo di Toyota Motor Corporation, ha rilasciato un lungo commento finale sulla stagione della sua creatura rally: «Congratulazioni a Sébastien e Julien per la loro vittoria a Monza e per il campionato 2020! […]Purtroppo non siamo stati in grado di raggiungere il titolo costruttori. Penso che sia perché manca ancora qualcosa nella nostra Yaris WRC, e nella squadra. Elfyn potrebbe pensare che sia stato a causa del suo ritiro prima della fine di sabato. Ma è stato lui stesso ad avere il momento più difficile a causa dell’incidente, poiché la possibilità per lui di diventare campione è diventata improvvisamente improbabile. Tuttavia, la prima cosa che ha detto quando è tornato al service park è stata che era molto dispiaciuto per la squadra, che non poteva contribuire al titolo. È stata dura perdere il titolo ad un passo dalla fine, ma mi ha commosso vedere il suo spirito di squadra. Anche Kalle ci ha mostrato un grande miglioramento quest’anno e così ha fatto Takamoto, che ha vinto il Power Stage di Monza contro i migliori piloti! Sono davvero felice di avere tutti gli equipaggi nella nostra squadra e di vederli combattere insieme durante questo anno difficile. Grazie mille ai piloti, i co-piloti, i meccanici, gli ingegneri e tutto lo staff del team».
Toyoda infine ringrazia Mäkinen: «Questo è stato l’ultimo rally per Tommi come Team Principal. Sono molto grato di lavorare con lui. Quando abbiamo deciso di tornare al WRC, gli ho chiesto di aiutare a sviluppare una macchina da gara e di costruire una squadra. Ad essere onesto, pensavo che la mia richiesta fosse un po’ troppo impegnativa. Ma lo ha fatto con solo un anno di preparazione, e la squadra arrivò al secondo posto nella sua gara di debutto vincendo il round successivo in Svezia. Abbiamo incontrato molte difficoltà in questi anni, ma ogni singola esperienza ha avuto un significato e ha reso le nostre macchine più forti. Uno dei miei ricordi più belli è stato quando siamo saliti insieme sul tetto della Yaris WRC quando abbiamo vinto il Rally di Finlandia nel 2018. Grazie a Tommi, siamo stati anche in grado di sviluppare la GR Yaris. Partecipare al WRC ci ha portato a cambiare il nostro modo di fare auto. Come abbiamo già annunciato, il suo ruolo dal prossimo anno sarà quello di nostro Motorsport Advisor. Continuerà a supportare la Toyota per realizzare auto sempre migliori. Ultimo ringraziamento ma non meno importante, va agli organizzatori del rally che hanno reso possibile la realizzazione di sette rally in questa difficile situazione, e i nostri fan che ci hanno continuamente supportato. Non vedo l’ora di affrontare emozionanti battaglie con i nostri concorrenti nel 2021!».
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