WRC | Rally Germania 2019: Tanak trionfa e Toyota impera conquistando uno storico podio finale [AGGIORNAMENTO]
Resoconto finale del Rally Germania
AGGIORNAMENTO 2: Filtrano maggiori dettagli sull’incidente di Fabio Andolfi e Simone Scattolin sulla Skoda Fabia R5, avvenuto nella PS18. La vettura è andata larga finendo ad impattarsi con la fiancata destra contro un albero. I danni al mezzo sono a quanto pare così ingenti che, filtra da indiscrezioni avanzate da RallySlalom, la stagione dell’equipaggio nel WRC2 2019 potrebbe fermarsi anzitempo: i costi per la riparazione potrebbero togliere risorse per completare il resto del campionato. Attenzione, parliamo di voci che necessitano di riscontri oggettivi che dovrebbero arrivare da ACI Team Italia, che segue Andolfi, nelle prossime settimane.
Intanto, possiamo darvi la notizia un po’ più certa e decisamente più importante relativa allo stato di salute dell’equipaggio: il pilota savonese ha rimediato qualche contusione e il comprensibile shock per l’impatto, mentre Scattolin una costola rotta e una frattura del bacino. Al navigatore insomma è andata peggio, ma è comunque cosciente e pronto per essere operato nei prossimi giorni ed andare incontro alla riabilitazione (un altro motivo per cui la stagione di Andolfi è a rischio).
AGGIORNAMENTO: Dopo la chiusura della gara e la prima classifica pubblicata, quest’ultima è stata aggiornata successivamente con un piccolo cambiamento che determina delle leggere modifiche anche nei punteggi iridati. Per via di una penalità nel controllo orario, al quale è arrivato in ritardo, Dani Sordo perde trenta secondi e dal quarto posto scivola al quinto, scambiandosi la posizione con Thierry Neuville che diventa così quarto. Si è trattato a tutti gli effetti di una tattica di squadra per favorire il pilota che sta lottando per il titolo individuale: a tal proposito, il belga aggiorna il suo punteggio nella classifica, ovvero 172 punti e non più 170. La distanza da Tanak è ora di 33 lunghezze. Invariata la classifica costruttori.
Non solo: sale anche Sébastien Ogier per via della medesima penalizzazione inflitta al compagno di squadra in Citroen Esappekka Lappi e diventa così settimo finale, mentre il finnico è ottavo. Limatura nella classifica piloti anche per il francese, sempre terzo ma a quota ora 165 punti (e non più 163). Anche qui, gli ordini di scuderia sono dietro a questo scambio di posizione tra i due piloti.
Una passeggiata sul velluto, una tranquilla traversata velica con il vento in poppa: questo è stato il Rally di Germania 2019 di Ott Tanak, che vince per la terza volta in altrettanti anni l’evento su asfalto del WRC.
Ma non solo: Toyota Gazoo Racing festeggia sia l’ennesima vittoria del suo lanciatissimo pilota verso il titolo 2019 (sesta affermazione quest’anno) ma pure uno storico podio in cui si realizza l’impresa sfiorata al precedente Rally di Finalndia. Kris Meeke e Jari Matti Latvala, gli altri due alfieri del team a bordo della Yaris WRC, salgono sul podio realizzando così una tripletta Toyota da annali.
L’impresa Toyota, sul podio del Rally Germania 2019
Meeke si piazza dietro Tanak a 20,8 secondi e ottiene il miglior risultato stagionale con il primo podio dell’anno, dopo una serie di risultati sfortunati o non all’altezza delle sue aspettative. Latvala è terzo a 36 secondi, stesso risultato ottenuto nel precedente Rally di Finlandia: entrambi hanno controllato il proprio piazzamento nell’ultima mattinata evitando ogni genere di errore. Tutto questo consente a Toyota Gazoo Racing di avvicinarsi in maniera molto marcata a Hyundai Motorsport nella classifica costruttori: solo otto punti dividono le due realtà automobilistiche nelle loro veste sportiva, con il team di Tommi Mäkinen a quota 281 punti e la scuderia di Alzenau invece a 289. A coronare un momento d’oro per Toyota ci pensa poi Tanak che fortifica sempre più la sua fuga nel campionato piloti, rinforzando la leadership con 205 punti (ma manca l’occasione di conquistarne degli extra nella Power Stage finale di Dhrontal, dove ottiene solo l’ottavo tempo).
Lo sfortuna intralcia Thierry Neuville al Rally Germania
Le ultime quattro prove speciali di oggi (la Grafschaft da 28,06 km e la citata Dhrontal da 11,69 km, entrambe da ripetere due volte mentre l’ultima valida come Power Stage) tra i vigneti della Mosella non cambiano di molto la situazione che si è creata in questi giorni: Thierry Neuville, precipitato giù dal podio dopo l’improvvida foratura nella Panzerplatte I di ieri, parte subito con i motori a tutta forza vincendo la prima prova speciale di oggi e ripetendosi nella sua ripetizioni (scusate il bisticcio), ovvero le PS16 e 18.
L’obiettivo principale del belga, però, era la Power Stage e i suoi preziosissimi punti extra per il campionato: missione compiuta, perché Neuville ottiene il miglior tempo e i cinque punti che, sommati a quelli per il quinto posto finale, lo portano a scalzare dal secondo posto nella classifica piloti Sébastien Ogier e a ritrovarsi a 35 lunghezze dal leader Tanak. Non sono pochi, e resta il rammarico di non essersi potuto giocare la vittoria sino in fondo e almeno ottenere un secondo posto al Rally di Germania che lo avrebbe avvicinato alla leadership del WRC 2019. Ma ancora una volta il belga ha saputo affrontare le avversità e tirare fuori il proprio pugnace carattere.
Nella classifica finale del decimo round del Mondiale Neuville è preceduto dal compagno di squadra Dani Sordo, che nonostante il problema al cambio della sua i20 Coupé WRC avvenuto ieri contribuisce a portare al team punti fondamentali per il campionato costruttori, evitando il sorpasso da parte di Toyota. I piazzamenti degli Hyundai si completano con il sesto posto di Andreas Mikkelsen, alle prese anche lui con qualche impiccio con la vettura in termini di set-up ma capace di dare il meglio nella mattinata finale, come era avvenuto al Rally Italia Sardegna.
La situazione si fa complicata per Citroen
Settimo posto per Sébastien Ogier, e qui dobbiamo approfondire la questione. In casa Citroen Racing il barometro segna tempesta, evocata soprattutto dal pilota che avrebbe dovuto contribuire a rilanciare la casa francese nel Campionato. Il francese infatti è dal terzo posto del Rally di Portogallo che non ne imbrocca una: le successive due prove del Rally Italia Sardegna e in Finlandia ci hanno mostrato la copia sbiadita del sei volte iridato mondiale, ma ciò che è avvenuto in Germania rasenta lo stato di crisi. Ogier si classifica alla fine con quasi due minuti di ritardo, salvando il piazzamento grazie anche al buon tempo (il quinto) registrato nella Power Stage, ma sin dall’inizio della gara non ha fatto altro che lamentarsi delle prestazioni di un Citroen C3 WRC che, seppur aggiornata nel motore proprio per l’occasione, ha dimostrato ancora una volta di non avere il passo giusto su asfalto.
Non a caso a fine gara riserva parole incendiare: «Non posso farci nulla. […] Non riesco a guidare questa vettura», sentenzia dopo la PS17. Tra stallate e forature (avvenute rispettivamente nella PS14 e nella PS15) Ogier torna a casa con un’altra prestazione deludente e lo smacco di scivolare al terzo posto della classifica piloti, a quota 163 punti (sette in meno di Neuville e ben quarantadue da Tanak, una enormità ). Non va meglio per Esapekka Lappi, che dopo le ottime prestazioni al Rally di Finalndia con tanto di podio torna a languire nelle posizioni basse di classifica, ottavo (con tanto di penalità alla fine per essere arrivato in ritardo al controllo orario, altrimenti sarebbe stato sesto) e rassegnato al fatto che i piccoli passi avanti fatti con la C3 WRC non sono stati sufficienti. Si allarga intanto l’abisso che separa Citroen Racing dalla vittoria del titolo: resta sempre terza a 73 punti da Toyota (216 a 289, per la precisione) e 65 da Hyundai.
Il resto della top ten al Rally Germania 2019
Se Atene piange, Sparta non ride guardando ai risultati ottenuti da M-Sport, ancora una volta presente sì nella top ten finale, ma nelle posizioni basse: nono posto per Gus Greensmith, alla sua terza uscita stagionale con la Ford Fiesta WRC e seconda come sostituto dell’infortunato Elfyn Evans (quest’ultimo che vede a rischio il suo quarto posto nella classifica piloti, visto che Mikkelsen è a solo un punto da lui), ma comunque soddisfatto per le prestazioni della vettura. Ventottesimo per Teemu Suninen, che paga il crollo avvenuto all’inizio della prima tappa per un guasto all’idroguida, costringendolo ad una estenuante rincorsa. Le sue prestazioni salgono di livello l’ultimo giorno, tanto da ottenere ottimi tempi domenica, culminati con il secondo posto nella Power Stage.
Decimo posto per Takamoto Katsuta, al suo esordio con una vettura WRC (la Toyota Yaris del team Tommi Mäkinen Racing) e che dimostra il fatto che il giovane giapponese necessiti di un ulteriore affinamento in vista di un possibile futuro nel campionato maggiore.
I risultati nel WRC2 Pro e WRC2. Incidente per Andolfi
Jan Kopecký, sulla nuova Skoda Fabia R5, vince nel WRC2 Pro dove avrebbe potuto cogliere la quinta vittoria consecutiva quest’anno nella categoria Kalle Rovanpera: il giovane finlandese però paga un errore e la conseguente uscita di strada con la Fabia R5 all’inizio della seconda tappa, che ha pregiudicato una gara condotta sino a quel momento sempre in testa. Alla fine sarà terzo, preceduto da Eric Camilli e seguito da Mads Ostberg.
Nel WRC2 affermazione del pilota di casa Fabian Kreim, anch’egli su Fabia R5; quarto posto per Simone Tempestini, mentre si è dovuto ritirare Fabio Andolfi all’altezza della PS18 per via di un incidente che ha bloccato la prova: dalle informazioni in nostro possesso pare che per il pilota savonese e il suo navigatore Simone Scattolin, a parte dei dolori alla schiena, non ci siano danno gravi. In ogni caso sono dovuto intervenire le ambulanze ma entrambi sono coscienti. Attendiamo ulteriori notizie sulla salute dell’equipaggio, a cui noi di Motorionline mandiamo i nostri auguri di pronta guarigione.
Rally Germania 2019: la classifica finale (top 20, aggiornata)
POS. | # | PILOTA | TEMPO | DISTACCO | |
1. | 8 | O. TÄNAK | 3:15:29.8 | ||
2. | 5 | K. MEEKE | 3:15:50.6 | +20.8 | |
3. | 10 | J. LATVALA | 3:16:05.8 | +36.0 | |
4. | 11 | T. NEUVILLE | 3:16:28.3 | +58.5 | |
5. | 6 | D. SORDO | 3:16:46.4 | +1:16.6 | |
6. | 89 | A. MIKKELSEN | 3:17:16.0 | +1:46.2 | |
7. | 1 | S. OGIER | 3:17:16.0 | +1:46.2 | |
8. | 4 | E. LAPPI | 3:17:32.0 | +2:02.2 | |
9. | 44 | G. GREENSMITH | 3:21:52.0 | +6:22.2 | |
10. | 17 | T. KATSUTA | 3:23:49.0 | +8:19.2 | |
11. | 23 | J. KOPECKY | 3:27:24.1 | +11:54.3 | |
12. | 55 | F. KREIM | 3:28:16.7 | +12:46.9 | |
13. | 54 | M. GRIEBEL | 3:28:35.2 | +13:05.4 | |
14. | 43 | K. KAJETANOWICZ | 3:28:38.2 | +13:08.4 | |
15. | 24 | E. CAMILLI | 3:28:43.2 | +13:13.4 | |
16. | 21 | K. ROVANPERÄ | 3:30:18.1 | +14:48.3 | |
17. | 22 | M. OSTBERG | 3:30:57.1 | +15:27.3 | |
18. | 75 | R. ASTIER | 3:31:56.5 | +16:26.7 | |
19. | 48 | S. TEMPESTINI | 3:33:03.9 | +17:34.1 | |
20. | 41 | N. GRYAZIN | 3:33:11.4 | +17:41.6 |
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