WRC | Tanak: “Sarà una sfida battere le Toyota in Estonia”. Dove i prezzi sono ormai alle stelle

Ott Tanak si racconta, ancora

Ott Tanak si racconta in una breve intervista, con uno sguardo al passato ed uno ai prossimi impegni. Che ripartiranno dal Rally Estonia, dove si allunga l'ombra della speculazione
WRC | Tanak: “Sarà una sfida battere le Toyota in Estonia”. Dove i prezzi sono ormai alle stelle

Una rubrica che si ripropone ciclicamente sul sito di DirtFish riguarda sei domande da porre ai piloti e protagonisti dei rally, tra esperienze pregresse, impegni presenti ed aspettative future. Negli ultimi mesi abbiamo visto le risposte di Craig Breen, ora è la volta di Ott Tanak, l’estone fresco reduce dal successo nella gara di casa al Viru Rally, primo impegno competitivo dopo il lockdown e primo centro da quando è in Hyundai Motorsport.

Tanak e l’epoca dei rally che avrebbe voluto vivere

In particolare, degne d’attenzione sono le domande del tipo what if, cioè cosa sarebbe successo se. Ad esempio, in quale era dei rally avrebbe voluto vivere il pilota campione del WRC 2019? La risposta che fornisce l’estone è piuttosto articolata: «Negli ultimi tre anni, nel momento attuale che stiamo vivendo, queste auto si sono dimostrate davvero buone. La competizione è stata divertente ed incerta. L’altra epoca può essere il periodo di piena attività tra forse il 2003 e il 2006. È stato un buon momento e in termini di tecnologia forse è stato il momento migliore. Ho partecipato ad un rally locale con la Ford Focus del 2003 di Markko Märtin [anche mentore dello stesso Tanak, ndr] ed è stato davvero interessante guidarla».

“La vittoria del WRC 2019 il ricordo più bello”. Invece nel 2012…

Il pilota non è certamente un nostalgico, e non a caso il suo miglior ricordo legato ai rally – poteva essere altrimenti – è la vittoria del titolo nel 2019: «Quello era il sogno, e non c’è dubbio che sia stato all’altezza del sogno quando lo abbiamo vinto in Spagna l’anno scorso. […] Ma è stato anche frutto del molto lavoro da parte mia e di molte altre persone per poter realizzare ciò. È stato molto emozionante». Di tutt’altro tenore invece il ricordo del 2012, anno in cui avrebbe fatto le cose diversamente, ovvero con un diverso approccio: «Ho compiuto solo incidenti sciocchi; non ci furono incidenti intelligenti quell’anno!». Fu la stagione più difficile nella carriera di Tanak, che rimase appiedato alla fine del campionato, a cui seguì la traversata nel deserto di un 2013 lontano dai rally che contano: il pilota fu anche sul punto di smettere, se poi M-Sport non gli avesse concesso una seconda opportunità nella stagione successiva. «Forse avrei dovuto essere meno veloce e un po’ più noioso nel 2012, ma poi comunque se avessi lasciato per strada un po’ di velocità forse non ce l’avrei fatta in seguito».

Sempre rimanendo nel periodo ipotetico, Tanak cade un po’ in difficoltà quando gli si chiede con quale personaggio dei rally del passato vorrebbe farsi una chiacchierata: «È difficile. Forse dovrei pensarci. [Colin] McRae sembra essere un tipo in gamba che era interessato a molte cose, molte cose tecniche ed aree diverse. Forse ci sono altre persone di quel tempo con cui si può parlare, ma mi sarebbe piaciuto avere una conversazione con questo ragazzo». Ma all’estone chi manca di più è Michael Park, suo amico e già navigatore di Märtin, scomparso in un incidente nel 2005: «Gli avrei chiesto molte cose, ma soprattutto come gestire Markko! Immagino che lo sapesse. Quindi sì, è la persona con cui vorrei davvero parlare di più», chiosa.

Dal passato al futuro: Tanak ammette di aver sperato di poter tornare a correre in Finlandia, da lui vinto nelle ultime edizioni, ma adesso «non vedo l’ora di correre in Estonia». E sentenzia: «Sarà una sfida battere le Toyota – il suo vecchio team – in un rally così veloce».

Rally Estonia, si specula sugli alloggi?

A proposito del Rally di Estonia, che il prossimo 3-6 settembre rilancerà la stagione 2020 del WRC, circola il sospetto che ci sia una certa speculazione sugli alloggi e sulle sistemazioni in occasione di quel weekend. Gli affittuari e i locatari di appartamenti e i proprietari di hotel, da quanto risulta da una denuncia di Colin McMaster (che dirige l’agenzia fotografica McKlein Photography, una autorità nei rally) dalla quale è partita la polemica, sembra stiano facendo lievitare artatamente i prezzi, speculandoci sopra pur non essendoci ancora dettagli sulla presenza o meno del pubblico e su come dovranno comportarsi gli addetti ai lavori in merito alle misure sanitarie. Rallit.fi riporta anche la segnalazione del manager di Esapekka Lappi, Harri Niskanen, che ha fatto uno screenshot di alcuni prezzi per tre notti nelle sistemazioni nella zona di Tartu, sede del Rally, trovate su Booking.com: si va da 4.000 euro sino oltre i 6.000.

Abbiamo pure dato noi uno sguardo, e giusto per la cronaca nella settimana dell’evento, andando larghi dal 31 agosto sino al check out il 7 settembre, si può trovare un appartamento in centro a Tartu a 1.420 euro, ma ce ne sono altri – a tre chilometri dal centro e poco più di 50 metri quadri – che sfondano anche gli 8.000 euro per lo stesso periodo: invece, se proviamo in alta stagione, in pieno agosto, se proprio siamo larghi di manica si può arrivare a spendere 600 euro per sette notti, ma ci sono anche sistemazioni dignitose a 200 euro in tutto. Effettivamente, c’è qualcosa che non va.

 

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