WRC | Rachele Somaschini e il debutto al Rally Italia Sardegna: “Abbiamo cercato una via di mezzo tra velocità e prudenza”
L'esperienza di Rachele Somaschini al Rally Italia Sardegna
DA ALGHERO – Il Rally Italia Sardegna 2020 ha segnato tra le altre cose l’esordio di Rachele Somaschini sugli sterrati dell’isola: la pilota che quest’anno sta correndo per la prima volta nell’ERC, e segnatamente nell’ERC3 Junior con la Peugeot 208 Rally4, assieme alla navigatrice Giulia Zanchetta, si è concessa una nuova incursione nel mondo WRC (ricordiamo che ha all’attivo anche delle partecipazioni al Rallye di Monte Carlo).
Rachele Somaschini ripercorre il suo Rally Italia Sardegna
A margine della cerimonia del podio che ha chiuso l’appuntamento del WRC, abbiamo fatto qualche domanda alla giovane pilota, partendo da un bilancio della sua avventura al RIS, in questo caso con la fidata Citroen DS3 WRC. Per la cronaca la già vincitrice della Coppa ACI Sport Rally Femminile nel 2019 ha chiuso tra i primi cinquanta assoluti, terza nella classe RC3. Racconta Rachele: «Ho fatto un errore subito nella prima tappa, sono partita troppo carica sapendo di avere un rally ancora lunghissimo da affrontare. Non è stata una bellissima partenza per via di uno sbaglio comunque mio: era una prova che andava fatta comunque piano e invece abbiamo cercato di spingere sin da subito».
Archiviato questo peccato di gioventù, la pilota di Cusano Milanino e Giulia Zanchetta hanno provato a cambiare registro. «Nel secondo giorno ho cercato di partire più calma, per recuperare poi il più possibile, tant’è che cercavamo di recuperare dalle vetture che ci precedevano, ma con trenta minuti di ritardo per via della regola del Rally 2 era una impresa molto difficile. Però volevamo comunque spingere e fare la nostra parte e divertirci. Oggi siamo andate più conservative, non essendoci più modo di recuperare da qualsiasi errore».
Insomma, è stato un buon allenamento, fieno da mettere in cascina per il futuro: «Sicuramente, abbiamo cercato di dare il nostro meglio, avendo un passo conservativo ma spingendo il più possibile: una buona via di mezzo. Sono abbastanza soddisfatta. In ottica di classifica contava poco, ma per noi era importante».
“Al Rally Italia Sardegna non può spingere subito a tutta”
Si è trattato per Rachele Somaschini del secondo evento internazionale su sterrato dopo il Rally Liepāja, ma con superfici diverse pur delle stessa consistenza materica e condizioni diametralmente opposte, come ci conferma la diretta interessata: «[Il Rally Italia Sardegna] è completamente diverso anche dal punto di vista della gestione gara, infatti in Lettonia c’era da spingere sin dal primo metro, qui invece era tutto il contrario: bisognava evitare di fare errori, che potevano essere dietro l’angolo, e gli imprevisti erano davvero tanti».
“Cercheremo di fare altre gare costruttive all’estero”
Chiosa poi la pilota: «In questo momento stiamo cercando di fare più esperienze possibili all’estero, anche perché correre fuori è molto diverso dal correre in casa, quindi cercheremo di proseguire su questa strada disputando le gare più costruttive possibili per imparare»
Inoltre ci ha rivelato di aver saltato il Rally Fafe Montelongo nel campionato europeo, terzo round disputatosi in Portogallo nel primo weekend di ottobre, per via delle incertezze legate alla situazione pandemica. Come sappiamo Rachele Somaschini deve prestare più attenzione rispetto ad altri su questo aspetto, essendo affetta da fibrosi cistica: motivo per cui porta avanti da anni iniziative benefiche, assieme alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus, e le cui raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica (che consente anche a ragazze come Rachele di poter vivere una vita senza grosse preclusioni, finanche correre rally mondiali) è sempre aperta. Per donare gli estremi sono: IBAN IT 27E0 2008 1171 8000 1021 34939, intestato alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica ONLUS, causale #CorrerePerUnRespiro.
Crediti Immagine di Copertina: Facebook Rachele Somaschini
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