WRC | Un Mondiale completamente elettrico? “Sì, è possibile”
Il parere di Manfred Stohl
Tante serie del motorsport si stanno convertendo pian piano all’elettrico, ma alla fine parliamo per la maggior parte delle discipline su pista (con qualche eccezione, tipo l’Extreme E nel mondo dei fuoristrada e che dovrebbe partire il prossimo anno). Il rally, che qualche esperimento l’ha svolto con format come il FIA Alternative Energies World Cup, oggi E-Rally Regularity Cup, farà un primo passo verso l’ibrido dal 2022, e parliamo del massimo campionato al mondo ovvero il WRC: ma una realtà così specifica potrebbe un giorno convertirsi direttamente alle zero emissioni?
Manfred Stohl e l’elettrificazione nel mondo rallycross
C’è chi ci sta lavorando, ed è il caso di Hayden Paddon che si appresta a testare la Hyundai Kona EV, vettura rally completamente elettrica: un progetto ambizioso che vede tra gli altri il supporto tecnico di Stohl Advanced Research and Development, struttura creata da Manfred Stohl, ex pilota che attraversato i decenni degli anni Novanta e Duemila correndo in ben 127 gare rally. L’austriaco nella seconda parte della sua carriera ha creato il team Stohl Racing e ha dato il proprio contributo alla transizione elettrica del Mondiale Rallycross con la creazione della categoria del Projekt E. Inoltre la sua azienda ha creato il concept della Ford Fiesta ELECTRX, entrata in azione di recente nel Campionato Ungherese di Rallycross e che riesce a sviluppare una potenza di 450 kW, sull’ordine dei 600 cavalli.
“Ora si potrebbe realizzare un WRC elettrico”
Quindi, una elettrica può essere anche performante dal punto di sportivo e competitivo. Per Stohl una strada del genere può essere possibile non solo nel mondo delle RX, ma anche nei rally (qualche costruttore sta sviluppando infatti vetture di questo tipo a zero emissioni) e quindi applicare il tutto in serie di un certo livello come il WRC. «Sarebbe possibile realizzare un Campionato Mondiale di rally elettrico e sarebbe possibile farlo in questo momento. Ci siamo riusciti in alcuni round nazionali in Austria, quindi sì, è possibile», ha dichiarato l’ex pilota sulle pagine di DirtFish.
Ma al di là della plausibile contrarierà dello zoccolo duro dei fan dei rally, per i quali o motore termico oppure niente, quali potrebbero essere gli altri possibili ostacoli nel realizzare questo progetto? Stohl individua alcune aree su cui lavorare: «Negli eventi dovrebbero essere necessarie alcune modifiche infrastrutturali: le sezioni stradali dovrebbero essere leggermente modificate per includere alcune stazioni di ricarica lungo il percorso – ma alla fine ci si fermerebbe solo per cinque o sei minuti, massimo dieci, quindi le auto saranno completamente cariche e pronte per partire ancora». Con buona pace dei puristi.
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