WRC | Ogier apre un caso Ypres Rally
L'allusione contro Penasse di Hyundai
Completato il sesto appuntamento del WRC 2020, ovvero il due volte rinviato Rally Italia Sardegna, è il momento di affrontare gli ultimi round di questa complicata stagione, a partire dall’Ypres Rally che si terrà dal 20 al 22 novembre in Belgio. Ma il penultimo appuntamento del Mondiale suscita qualche riserva da parte di Sébastien Ogier, terzo in Sardegna e già piuttosto critico contro alcuni aspetti del campionato durante lo scorso fine settimana.
Ogier contro Penasse di Hyundai Motorsport
Nelle ultime dichiarazioni rilasciate ai giornalisti alla fine del RIS, il sei volte campione del mondo prima è stato sibillino discutendo di come sarà la gara belga, come riporta DirtFish: «Ovviamente non ci è permesso di andare a vedere le prove speciali [per scoprire come sono]. Spero che sia stato lo stesso per tutti, comunque». Poi, dopo essere rimasto sul vago, ha infine sparato la bordata diretta, spiegandosi meglio: «Il fatto che il team manager [di Hyundai Motorsport] [ovvero Alain Penasse] sia l’organizzatore del rally, è un po ‘strano. Comunque, non voglio iniziare questo dibattito», mettendo poi le mani avanti, ma la frittata è ormai fatta. «Ci prepareremo il più possibile con gli strumenti che abbiamo a disposizione e vedremo cosa possiamo fare».
Penasse svela alcuni dettagli dell’Ypres Rally
Ogier non è mai stato tipo che le manda a dire (un po’ come il suo attuale team, scagliatosi nuovamente di recente contro le tattiche di gara di Hyundai Motorsport), e non è la prima volta che, per un motivo o per l’altro, lancia strali polemici più o meno velati contro la concorrenza del team di Alzenau. Penasse non è rimasto in silenzio e ha così risposto, intercettato da DirtFish: «Tutti conoscono il mio lavoro e il mio rapporto con Ypres, quindi non era qualcosa tale da considerare una novità ».
Già che c’era ha poi aggiunto qualche dettaglio sulla gara: non verrà messo ad esempio mano alle strade per inserire dei dispositivi (rotoballe, new-jersey…) che impediscano alle vetture di tagliare le curve e mantenerle così sulla strada, a volta presenti in alcuni appuntamenti rally. «Non metteremo ostacoli ai lati delle strade. Che succederebbe se un auto ne colpisse uno e poi finisse addosso ad uno spettatore?», spiega, aggiungendo infine che le strade potrebbero essere sporche giacché a novembre gli agricoltori lavorano in prossimità , quindi chi parte per primo – come Elfyn Evans, attuale leader del campionato mondiale – non avrà un vero e proprio vantaggio. Per la cronaca, l’Ypres Rally sarà tra i più lunghi della stagione dopo il Monte Carlo, con 23 prove speciali per 289 km cronometrati, con alcune prove tra la tarda serata e la notte.
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing
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