WRC | L’incendio della Ford Fiesta WRC di Lappi resta un mistero
Difficile trovare la causa, dicono da M-Sport
Tra i delusi dello scorso Rally del Messico possiamo senz’altro annoverare Esapekka Lappi, per motivi però che non riguardano le prestazioni in gara, quanto per un imprevisto che ha costretto il finlandese al ritiro.
L’incendio sulla Ford Fiesta WRC di Lappi
Parliamo dell’incendio divampato sulla sua Ford Fiesta WRC durante il tratto di trasferimento una volta conclusa la settima prova speciale. Lappi, che fino a quel momento si trovava anche in una buona posizione in classifica (in piena lotta per un posto sul podio, da cui distava poco meno di cinque secondi prima del fattaccio) si è ritrovato assieme al navigatore Janne Ferm a dover gestire delle fiamme presumibilmente partite dal retrotreno della vettura e che in poco tempo hanno avvolto tutto il mezzo (fortunatamente l’equipaggio era fuori dall’auto, ma a nulla sono valsi di tentativi di domare l’incendio).
La Fiesta WRC carbonizzata è stata poi spedita nella base del team M-Sport a Dovenby Hall, nella zona di Cockermouth in Inghilterra. Le investigazioni sul motivo di questo incendio partito improvvisamente, svolte nel fine settimana, non hanno però portato ad ora ad alcuna spiegazione.
Le ipotesi di Richard Millener
Secondo il team principal Richard Millener il motivo risiede nel fatto che è difficile trovare la causa del rogo visto che ormai è rimasta giusto la carcassa della vettura, totalmente arsa. «Stiamo esaminando la vettura, ma non è rimasto quasi niente e sarà una bella lotta scoprire qualcosa. Abbiamo visionato molte volte la camera car e sembra che le fiamme possano essersi originate dall’anteriore della vettura: infatti è visibile un principio di incendio sotto il cofano», ha spiegato Millener ai microfoni di DirtFish, smentendo così le ricostruzioni che a prima vista sembravano far scaturire le fiamme dalla parte posteriore dell’auto.
«Una volta che l’auto ha iniziato a muoversi le fiamme probabilmente sono passate lungo il tunnel di trasmissione, e tutto quel calore e ossigeno ha fornito la condizione ideale affinché il fuoco divampasse», ha proseguito la sua analisi il team principal di M-Sport. «Una volta che il retrotreno della vettura iniza ad essere avvolto dalle fiamme, allora si capisce che è ormai andata. Quando alcuni elementi bruciano è molto, molto difficile far rientrare la situazione; un pneumatico, ad esempio, è come un accendino che divampa a lungo. Queste cose non fanno altro che alimentare il fuoco».
Le perplessità di Lappi
Millener quindi può ipotizzare la dinamica del rogo, ma non le sue cause effettive. Lo stesso Lappi, mentre la sua auto andava in fiamme, era altrettanto perplesso sul motivo delle fiamme. «Non penso si sia trattato di una perdita dal liquido dei freni o qualcosa del genere», ha spiegato il finnico. «Il pedale funzionava bene sul punto d’arresto. Non lo so, deve essere stato per via del carburante o dell’olio, o qualcosa del genere per ardere così in fretta. Non avevamo avuto problemi, nessun allarme durante la prova, ma poi all’improvviso l’auto è andata. Mi sono allontanato dalla linea di arresto perché questo è ciò che fai quando hai un piccolo incendio, di solito si spegne con il flusso d’aria. Ma questa volta non potevamo fare nulla».
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