WRC | Fumata nera per il calendario 2020, ma arrivano le prime conferme per il 2021
Ecco alcune gare confermate per il WRC 2021
La montagna non ha proprio partorito un topolino, visto che qualche decisione in ottica futura è stata presa, ma dal Consiglio Mondiale del Motorsport riunitosi oggi non è arrivata l’attesa fumata bianca sul calendario 2020, o su quello che resta. In compenso, è stata ratificata una parte di quello 2021.
Calendario WRC 2021: conferme e ritorni
Partiamo proprio da qui, con la FIA che ha ufficializzato i primi nove appuntamenti del prossimo anno: ricordiamo che solitamente in questo periodo, dopo il Rally Italia Sardegna, viene svelato il calendario successivo del WRC. Quindi, la stagione 2021 vedrà come round il Rallye di Monte Carlo (già confermato in tempi non sospetti), e poi Finlandia, Portogallo, Svezia, Kenya, Spagna, Italia, Giappone e Australia. Notiamo che tra le conferme – il nostro rally ha un contratto in essere con FIA e WRC Promoter sino al 2022 – abbiamo anche degli annunciati ritorni, come la Spagna con la Catalogna assenti quest’anno e dati per rientranti in quello successivo, idem per l’Australia. Non stupisce rivedere poi prove che dovevano rientrare nel WRC nel 2020 e poi son saltate causa coronavirus, come il Safari in Kenya, mentre per questa stagione è ancora da vedere se si riuscirà a tenere il Giappone.
Ricordiamo che, in teoria, questa snocciolata dalla FIA dovrebbe essere la lista degli appuntamenti di una ipotetica prima parte di stagione, quindi dovrebbero arrivare altri nomi anche se, come ha rivelato tempo fa l’amministratore delegato del WRC Promoter Oliver Ciesla, nel 2021 è inevitabile che ci siano meno gare. Con questi chiari di luna dubitiamo possano essercene quattordici, stando anche la crisi economica nel settore automotive e che si riverbera anche nei team, perciò si vocifera di dieci (come vorrebbero i costruttori) o dodici gare (come preferirebbe invece il Promoter), rischiando di raggiungere gli ultimi picchi minimi avvenuti nel Mondiale nelle annate 1996 (otto eventi in tutto) e 1996 (nove).
Al momento restano fuori dal calendario 2021 round di un certo peso (non che quelli confermati non lo siano, anzi) come Messico, Argentina, Cile (che ha perso il treno quest’anno per turbolenze politiche), la Nuova Zelanda (vista la presenza dell’Australia, sarà possibile fare un altro appuntamento in Oceania?) , la Turchia (che ad ogni tot viene data per spacciata per poi ricicciare fuori), Gran Bretagna e la Francia, con il Tour de Corse.
Niente calendario 2020 per ora, ma alcune novità regolamentari
Andiamo adesso invece al 2020. In questo bistrattato anno il WRC si è ritrovato alla fine con solo tre appuntamenti, a fronte di cinque cancellazioni e due rinvii. Motivo per cui si è fatta strada l’ipotesi di inserire altre gare europee, con contatti già aperti con Ypres in Belgio, il Liepāja in Lettonia e l’Estonia. Tuttavia oggi non è stata ancora sciolta la riserva giacché le trattative richiederanno altre settimane, mentre sono arrivate delle decisioni – approvate dai team – sul fronte dei regolamenti, con l’obiettivo di contenere i costi. Se probabilmente il format delle gare sarà rivisto al ribasso, a loro volta per i team ci sarà una riduzione del numero dei motori utilizzabili per ogni singola auto, da tre a due, nel caso quest’anno ci fossero otto appuntamenti o meno. Inoltre i test vedranno la riduzione di un giorno in meno per ogni pilota ufficiale e per ogni round in Europa.
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