CIR Junior | Emanuele Rosso: “Non mi sembra vero di far parte di ACI Team Italia, è una grande responsabilità ” [INTERVISTA]
La nostra intervista ad Emanuele Rosso
In questo periodo di blocco totale delle attività sportive anche il Campionato Italiano Rally, come ormai sappiamo, ha spostato al momento sine die la partenza della stagione 2020. Ciò significa che bisognerà attendere anche per l’avvio della competizione Tricolore Junior, dove debutterà Emanuele Rosso.
Chi è Emanuele Rosso
Classe 1994, astigiano di nascita e con un padre già nel mondo del motorsport, il giovane pilota inizia a muovere i primi passi in alcune gare dei nostri campionati nazionali per poi ottenere nel 2017 la vittoria nel trofeo Renault Twingo R1 TOP con al proprio fianco Andrea Ferrari. Prosegue l’anno successivo nei monomarca, gareggiando nel Clio R3 TOP (dove conquista il podio finale con un terzo posto) e si avvicina intanto all’obiettivo di correre una stagione completa in un campionato nazionale rally.
L’occasione arriva lo scorso anno, puntando ad un nuovo monomarca (il Suzuki Rally Cup) abbinato al CIR e al CIWRC. Rosso, ancora una volta con Ferrari alle note, sale a bordo della Swift 1.0 Boosterjet R1 per la Meteco Corse. L’equipaggio concluderà al quinto posto finale il girone CIR, conquistando anche la vittoria tra gli iscritti del monomarca in occasione della prestigiosa Targa Florio.
Ora per Rosso e Ferrari si aprono le porte del Campionato Italiano Rally Junior, dopo essere entrati nell’orbita di ACI Team Italia. Una nuova tappa di una carriera in ascesa per l’astigiano, seppur con una partenza per ora rinviata: abbiamo fatto con lui il punto della situazione alla vigilia di una stagione che vedrà Rosso correre nel Tricolore sulla Ford Fiesta R2 gestita da Motorsport Italia, vettura con la quale ha corso in questo 2020 alla Ronde della Val Merula (inizio un po’ sfortunato per via di un ritiro, motivo per cui possiamo immaginare la voglia di riscatto che anima Rosso in vista della nuova stagione).
Emanuele Rosso: “Non puntavo alla grande vettura, ma a fare una stagione completa”
Come è iniziato il tuo interesse per i rally? Quando hai capito che questa disciplina sarebbe stata il tuo mestiere?
«Il rally è uno sport fantastico, e devo dire grazie a mio padre se ora sono qui a raccontare le emozioni che provo ogni volta che salgo su un auto da corsa. Fin da piccolo mi ha sempre portato a vederli essendo ex pilota e appassionato; poi crescendo mi sono accorto che prima o poi su una vettura da rally ci sarei salito, ed ora eccomi qui al quarto anno consecutivo nel CIR».
Nel 2017 il trionfo nel Trofeo Twingo R1 TOP, l’anno successivo ti sei messo alla prova con le Due Ruote Motrici, nel 2019 il ritorno alle R1 con il Suzuki Rally Cup ed adesso ti attendono nuovamente le R2, questa volta nel CIR Junior: fino ad ora nella tua carriera è contato più disputare una stagione completa che scalare categorie e classi, o sbaglio?
«La scelta dell’auto e della categoria è stata fatta all’inizio con coscienza , partendo da una vettura piccola per poter crescere e fare esperienza man mano. Ho fatto un salto sulla Clio R3T grazie alla vittoria nel Twingo R1 TOP, poi il ritorno nella Suzuki R1 per mancanza di budget. Ho sempre preferito puntare a fare tante gare piuttosto che usare il macchinone e fare due gare all’anno. Quest’anno sicuramente ci aspetta un bel programma nel CIR Junior».
La stagione precedente ti ha portato in dote la vittoria alla Targa Florio nel Suzuki Rally Cup, e in alcuni momenti sembravi l’outsider proiettato per un podio finale: cosa non ha funzionato invece lo scorso anno?
«La vittoria di classe al Targa per me è stata la seconda volta, perché avevo già vinto con la Twingo nel 2016. In generale abbiamo fatto altre belle gare combattendo sempre per il podio, purtroppo un po’ di sfortuna ed un ritiro di troppo causa rottura meccanica non ci ha permesso di lottare per la vittoria nel trofeo».
Che giudizio daresti alla Suzuki Swift, che hai guidato sia nella versione 1.6 Sport che 1.0 Boosterjet R1? Sono vetture che hanno esaltato il tuo stile di guida, le hai trovate affidabili e prestanti, oppure sentivi che era giunto il momento di metterti alla prova con un’auto diversa in un altro campionato?
«Alla fine ho guidato solo la 1.6, che è sicuramente una vettura giusta per un giovane che incomincia a correre. Avrei preferito guidare una R2 ma il budget non era alto, e quindi abbiamo scelto di fare più gare per aumentare l’esperienza nel CIR».
“Punto al WRC. Il Rally Italia Sardegna un sogno che si realizza”
L’entrare a far parte del programma ACI Team Italia significa un po’ rappresentare un investimento per il futuro delle nostre corse. Avverti una certa responsabilità , come se l’ingresso nel CIR Junior fosse una specie di crocevia nella tua carriera?
«Far parte del progetto Aci Team Italia sicuramente è un emozione: pensare che un po’ di anni fa vedevo le auto passare da bordo strada e ora sono qui ad aspettare la prima gara di campionato con una certa responsabilità . Rappresentiamo infatti i giovani talenti italiani e non mi sembra ancora vero farne parte, non vedo l’ora di incominciare… Potrebbe essere una svolta per la mia carriera con la possibilità di arrivare al mondiale WRC, faremo il possibile per realizzare questo sogno».
Fronteggerai le tue prime gare su sterrato quest’anno, tra cui il debutto in un evento di livello mondiale come il Rally Italia Sardegna. Cosa ti aspetti da questa nuova sfida per la tua carriera?
«La terra sicuramente sarà l’obiettivo principale per aumentare la mia esperienza. Il Mondiale in Sardegna è un sogno che si realizza, e cercheremo di arrivare sino in fondo e soprattutto capire meglio la guida su questo fondo fantastico».
Il CIR, e quindi anche la competizione Junior, sono al momento posticipate dopo i rinvii del Ciocco e del 1000 Miglia, che sarebbe stato il debutto del campionato riservato agli Under. Come la vive un pilota rally questa situazione di incertezza, per cui non è chiaro quanto durerà l’emergenza, nonché se e quando partirà la stagione agonistica? L’emergenza coronavirus come impatterà sulla vostra preparazione, al di là delle conseguenze che stiamo tutti vivendo quotidianamente?
«Purtroppo questa emergenza è più importante del divertimento [sic]. Ovviamente dispiace veder rinviare tutte queste gare, non sapendo quindi quando inizieremo la stagione e se la inizieremo, ma in questo momento l’importante è seguire le regole italiane e avere il rispetto per tutte le persone decedute e medici, infermieri e tutti quelli che si stanno dando da fare per combattere questo tremendo virus. Mi auguro che finisca al più presto tutto questo caos. Grazie mille per l’intervista e aspettiamo l’inizio stagione, stay tuned». E noi auguriamo ad Emanuele Rosso – e a tutti gli iscritti nel CIR Junior – di poter concretizzare al più presto in questa stagione il proprio sogno da rallista.
Crediti Immagine di Copertina: Pagine Ufficiale Facebook Emanuele Rosso
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